ventidue anni prima....
Avevo dodici anni.
Stavo camminando mano nella mano con mio fratello maggiore.
Camminavamo per la mia strada preferita, era piena di alberi fioriti che perdevano tanti petali...proprio come una pioggia di colori.
Saltavo da un piede all'altro, ero contentissimo, non stavo più nella pelle.
Mio fratello mi stava portando al parco.
Non andavo quasi mai al parco, mia madre era sempre molto malata e mio padre era molto scontroso in quei giorni.
Sopratutto io ero un bambino molto timido...e per me era molto difficile socializzare con gli altri bambini.
Quella volta speravo di cambiare le cose, speravo di riuscire a trovare finalmente un amico.
Mio fratello non era contento tanto quanto me.
Spesso mi picchiava per punirmi dei guai che combinavo.
Mi accompagnava al parco solo per potersi vedere con i suoi giovani amici e fumare o masticare tabacco.
Varcato il cancello del parco, siamo entrati ed andati verso la gente presente.
<< Vai vai! >> fece mio fratello dandomi una spinta, << E non fare cazzate, altrimenti papà ci uccide! >>.
Io annuii e silenziosamente mi diressi verso giochi, dove si trovavano tutti i bambini.
C'erano le altalene, erano le mie preferite...ma quella volta uno dei due posti era stato occupato.
C'era seduta una bambina, minuta ed innocente, con un vestitino rosa e dei lunghi capelli biondi...aveva due occhi azzurri che avrebbero potuto incantare anche la persona più difficile da persuadere.
<< Hey! >> feci io.
<< Hey! >> disse lei muovendo avanti e indietro le minute gambe.
<< Posso sedermi vicino a te? >> domandai timorosamente.
<< Prima devi darmi qualcosa in cambio...>> fece lei con tono quasi altezzoso, mentre si dondolava lentamente.
Io aspettai qualche minuto...mi venne un idea.
Me ne andai subito e ritornai qualche minuto dopo, con il regalo promesso.
Tenevo tra le mani una piccola rana...morta.
La avevo persino svuotata, così era ancora più leggera e pulita.
La porsi alla bambina, che quando la vide smise immediatamente di dondolarsi.
Guardò la rana, poi guardò me....avevo le mani sporche di sangue.
La bambine fece uno di quegli strilli che non riuscii a dimenticare mai più.
Era terrorizzata, si era sbilanciata ed era caduta all'indietro dalla sua altalena.
Indietreggiava strisciando, guardando ciò che tenevo tranquillamente tra le mani.
<< Che c'è? >> domandai io dispiaciuto.
<< Vattene!!! >> gridò lei in lacrime.
Si alzò da terra e corse via, era arruffata ed il suo bel vestitino rosa era mezzo strappato.
Ci rimasi malissimo....
La guardai andare via...senza capire il perché della sua reazione.
Stavo per mettermi a piangere, quando mio fratello arrivò subito.
Ecco. Ci risiamo.
Mi diede uno schiaffo sonoro....
Io non ebbi alcuna reazione...
Avevo lo sguardo fisso nel vuoto.
<< Ti avevo detto niente stronzate!!! >> gridò lui dandomi un colpo dietro la nuca.
Le altre madri guardavano la scena molto scandalizzate...ma nessuno faceva niente.
Mio fratello continuò a parlare, ma io non lo sentivo più.
Nella mia testa non c'era più il suono di ciò che accadeva intorno a me...nella mia testa si sentiva soltanto l'urlo terrorizzato di quella bambina.
Lasciai cadere la rana a terra.
Mio fratello mi prese per una mano e mi strattonò per tutta la strada fino a casa.
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Quella sera mio padre non mi parlò, diceva di essere stato impegnato tutto il giorno...e che era stanco.
Mia madre era ancora malata, rimaneva in camera sua tutto il giorno.
Mio fratello non mi parlava più da quando eravamo ritornati a casa, mi lanciava occhiate piene di odio ogni tanto.
Io non dissi una parola...avevo ancora testa quelle grida.
Avevo gli occhi fissi nel vuoto...
Continuavo a pensare...
"Qual'è il mio problema?"
Perché non riuscivo a relazionarmi come facevano gli altri bambini?
Perché quando provavo ad essere gentile la gente scappava via da me?
Mi posi la stessa domanda per tutta la mia intera esistenza...
Non riuscivo a capire come ragionassero gli altri...
Spesso mi domandavo se c'era qualcosa che invece non andava con me...
Avevo soltanto un lieve istinto di uccidere piccoli animali...non mi sembrava tanto preoccupante...
Purtroppo non era quello che pensavano tutti gli altri.
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- MENTAL DISFUNCTION -
Misterio / SuspensoDio solo sa cosa passa per la testa di un medico quando sta operando.... Il potere di salvare una vita ma al tempo stesso poterla uccidere. La sanità mentale non era una cosa da tutti, e lui lo sapeva bene...