"Dan, muoviti la gara inizia tra 15 minuti siamo in ritardo" urlo a mio fratello che ci sta mettendo secoli per prepararsi "Arrivo Holland ,sali in macchina intanto" mi urla dal piano di sopraSono in macchina ad aspettarlo e a breve inizierà una delle gare più importanti della mia vita che mi permetterà di entrare alla Julliard a New York , vedo mio fretello chiudere a chiave la casa, "Tranquillo fai con comodo" gli dico appena accende la macchia e alza gli occhi al cielo come al solito.
Siamo a metà strada e tra pochissimo comincia lo spettacolo percio inizio ad urlare a mio fratello di muoversi e lui per dispetto mi scompiglia i capelli e tirarmi pacche ,dicendogli di smettere e guardare la strada che sta guidando ed è notte ma lui non mi da ascolto , quando mi giro e vedo due fanali gialli venirci incontro e urlo "Dan attento !"
Sento un ciocco enorme e poi nero .Mi volto e vedo sangue dappertutto e le sirene dell ambulanza affianco ,solo che non capisco io non sto sanguinando mi volto e vedo mio fratello steso a terra con il sangue che cola dalla testa , comincio ad urlare dandogli botte sul petto ma non si sveglia comincio a piangere e cerco di uscire ma la mia gamba è incastrata piango non riesco a smettere quando un forte mal di testa mi fa perdere i sensi .
Sono in ambulanza apro gli occhi vedo un infermiere che mi sta parlando ma lo ignoro , ulo il nome di mio fratello , volto la testa e vedo un sacco nero urlo e piango.
Mi sveglio di colpo con le lacrime agli occhi e la fronte impregnata di sudore , di nuovo quello stupido incubo che mi perseguita da anni , risogno quel giorno tutte le sere da quando mio fratello è morto . Purtroppo mi ricordo ogni singolo momento il prima e il dopo la sua morte , di quando ho smesso di parlare , di quando non ho piu danzato , di quando sento un vuoto dentro che nessuno riuscirà a riempire . Ricordo tutto
Oggi e il mio primo giorno a Manhattan , mi sono trasferita a Londra con mia madre dopo la morte di Dan e ora abbiamo ritrovato il "coraggio" di ritornare qua a Manhattan .
Mi giro a destra verso la sveglia e sono le 7:45 . Sgrano gli occhi e mi catapulto in bagno sistemamdomi i lunghi capelli rossi corro verso l'armadio e prendo i primi vestiti che trovo ovvero un maglione emorme e dei pantaloni della tuta .
Corro fuori e vedo l'autobus passarmi davanti e sclero mentalmente ,non potrebbe andare peggio di così.
Arrivo a scuola con mezz'ora di ritardo e fradicia perchè ovviamente ha iniziato a pipvere quando io ero fuori , la scuola è enorme e non trovo la segreteria cosi passa un altra mezz'ora e purtroppo ho dovuto saltare il corso di disegno .
Finalmente riesco a trovare la segreteria e compilo il modulo di iscrizione .
Suona la campana e vado in classe , sono una delle prime ad entrare e mi metto in ultimo banco ,nessuno si siede affianco a me perciò sono sola del resto come speravo.Dopo qualche minuto entra un ragazzo con gli occhiali da sole e un giubotto di pelle "O'brien di nuovo in ritardo" gli dice il prof di matematica "si si scusi prof " gli dice con tono strafottente e si dirige verso di me quando noto che il banco di fianco a me è l'unico libero "oh no" penso .
"Hey bellezza" mi dice togliendosi gli occhiali e io alzo gli occhi al cielo , ma chi cavolo crede di essere per dirmi bellezza " come ti chiami devi essere nuova non ti ho mai visto" Mi volto dall altra parte " oh vedo che siamo di cattivi umore stamattina " è davvero irritante questo ragazzo , vorrei rispondergli e dirgli che al mattino dovrebbe prendere un bicchiere di affari suoi ma non posso e non voglio parlare specialmente dopo la morte di Dan 3 anni fa . " che c'è sei improvvisamente muta il gatto ti ha mangiato la lingua ?"
Mi volto verso di lui e lo guardo malissimo facendogli capire che non parlo , sgrana gli occhi e guarda in basso finalmente sono riuscita a zittirlo .
"Comunque io sono Dylan" mi dice e dopo pochissimi minuti alzo gli occhi al cielo e sbatto la testa contro il banco , Dylan inizia a ridere e onestamente non capisco perche "se non parli scrivimi il tuo nome " e mi passa un bigliettino , scrivo la prima lettera H ma suona la campana e vado a fare la pausa cercando di evitarlo , sono al 4 anno e non vedo l'ora di finire la scuola .
La fila alla macchinetta e infinita e io ho molta fame uff, sono finalmente arrivata alla macchinetta e ho la mia adorata cioccolata calda tra le mani quando improvvisamente qualcuno mi viene contro e mi rovescia la bevanda addosso , mi giro lentamente con lo sguardo furioso e vedo Dylan con un viso divertito e malizioso che mi guarda ._____________________
Hey allora questo e il mio primo libro e spero che il primo capitolo vi sia piaciuto , penso di pubnlicare da ora un capitolo un giorno si e uno no poi fatemi sapere
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Il Rumore Del Silenzio
Romance«ce la posso fare» pensa Holland pronta trasferirsi in una nuova citta con nuova gente e nuova scuola . già dal primo giorno capisce che non e facile continuare senza Dan suo fratello morto e non poter parlare dopo il trauma