Caro diario.
Stamattina sarà il mio primo giorno di scuola a Venezia.
La casa è molto carina, mi piace come la stiamo arredando. Spero di trovarmi bene qui...per colazione mi sono fatta un caffè perché non ho molta fame, a dire il vero sono nervosa.
Speriamo bene.
Tua Angelica--------------------------------------------------
"Allora, oggi andrò a comprare due biciclette, visto che non ci servirà più la macchina, ma sei fortunata perché la scuola è vicino a casa" diceva la zia mentre chiudeva la porta a chiave.
Le due si incamminarono per quelle stradicciole, l'aria era fresca e la temperatura ottima.
Angelica si guardava intorno, aveva portato la sua Nikon con se, a dire il vero se la portava sempre dietro..come le chiavi di casa.
Perché la vita ti può riservare momenti indimenticabili in qualsiasi istante. Si deve essere sempre preparati.Dopo 10 minuti arrivarono senza perdersi in un piazzale, Piazza San Jacopo.
Con a sinistra un canale e alla destra delle altre stradine.
Nel mezzo c'era una porta modesta, in legno scuro, con una bandiera italiana che sembrava dormisse, data l'assenza di vento."Eccoci qua, entriamo dai!" Disse la donna prendendo a braccetto la nipote.
Dopo aver firmato i documenti richiesti, una bidella dai lunghi capelli grigi si alzò da dietro il bancone e disse "vieni cara ti porto alla tua classe"
Angelica stava per rispondere "no grazie torno a casa.." Ma non disse nulla.
"Vuoi che ti accompagni?"
"No grazie zia, vado da sola.." Sorrise la ragazza
"Okay, ci vediamo a casa alle 13:30, in bocca al lupo!" Le strizzò un occhio e quando finì la frase le due erano già lontane nel grande corridoio, si sentì un "Crepi!" Prima che le figure sparissero e lasciassero Cleo sola nell'atrio, pronta per prendere una barca ed andare a lavoro.
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Il corridoio sembrava non finire più. Una cosa piacevole che notò angelica fu che quella scuola era molto luminosa, c'erano enormi finestre ovunque, con dei fiori sui davanzali. Disegni di farfalle e altri animaletti colorati erano ovunque. Sembrava allegro come posto....Una scuola che sembra allegra, che cosa buffa.
La bidella, che chiameremo Nati, si girò e vide il sorrisetto della giovane dietro di se, intenta ad ammirare i tulipani.
"Belli vero? Li ho piantati io stessa! Sono 20 anni che mi occupo di questa scuola" diceva fiera..
"whow, sono davvero molto belli!"
"Qui abbiamo elementari, medie e liceo, ormai conosco tutti questi ragazzi da quando avevano 6 anni...non so come farò quando andrò in pensione" pensava ad alta voce
La ragazza non disse nulla...anche perché sostanzialmente non c'era nulla da dire.
"Ah che sbadata, non mi sono presentata...io mi chiamo Nati tesoro" fece un bel sorriso
"Oh emh..piacere, io Angel.."
"Si lo so stella, ti ho iscritta io..." Le due ridacchiarono..che bizzarra amicizia si sarebbe formata.Arrivarono davanti ad una classe, con scritto "4C " sopra
"Arrivate.."Il cuore batteva e l'ansia saliva, sarebbe piaciuta ai compagni, o ai professori, chissà..
Troppe domande e troppo poco tempo per pensarci.La mora si sentì una mano sulla spalla "il primo giorno è sempre duro per tutti, tu vai tranquilla...e sii te stessa, se sei come ti vedo io, farai colpo sicuramente, sono bravi ragazzi fidati, non ti mangeranno..."
Un minimo di incoraggiamento ci voleva.
Angelica fece un bel respiro ed entrò, la grande porta bianca cigolò e si sentì subito tutti gli occhi puntati su di lei.
"Ah bene! Tu devi essere la nuova alunna! Vieni e chiudi pure la porta" disse una donna molto bella, con uno chignon bruno scuro e una giacca verde.
Angelica non guardò i compagni finché non si mise accanto alla professoressa, li alzò la testa e vide tutti gli sguardi dei ragazzi. Alcuni vociferavano, altri ridevano altri non la consideravano...
"Allora, presentati alla classe" quella donna era molto gentile, almeno, a prima vista.
"Salve a tutti, mi chiamo Angelica e vengo da Forte dei Marmi, in Toscana, ci siamo trasferiti qui per lavoro di mia zia"
"Che lavoro fa tua zia?" Chiese la prof
"La reporter..."
"Whow bello! E dimmi, ti piace per ora Venezia?"
"Emh..si anche se non ho visto gran che.."
"Bene, sono sicura che ti ambienterai subito e i tuoi compagni ti accoglieranno bene, vero ragazzi?"
"Certo signorina.." Dissero tutti in coro.
"Siediti pure accanto a Ludovica" le indicò un banco accanto alla porta, vicino ad una ragazza con un caschetto di riccioli rossi ed una zazzera scompigliata.
"Ciao! Io sono Ludovica, ma tu puoi chiamarmi Lilla!" Disse con un tono molto amichevole
"Okay, io mi chiamo angelica...puoi chiamarmi Angi, se vuoi.."
"Mi piaci!" Si mise a ridacchiare e le strizzò un occhio color cioccolato.
Non sembrava male come primo giorno...ma erano solo le 8:30.
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Il Balletto
Roman pour AdolescentsAngelica si trasferisce a Venezia per lavoro della zia. Qui incontrerà i ragazzi del "Balletto" una prestigiosissima scuola di ballo mondiale. Ma sopratutto il futuro ballerino Matteo. Lei goffa e dolce, lui il principe azzurro...ma c'è sempre una...