capitolo2_COLPITA INCONSAPEVOLMENTE.

3 0 0
                                    

h 10:30 mi sveglio improvvisamente dopo aver dormito sì e no cinque ore, provo a riaddormentarmi ma non ci riesco, quindi decido di alzarmi. Una volta scesa, preparo il mio solito caffè e vado sul divano del salotto. Accendo la TV senza far caso al canale già impostato perché la mia attenzione era concentrata sul telefono. Mentre bevo il caffè controllo whatsapp e scrivo un messaggio a Frà per sapere come sta, certa di ricevere una sua risposta di lì a poco.
Nel frattempo alzo lo sguardo e noto che sta andando in onda un programma che riguarda sicuramente la musica, ma non ho ancora capito precisamente di cosa si tratti. Presto maggiore attenzione e capisco che in questo programma gli artisti hanno il compito di scegliere un fan attraverso un videomessaggio e andare direttamente a casa sua. Distolgo di nuovo lo sguardo dallo schermo della TV per dare il buongiorno al mio gatto che sta salendo sul divano accanto a me, e nel frattempo penso a quanto sarebbe incredibile se per esempio Liga dovesse venire a casa mia.

(Soprattutto da sei anni circa a questa parte, ho un legame affettivo importante con Ligabue. La sua musica mi ha aiutata a superare momenti molto difficili e le sue canzoni mi hanno capita quando nessuno è stato in grado di farlo.)

Insomma, ora mi trovo in una tipica situazione da sabato mattina: comoda sul divano con il mio gatto sulle gambe, TV accesa da sottofondo e intenzionata a fare un pisolino.
Il suono di una chitarra attira subito la mia attenzione, essendo io molto fissata con ogni tipo di chitarra. Così noto che nel programma di cui stavo cercando di capire le dinamiche qualche minuto prima, ci sono due ragazzi che cantano e suonano a casa di una loro fan appunto. Non credo di averli mai visti prima di quel momento, ma ascolto volentieri i pezzi che stanno suonando.
...
h 12:30 arriva a casa mia mamma. Solitamente al sabato mangiamo sole io e lei perché papà è a lavoro e torna più tardi, mentre mia sorella pranza quasi sempre fuori.

"Vale vieni a preparare la tavola" ecco mia madre che mi chiama
"Ok arrivo" rispondo io tra uno sbadiglio e l'altro
"Com'è andata ieri sera?" Domanda lei, forse sperando di non ricevere una delle solite risposte
"Mah, solito" dico io con aria sconsolata.

Così iniziamo a parlare e a discutere di quanto la mia vita sia piatta e noiosa, e mamma cerca di consolarmi un po', siccome io mi lamento forse un po' troppo.

h 13:30 finito di mangiare guardo il telefono e trovo un messaggio di Camilla. Lei è una delle tre amiche di ieri sera, ci conosciamo da quando siamo nate perché abitiamo una di fronte all'altra, per questo siamo molto legate.

C- Buongiorno❤️ com'è?
V- Buongiornoo💕 ma si solito, tu?
C- idem, oggi ci vediamo?
V- Sisi, poi quando hai finito di mangiare vieni da me
C- Okok

(Noi due siamo cresciute insieme, casa mia è casa sua e viceversa, al punto di andare a casa l'una dell'altra ancora in pigiama e nelle condizioni più spaventose.)
h 14:15 ecco che Camilla suona il campanello, vado ad aprirle e come sempre entra dicendo la solita frase...
"Vale sto poco così poi studiamo eh!"
"Sì certo, infatti anche io devo studiare" le rispondo io, consapevole del fatto che quel "poco" corrisponda a tre orette abbondanti.

Dopo aver bevuto il caffè il cucina con mia mamma ci spostiamo in salotto.
Anche lei, un po' come me, ha qualche "crisi esistenziale". La nostra principale tematica per cui andiamo spesso in paranoia è in assoluto quella di non avere un fidanzato. Non riusciamo a capacitarci del fatto che chiunque riesca a trovare un ragazzo, anche solo per poco tempo, mentre noi siamo più o meno sempre state sole. Poi, a lei piacciono un po' di ragazzi, ha sempre in mentre qualcuno che le interessa, a me invece non intriga mai nessuno. Solo un paio di volte sono stata davvero presa, soprattutto di un ragazzo che era per giunta fidanzato, per il resto del tempo zero. Credo a questo punto di avere delle aspettative troppo elevate, di pretendere un qualcosa che non esiste, o forse sono proprio io a non volere un fidanzato e utilizzo questa forma di rifiuto verso tutti i ragazzi. Sta di fatto che uno dei nostri argomenti principali è purtroppo questo, e a volte ringrazio il cielo che siamo in due ad essere nella stessa situazione.
...
h 17:30 tra un discorso e l'altro qualche oretta è passata, Cami va a casa e io mi metto a leggere qualcosa di Storia per la verifica di martedì.

(In realtà parto sempre con dei buonissimi propositi per poi ritrovarmi il giorno prima con l'acqua alla gola.)

Così passa il pomeriggio, alle otto e mezza circa, i miei genitori vanno fuori a mangiare, così la cami viene da me a cena come sempre. Stasera abbiamo deciso di cucinare bistecche di pollo con spinaci al formaggio. Non siamo molto in grado di cucinare, ma in caso di necessità ci sappiamo arrangiare.
Finito di cenare lei resta un po' da me mentre io lavo i piatti e poi torna a casa per prepararsi.

h 23:00 Martina ci viene a prendere in macchina per uscire. I programmi di stasera non cambiano molto da quelli della sera precedente, e di tutte le altre sere passare del resto.
...
h 5:10 di sabato torno sempre un po' più tardi rispetto al venerdì. Stasera in particolare abbiamo fatto così tardi perché siamo rimaste a parlare con amici fuori dalla discoteca e tra una risata e l'altra non ci siamo rese conto del tempo che passava.
Mentre salgo le scale per andare in bagno a struccarmi e lavarmi i denti mi accorgo di avere una strana melodia che mi risuona in testa, come se avessi voglia di canticchiare una canzone ma non mi uscissero le parole. Non ci do molto peso e vado a letto.

La giornata successiva però è sempre più difficile non far caso questo suono che cattura l'attenzione dei miei pensieri...

Poeti Maledetti. //L'effetto di Benji&fede//Where stories live. Discover now