Pov's Sam

1.1K 109 2
                                    

Driiiiiiiiiiiin

«spegni quell'arma di tortura per favore.. »
Apro gli occhi e trovo Michelle con un cuscino sulla faccia per evitare che la luce del sole le entri negli occhi.

«Michelle devi alzarti,oggi devi lavorare…»

«tu no?»

«è il mio giorno di riposo..ma devo alzarmi comunque, perché la giornata è davvero bella e vorrei andare da Starbucks a fare colazione, e magari leggere quel romanzo che mi hai regalato al mio compleanno, ricordi?»

«certo..ma credo che tu debba andare da sola da Starbucks, ho fatto già tardi..perché non inviti il tuo nuovo amico?» mi dice con un sorriso malizioso.

«dai Michelle evita di fare la stupida, sono già abbastanza nervosa per l'uscita di venerdì sera, perché una persona che si trova in questa stanza non mi ha avvisata e non si è preoccupata di chiedere il mio parere!»
«ma dai, tanto ti fa piacere vederlo, e non hai nulla da fare! E alla fine loro ci avevano invitato ad uscire e noi abbiamo organizzato..quindi siamo pari!»

E mi lascia così, ancora assonnata sul mio letto.

Appena uscita dalla doccia, come ho detto prima, prendo l'autobus per andare da Starbucks..
Sono mesi che non ci vado, tra il lavoro e il mio tempo libero occupato da serie TV e libri non trovo il tempo o la volontà di uscire da casa..

Appena entrata decido di sedermi su una poltrona, e prendo il mio libro..
Leggo velocemente il capitolo, e la musica di sottofondo aiuta a rilassarmi.
Dopo aver finito il capitolo decido di alzare lo sguardo e guardarmi intorno.
Il posto è davvero bello e le persone sono così spontanee,tanto da spingermi a prendere la macchina fotografica e fare qualche foto.
L'obbiettivo però cade su un volto sconosciuto.
Un viso davvero carino, e appena metto a fuoco mi accorgo che è Daniel!
Dio,spero non mi abbia notata..quando entro nel mio mondo divento così distratta che non mi accorgo di nessuno.
Immersa nel miei pensieri non mi accorgo che mi sono incantata a guardarlo ma per fortuna non si è girato verso di me,OK..ho parlato troppo presto.
Riprendo velocemente a leggere il mio libro, ma sento una presenza avvicinarsi, cioè lui.
Cammina con le mani nelle tasche, i capelli sono arruffati,le guance sono leggermente arrossate, e osservo le sue labbra carnose e rosse che contrastano con la sua pelle chiara..è davvero bello.
«Hey..» mi saluta..
«ehm..ciao! » gli rispondo sicura. Sicura? Ma da dove mi esce questa sicurezza!
Noto che ha un cartellino con scritto il suo nome.
«lavori qui? »
«a quanto pare..vuoi ordinare qualcosa? »
« prendo il vanilla  latte»
«ok..te lo porto subito »
Mi sorride e torna indietro con l'ordinazione.. Devo dire che ha un bel sedere, ma non divaghiamo, continuo a leggere fino a quando non mi porta la bibita..
«ecco a te.»
«grazie..»
Restiamo in un silenzio davvero imbarazzante, sembriamo i protagonisti di quei libri che leggo, troppo timidi per dichiararsi ma troppo evidente che si piacciono.
Forse io non piaccio a lui, ma è bello poter immaginarlo..
Finalmente è lui a interrompere il silenzio.
«beh,ecco, ceh,tu,io,noi,ecco, magari,fine del turno,insieme, Ceh, vabbe capito no?»
Inizia a gesticolare e balbettare,è davvero carino..ma non riesco a capire cosa dice!
«ehm, scusami potresti ripetere?»
Dico trattenendo una risata
«ceh,ecco, io fra poco finisco il turno,si ehm, non è che ti va di fare una passeggiata,ehm ceh, va bene? Insieme,ceh da amici»

«per me va benissimo»  sono sicura di essere diventata rossissima..

«allora io finisco il turno fra 10 minuti..ehm, a fra poco »

Quei 10 minuti erano interminabili, ma finalmente lo vedo uscire..
«hey»
«hey»
Di nuovo quel silenzio imbarazzante, ma perché siamo così timidi!
all'improvviso mi ricordo di non aver ancora pagato la bibita..
« Daniel ti dispiace se vado a pagare quello che ho ordinato?»
«oh,non serve»
«come non serve?»
«l'ho pagato io per te..siamo amici,l'ho offerto»
« ma no dai, ti ridò i soldi » è stato carino..ma avrà già i suoi problemi non può pensare anche a me.
« se vuoi ripagarmi facciamo una passeggiata insieme, ci stai? »
«ci sto.»
Inziamo ad uscire da Starbucks, andiamo verso l'autobus e facciamo una cosa davvero bella.
Mi chiede dove voglio andare, di mostrargli i posti più belli e dove scatto le mie foto.
Andiamo per la città,poi vicino al mare, in parchi, ovunque.
Gli faccio conoscere la città, e noto che la timidezza iniziale c'è ancora ma è diminuita.
Mentre camminiamo noto che ha paura di sfiorarmi,vedo che la sua mano indugia per prendere la mia,poi vorrebbe mettermi il braccio intorno alla vita, ma non fa nulla di tutto questo.
Decido di fare io la prima mossa, così gli metto il suo braccio sulla mia spalla,un gesto amichevole.. Ma che mi provoca brividi lungo tutto il corpo..
Questo ragazzo sarà la mia rovina.

il ragazzo impacciatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora