...Mi raccontò che quando era piccolo suo padre lo abbandonò, infatti quell' uomo che vive con lui ora è il compagno della mamma. proprio come ha fatto con me solo che con lui era per scelta con me era per il destino. Iniziammo a parlare, mi raccontò i ricordi che aveva con suo padre, anche se non erano molto precisi, mi raccontò come era fatto, mi raccontò anche che quando era piccolo per farlo calmare quando piangeva lo doveva portare al parco a fare una passeggiata così lui si calmava. Mi raccontò anche che quando la prima volta lo prese in braccio quasi svenne per quanto era piccolo.
Adesso che ricordo bene anche mio padre faceva così con me. Quando piangevo mi portava sempre al parco perché andando sulle altalene mi rilassava, e anche lui quando mi prese la prima volta, tra le sue braccia, quasi svenne perché non voleva fare un gesto che mi potesse "rompere". A quel punto mi vennero in mente così tanti ricordi di mio padre che iniziai a piangere, le lacrime mi scendevano da sole e io non ci potevo fare niente. Cercai in tutti i modi di non farmi vedere debole davanti a lui, ma non ce la feci, iniziai a piangere e non riuscivo più a smettere. Lui mi consolò e dopo qualche ora che eravamo in piscina andammo a dormire.Il giorno dopo andammo tutti insieme al mare. Quando arrivammo Mark non voleva fare il bagno perché diceva che non aveva voglia di alzarsi dal lettino, allora io presi un secchiello, lo riempii di acqua e glielo portai vicino, lui mi chiese perché io avessi fatto una cosa del genere e io gli risposi:"Se non vuoi andare in acqua, l'acqua verrà da te". A quel punto, prima che potesse dire una parola, presi il secchiello e lo bagnai tutto. Lui si tolse la maglia e iniziò a rincorrermi per tutto lo stabilimento e io mi feci inseguire finché mi seguì fino in acqua. Ormai visto che era completamente bagnato decise di fare il bagno e a quel punto io gli dissi:"Ricordati che io vinco sempre". Iniziammo a ridere e tutti ci guardavano male, ma a me non importava perché sapevo che, anche se mio padre non c'era più, lui mi avrebbe trattata come se lui fosse stato qui accanto a me. Mangiammo nel ristorante dello stabilimento in cui andavamo e poi, io e Mark, andammo a fare una passeggiata. Mentre stavamo camminando lui mi chiese se prima della morte di mio padre avevo qualche amico con cui stavo sempre, io risposi di si e iniziai a raccontare... Questo ragazzo di chiamava Valentino ed aveva origini italiane. Io e Valentino eravamo amici per la pelle, non ci separava mai nessuno e chi ci separava noi trovavamo sempre la forza di riunirci. Ci conoscevamo da anni ormai e la nostra amicizia stava scomparendo pian piano, forse perché eravamo in scuole diverse, visto che io andavo al classico e lui allo scientifico, o forse perché... Non lo so il perché ma so che ci stavamo allontanando l'uno dall'altro. Ogni volta che lui aveva un problema io lo aiutavo continuamente. Gli davo consigli di qualunque genere, di amicizia, di fidanzate e persino per vestirsi gli davo consigli. Lui mi cercava sempre e solo per questo però io in quel momento ne ero incosciente, pensavo che la nostra amicizia era sempre la stessa ma poi, con il passare del tempo, mi resi conto che mi cercava solo per le cose che gli interessavano perché quando io gli chiedevo qualche consiglio lui mi ignorava. Poco tempo fa io gli parlai di cosa mi fosse successo cioè della morte di mio padre e che mi ero completamente chiusa in me stessa, infatti lui era l'unico con cui parlavo. Lui quel giorno, quando io finii di raccontare, mi disse che non gli importava più di me e mi disse anche che ognuno doveva prendere la propria strada, ma io proprio non ce la facevo ad abbandonarlo. Lui era mio amico da quando eravamo piccoli e non riuscivo proprio ad immaginare la mia vita senza di lui. Iniziammo a litigare, ma non parlavamo solo di questo parlavamo di tutto come facevamo una volta solo con un tono diverso, più arrabbiato. Da quel giorno non ci siamo più parlati però non sappiamo ancora se siamo rimasti amici o no perché comunque ogni giorno lo vedo che al braccio ha ancora il bracciale che avevamo insieme e se devo dire la verità neanch'io lo ho mai tolto.
Continuammo a camminare e dopo aver raccontato quello che mi era successo gli chiesi se a lui era successo qualcosa di interessante prima di stare con me e lui mi rispose di no perché la cosa più bella e interessante è stato quando ci siamo messi insieme.
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I'm fine
القصة القصيرةMadison era una ragazzina solare, tranquilla, sempre con il sorriso stampato sul suo viso, finché il 4 marzo 2014 successe una tragedia che le cambiò la vita...