...How special you are...(post 4x06)

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Clarke è tornata da due giorni ad Arkadia, l'esposizione volontaria alle radiazioni l'ha privata di molte energie se pur senza gravi conseguenze. La maggior parte del tempo lo trascorre nella sua stanza dove Niylah si prende premurosamente cura di lei. 

L'esperimento ha dato i suoi frutti, le ricerche e la sinterizzazione del sangue nero procedono alla grande. Clarke è felice ed orgogliosa per questo, la sua gente sarà salva finalmente. Solo una cosa ormai rappresenta la sua più grande preoccupazione: Bellamy. 

Da quando è tornata non si è degnato di passare da lei, nonostante Niylah le abbia raccontato che spesso arriva davanti alla sua porta, esita, e poi va via.. e Clarke crede di conoscere il motivo; ricorda come si erano guardati in riva al mare, come lei lo avesse bloccato prima che lui potesse continuare a parlare, ricorda l'intervento provvidenziale di Roan prima che potessero dire qualcosa con cui avrebbero dovuto entrambi fare i conti. 

Fra i suoi pensieri Clarke sente bussare alla sua porta. 

"Ti ho portato la cena"Il profilo di Niylah si fa sempre più chiaro davanti a lei: "Oh grazie.. ma non ho molta fame" 

"Clarke dovresti mangiare, il tuo fisico è debole.." 

"L'unica cosa che vorrei, è uscire da questa stanza" 

"Sai che non puoi, non hai ancora recuperato del tutto" 

"Vorrei solo.." 

"Lo so, lo so.. vorresti solo vedere lui"

 Clarke si rivolge alla ragazza davanti a lei con uno sguardo di rammarico: "Mi dispiace.."Niylah si siede vicino a lei, prendendole le mani e assicurandosi che la guardi diritta negli occhi: "Ognuno di noi ha diritto alla felicità Clarke, e la felicità è dove sono le persone che ci amano. Non ho mai preteso nulla da te, sapevo che il tuo cuore era pronto per un'altra persona .." 

Clarke alza gli occhi di scatto. Si sente imbarazzata per la trasparenza dei suoi sentimenti di cui solo da poco è diventata completamente consapevole."Grazie.." riesce solo a mormorare. 

La ragazza le da un delicato bacio sulla guancia, poi si alza dirigendosi verso la porta: "Mangia qualcosa ora!" le dice prima di uscire. 


 Le ore trascorrono lente durante la notte, la prima che Clarke passa da sola in quel letto così grande.Scalcia con forza via le coperte. L'orologio segna le 3.45 di mattina quando esce dalla sua stanza con la sola t-shirt lunga che le fa da pigiama. 

Con passo spedito raggiunge la soglia di una porta, le sue nocche esitano un istante di troppo prima di bussare al battente. 

I secondi diventano eterni mentre aspetta che la porta si apra poi la figura del ragazzo moro, alto e riccio appare dinanzi a lei. 

"Tutto ok? C'è qualche problema?" chiede il giovane, il suo sguardo sembra aver perso ogni traccia di sonno. 

"Bell.." riesce a mormorare Clarke.

Bellamy inspira profondamene, rimane per un attimo in apnea, i suoi occhi si velano di tormento. 

"Vieni.." dice aprendole la porta e lasciandola entrare. 

"Stai bene? Lo strascico delle radiazioni?" 

"No, sto bene" risponde Clarke "Non riuscivo a prendere sonno.." termina sedendosi sul letto sfatto del ragazzo.

 "Niylah non è con te?" 

"Non aveva più senso che rimanesse.." 

Bellamy aggrotta le sopracciglia"Perché non sei venuto a trovarmi?" 

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