Spine

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Era passato anche quel Marzo, quel maledetto Marzo pazzo, arrivava aprile, il sole che penetra dalla finestra appena sveglia, gli uccelli che cantano per svegliarti nel migliore dei modi, l'aria fresca, un mix fra caldo e fresco. Era meraviglioso!
La natura mi meravigliava più di ogni altra cosa!
Poi ovviamente c'era lui, continuavo a chattarlo, sì, sempre di più, era diventato la mia dipendenza, parlavamo di cose inutili, di scuola, colori preferiti, musica, passatempi, amici. Con lui avevo la libertà di sfogarmi, contavo su di lui, sapevo che lui avrebbe fatto la stessa cosa!
Arrivò il 17 aprile, quel santo giorno, che ancora ora mi illumina le giornate, ogni 17 è un giorno speciale, pioggia, sole o neve, rimarrà sempre speciale.
Quel 17 aprile era un giorno speciale, stavamo chattando tranquillamente, ma intanto io mi preparavo per uscire di casa a mangiare un gelato e farmi un giro con la famiglia.
Lui chiuse la conversazione prima di andarmene con questo messaggio:
"Quando ritorni, chattami, ti devo dire una cosa!"
Io rimasi sulle spine, all'inizio credevo fosse successo qualcosa, ma staccò e la conversazione si chiuse là.
Intanto uscì di casa e pensavo a cosa volesse dirmi. Non ero una tipa molto facile, avevo spesso i film mentali in azione, nessuno li capiva, nessuno avrebbe potuto capirli.

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