Mezze Verità

46 3 6
                                    

??: hey ciao, sei nuova? Sorride
Diana: sobbalza ma cos-?
??: oh, scusa non volevo spaventarti sorride piacere di conoscerti, mi chiamo Avrora Akatsuki tende la mano
Diana: sorride e stringe la mano di Avrora piacere mio, mi chiamo Diana
Avrora: bene Diana, dove abiti?
Diana: ecco io... Non lo so, sono arrivata da poco in città e non ricordo niente...
Avrora: e i tuoi genitori? Come sei arrivata qui?
Diana: mi ha aiutata Artemis...
Avrora: Artemis? E chi sarebbe? Confusa non dirmi che parli di quel ragazzo che stava con te prima...
Diana: si parlo di lui... Perché?
Avrora: Diciamo che non si chiama così... Nessuno sa quale sia il suo nome, quando si presenta, dice sempre nomi diversi
Diana: guarda nella direzione dove ha visto allontanarsi Artemis sicura?
Avrora: si, quel ragazzo è un tipo solitario, non gli piace parlare e tanto meno stare a contatto con le persone... A proposito, perché non vieni con me, sai, i miei genitori mi hanno lasciata qui quando ero piccola sorride magari ti mettono in stanza con me, purtroppo alla nostra età è difficile che ci adottino
Diana: ah... Ok
Avrora: tranquilla la rassicura sorridendo si sta bene qui;

Le due ragazze entrarono nella struttura e si diressero al bancone, dove, la sorvegliante le accolse con un sorriso. Era una donna sulla ventina d'anni e sembrava molto gentile, infondeva calore e fiducia negl'occhi di chi la guardava; si chiamava Cloeh.

Cloeh: hey ciao Avrora, sei stata di nuovo in giro a combinare guai? Sorride
Avrora: mi pare ovvio ha un sorrido beffardo stampato sulla faccia comunque, Cloeh vorrei presentarti Diana, l'ho incrociata qua fuori e non ha un posto dove andare, può rimanere con noi?
Diana: fa un lieve inchino come saluto s-salve
Cloeh: oh Avrora, lo sai, se fosse per me accoglierei qui tutte le tue amiche ma lo sai che a stabilirlo sarà l'assistente sociale
??: Qualcuno mi ha nominata?

Di colpo entrò in quella piccola stanza una donna alta, snella e con aria da chi si crede superiore, Diana capì subito che a quella donna non  si doveva dare troppa confidenza; sembrava una di quelle persone che con un semplice errore di programma ti avrebbe rovinato la vita.

??: ebbene, chi è questa ragazza?
Avrora: si avvicina alla donna abbastanza seccata dalla sua arroganza  lei è Diana, vorrebbe vivere qui, se per voi va bene signorina Dark
S. Dark: vedremo

La signorina Dark prese Diana per un braccio e la portò nel suo studio insieme a Cloeh.

S. Dark: prende carta e penna allora Diana, vediamo se riusciamo a trovare i tuoi genitori, dimmi che aspetto avevano e il tuo cognome
Diana: abbassa la testa io...io... Non me lo ricordo
S. Dark: guarda Diana con uno sguardo gelido almeno ti ricordi il tuo cognome?
Diana: n-no... A dire il vero... Non ho alcun ricordo della mia vita da quando mi sono svegliata sulle sponde di un lago...
S. Dark: questo non è possibile... Allora come sai di chiamarti Diana?
Diana: alza lo sguardo me lo ha detto un lupo...
S. Dark: un lupo? È del tutto impossibile come pensi che possa comunicare con te un Lupo?
Diana: non lo ha fatto, ma mi ha dato questa prende la pietra dalla sua tasca e la porge alla S. Dark
S. Dark: legge la scritta "Diana" sulla pietra e la stringe fra le mani come hai fatto ad avere questa pietra? Dì la verità
Diana: che intende?
S. Dark: prende un libro e lo apre ad una pagina dove si vede l'immagine della pietra questa non è una comune pietra... È un minerale particolare proveniente dalla luna... Dove lo hai preso?
Diana: alza la voce nervosa ve l'ho già detto dove l'ho presa, me l'ha data un lupo
S. Dark: sospira e ridà la pietra blu notte a Diana puoi rimanere; Cloeh dalle la chiave della stanza libera vicino ad Avrora
Cloeh: si signora si dirige al bancone e prende la chiave vieni Diana sorride
Diana: segue Cloeh fino alla sua stanza
Cloeh: fa come fossi a casa tua sorride, da la chiave a Diana e se ne va

Diana entrò nella stanza e si chiuse a chiave. Continuava a chiedersi perché non ricordasse nulla prima di quella notte, così prese la pietra e la mise sulla scrivania.

Diana: ... Chi sono io davvero? Si siede sul letto quando
??: compare dall'ombra
Diana: c-chi sei? Che ci fai qui?
??: tranquilla, non voglio farti del male

Diana udii una voce calda e rassicurante provenire da quella figura della quale si potevano vedere solo gli occhi, occhi blu come la notte con dei riflessi lunari che li facevano brillare come il mare. La figura fece apparire una collana con un ciondolo a semi luna, prese la pietra dal tavolo e con una sorte di magia li unì formando un'unica collana. Diana non sentì alcuna parola magica, ma vide solo una luce accecante prevenire dai due oggetti, nel mentre si fondevano.

??: posso? Le mostra la collana e si avvicina
Diana: annuì silenziosamente mentre arrossiva spostando i capelli
??: sorride e le mette la collana ora devo andare, ma ci rivedremo presto, lo prometto
Diana: spalanca gli occhi aspetta, almeno dimmi chi sei
??: le Sorride dolcemente non hai bisogno di saperlo

Detto questo il ragazzo sparì. Diana non lo vide in faccia, ma era sicura di potersi fidare di lui

Diana: ancora un po' rossa ci rincontreremo... Ripete le parole del ragazzo e mettendo una mano sulla collana, si stese e si addormentò sognante

Angolo autrice
Allooora, che ne pensate di questa terza parte? Spero vi sia piaciuta, se vi va commentate per dirmi che ne pensate; chi sarà mai quel ragazzo? E che segreti nasconde quella pietra? Questo lo scoprirete soltanto continuando a seguire la serie fa un occhiolino per tutti i lettori

un nuovo inizio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora