Capitolo 1

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Vladimir Budin

-Russia essere paese freddo.- lui sussurra.
Sussulto. Chi è? A chi appartiene questa voce?
-Portare con te giaccone se volere evitare raffreddore.- ancora lui.
-A me piacere pirozhki. Gusto buono.- una voce forte, decisa e suadente mi avvolge.
-Io amare Siberia-

La sveglia suona, è mattina. La solita routine quotidiana e noiosa. In questo paesino di campagna non succede mai nulla di particolare.
Mi preparo in fretta ed esco di casa.
Eppure oggi ho una strana sensazione. Qualcosa sta per succedere, ne sono sicura.
Ho spesso questi presentimenti che si rivelano esser veri.
Mentre corro svelta per i corridoi di scuola, mi si affianca la mia migliore amica, Gloria.
-Leila, come stai?-
-Bene.- dico sbadigliando.
-Sicura? Hai una faccia da zombie.- mi scruta attentamente.
Dovrei prenderlo come un insulto?
Comunque, ha ragione: stanotte non ho dormito bene.
Ho sognato qualcosa (o forse...qualcuno?), ma non ricordo bene.
-Non importa, sbrighiamoci. Hai sentito del nuovo professore di russo?- dico entrando in classe e sistemandomi al mio banco.
-Sì, è madre lingua. Chissà se è carino!-
-Oh, ma smettila. Ci rifileranno un 50enne noioso e mezzo sordo.-
-Come, prego?- lui controbatte.

Sto ancora sognando. Sì, sono ancora nel mio letto sotto lo coperta. Eppure ho sentito la sua voce, vivida e forte.
Tutta la classe si gira verso di me, per poi alzarsi in piedi ed esclamare "Buongiorno!".
Non ci credo.
-È dietro di me?- sussurro a Gloria. Lei annuisce.
Mi alzo lentamente, per poi voltarmi.
E poi lo vedo.

Vladimir Budin.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 04, 2017 ⏰

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