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penso che avete capito, sto parlando di quel ragazzo.
non so come si chiama ma non voglio nemmeno saperlo.
-
"ciao biondina, ci rivediamo" mi dice.
già lo odio.
non lo sopporto.
solo che sento la sua voce mi viene da tirargli un pugno in faccia giuro.
"si senti io non so a che gioco stai giocando perché un secondo fa ti sei incazzato con me inutilmente e adesso fai tutto il figo, ti sono vicina solo perché ci sono capitata ma al di fuori della scuola noi non ci conosciamo e non ci parliamo quindi vedi di starmi alla larga che già la giornata è iniziata male non mi far girare ancora di più le palle".
"Vendramin, cosa sono queste parole?
pensavo fosse una ragazza più sistemata ma vedo che sta peggiorando moltissimo, non si era mai permessa prima di parlare in questo modo."

"si prof mi scusi tanto"

"no cara questo atteggiamento non lo sopporto, vai in presidenza forza."

fantastico, ci mancava solo andare dal preside.
tutta colpa di quello stronzo.
-
" signorina Vendramin sono per questa volta posso capire ma se si dovesse ripetere ancora questo linguaggio convocherò direttamente i suoi genitori perché in questa scuola non si accettano parole così."

"si mi scusi, grazie e arrivederci."

Madonna per quanto non gli tiravo una cosa in faccia.
si perché secondo il preside non si è mai sentito nella scuola "non mi far girare le palle" ma secondo lui viviamo nella preistoria?
forse quella è una delle pochissime cose non troppo volgari che vengono dette e se la prende con me, bah.

questa giornata è iniziata proprio male madonna.

esco un po' fuori da scuola per ascoltare un po' la musica, rientro alla prossima ora.
fortunatamente nella nostra scuola ci possiamo assentare per un'ora durante la giornata quindi esco in cortile.
vado per la strada per arrivare al mio muretto, tutti i giorni mi siedo li e penso a tutto.
è il mio posto, e nessuno me lo deve toccare.
li davvero riesco a pensare e trovare delle soluzioni a tutti i problemi.

giro l'angolo e

lui.
ancora lui.
io non lo sopporto mado.

"biondina ti stavo aspettando"

"ancora tu? non ti è bastato farmi andare in presidenza? vuoi ancora isticarmi? beh sappi che io e te non avremmo nulla a che fare quindi o te ne vai tu o lo faccio io."

bene

non si muove

è immobile sul muretto e aspetta che io mi avvicina

mi volto e me ne vado io.

decido di non tornare in classe, me ne vado nel parco vicino casa mia, con le cuffiette e sicuramente faccio la cosa migliore.

-
[14:00]
decido di tornare a casa perché ho una fame che mi divorerei qualsiasi cosa.

apro la porta e saluto mamma e giaco.

"sono in cucina" dice mamma
"bea volevo presentarti il nostro nuovo vicino, saul. vieni qui in cucina dai"
dal salotto vado in cucina e...


ancora lui.
mi perseguita.
cerco di fare un sorriso finto anche se dentro sono come una bestia.
non
lo
sopporto
proprio.
è chiaro?

"ciao io sono saul"
"io Beatrice"

saul. si chiama saul. lo odio.
anche il suo nome non sopporto.
non ce la posso fare proprio.
aiuto.
-
ehi gente questo era il secondo capitolo e nulla spero vi piaccia!'
secondo voi come continuerà?
fatemelo sapere!!💗💗💗💗💗
xoxo, Simona.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 12, 2017 ⏰

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