1 - La mia altezza è giusta, è lui che è troppo alto.

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Ho ricontrollato almeno dieci volte che tutto fosse a posto e per quanto mi sia sforzata di non essere in ritardo, non mi è riuscito. La mia amica Lizzie è qui da circa mezz'ora e mi sta rimproverando, trasformandosi in mia madre. Ha detto mille volte che di sotto ci sono Leonard, Luke e Nick che ci aspettano e che sono tutti arrabbiati con me. Non posso farci nulla se quando dormo entro in letargo e non sento mai la sveglia, forse dovrei assumere qualcuno che mi svegli a suon di calci. Inizio a sghignazzare da sola, come una scema, per la battuta ridicola.

«La smetti di ridere senza motivo e ti dai una mossa?» mi dice Lizzie, più stizzita di prima.

«Che sarà mai un piccolo ritardo.» faccio spallucce.

«Un ritardo di mezz'ora!» precisa a braccia incrociate. «Fortuna che non ti abbiamo detto l'ora giusta, altrimenti ci avresti fatto cacciare, ancora prima di cominciare.» Mi sta dicendo che mi hanno ingannata? Il mio sguardo cambia da strafottente a confusa e irritata. «E non guardarmi così, siamo stati costretti, conoscendoti.»

«Eravate tutti d'accordo?» chiedo a bocca aperta. «Siete stati scorretti e tu sei prevenuta.» esprimo tutto il mio disappunto.

«Dai, sbrigati.» mi da una piccola spinta e poi mi regala uno dei suoi sorrisetti beffardi, fino ad uscire dalla stanza.

Che bell'amica, ha lasciato che mi prendessero in giro e ora mi ha abbandonata nel mio disordine, ma ci sto benissimo, che vada pure da quei due. Da quando ha una doppia cotta per Nick e Luke sono stata messa in secondo piano! Okay, forse sto un tantino esagerando, non è affatto vero quello che ho appena pensato, Lizzie è sempre stata mia amica, fin dai tempi delle medie, non mi metterebbe mai da parte per dei ragazzi, ma ho un po' paura che questo possa cambiarla. Certo che è davvero strana, nutre per entrambi gli stessi sentimenti, affermando che non riesce a decidere tra i due, ma io credo che starebbe bene con Nick, sono molto simili e le loro dispute mettono tutti di buon umore. Afferro la mia valigia, insieme alla borsa ed esco dalla stanza. Qualcuno avrebbe potuto darmi una mano, invece se ne stanno tutti a gironzolare di sotto, che amici ingrati. Percorro il corridoio, il più velocemente possibile, fino ad imbattermi in mio fratello e sbattendo col naso sul suo petto duro come la roccia. Cado all'indietro, finendo sul pavimento freddo e la mia borsa si rovescia, lasciando fuoriuscire alcune cose. Perché mi dimentico sempre di chiudere la zip?

«Ma cosa fai, Kelsey, non guardi mai dove vai, oltre che ritardataria sei anche sbadata.»

«Grazie tante, fratellino, per i tuoi toni soavi e per l'aiuto.» mi lamento e rimetto le cose nella borsa.

Emette un piccolo ghigno che ignoro e d'un tratto lo vedo tirare su la mia valigia. E da quando è così servizievole?

«Che c'è?» chiede accigliato.

«Cosa vuoi in cambio?» chiedo sospetta.

«Cosa stai dicendo?»

«Fai il finto tonto?»

«Ti sto aiutando, altrimenti rischiamo di fare tardi.» si avvicina e mi posa un bacio sulla testa. «Muoviti, tappetta.»

«Idiota!» sbraito e lui ride, sparendo con la mia valigia.

Non sono una tappetta, la mia altezza è giusta, è lui che è troppo alto. Mentre raccolgo le ultime cose sul pavimento, i miei occhi vengono attirati da un ciondolo e il mio cuore balza in gola. È quello che mi ha regalato Zack quando ci siamo fidanzati, è la metà di un cuore, l'altra ce l'aveva lui. Perché non l'ho ancora buttato? Lo afferro e lo osservo con disgusto, fino a che lo ributto in borsa. Perfetto, sono diventata una ragazza incoerente, brava, Kelsey!

«Kelsey, ti dai una mossa?» urla mia madre dal piano di sotto.

Possibile che tutti mi urlino di sbrigarmi? È davvero snervante, nonostante abbiano ragione.

Summer Love (Estratto)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora