Capitolo 4.

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<è colpa tua , lo sai? Sei sempre tu a creare i casini. Anzi sei tu il casino in sé. Perché esisti? Perché non ho seguito i consigli dei miei genitori? Saresti morta da tempo e io ora non perderei tempo con te stupida bambina ma sarei con mio marito a farci la bella vita. Ma no! Stupido orgoglio!> e cade un piatto <stupida me! Stupida te! Stupida, stupida, stupida!> la tovaglia viene tirata e succede tutto in un lampo. Il candelabro a terra, le candele sulle tovaglia che prende fuoco, mia madre che sviene e le mie urla.
Urlo, urlo, urlo. E mi sveglio.

Altri incubi. Quando la finiranno di perseguitarmi? Mi merito davvero tanto male? Credo tutto ciò sia l'affermazione alla domanda che più mi tormenta. Ha ragione. È solo colpa mia. Sono un uragano di problemi che ovunque passa distrugge tutto. Ma non mi abbatto facilmente, da qualcuno avrò pur sempre preso, no? Se quel qualcuno ce l'ha fatta, ce la farò anche io. Certo che ce la farò.

***

<"L'azienda è il complesso dei beni organizzati dall'imprenditore* per l'esercizio d'impresa" (Articolo 2555)...> non riesco a seguire una cippa di quello che dice la professoressa.
Stanotte ho dormito poco e si vede dalle enormi borse sotto gli occhi. Dopo gli incubi non ho più ripreso sonno e sono intimorita dal pensiero di dover riprendere quei sonniferi. Mi annebbiano la mente e mi fanno sembrare una pazza ma io non lo sono.
Sono una normale ragazza a cui però sono stati tolti tutti i beni, una ragazza che ha dovuto iniziare a lavorare ad un'età dove le altre non sanno neanche cosa voglia dire lavorare, una ragazza che ha perso un padre e allo stesso tempo anche una madre, una ragazza che ha dovuto lottare maturando prima del previsto. Una ragazza a cui è stata tolta l'adolescenza.
Suona la campanella , segno della fine dell'ora, ed immersa nei miei pensieri sistemo  la mia roba nello zaino ed esco.
<skye!!> mi giro e noto una Sharon che corre tutta affannata verso di me. Mi abbraccia forte e ci incamminiamo verso il giardino dai suoi amici.
All'incrocio prima dell'ingresso, ci fermiamo bloccati da un gregge di pecore che, da quanto si capisce dalle urla, incitano una rissa.
<skye vieni che guardiamo che succede> Sharon mi tira per un polso.
<ma sha io ho fame, saranno due stupidi che vogliono far spettacolo per farsi valere. La mia pancia non può aspettare che due deficienti smettano di picchiarsi. Dai ti prego> la imploro ma niente da fare.
<diamo un'occhiata veloce e andiamo, calma. Il cibo non scappa> risponde lei.
<e chi me lo assicura? Che ne sai che magari arriva un'invasione di particelle dell'aria che procreano gambe al cibo e quest'ultimo si mette a ballare la salsa?>
Tanta biologia fa male ricorda
<ma che sei stupida? La fame ti fa questo effetto? Se magari ci sbrighiamo arriveremmo in tempo per evitare l'invasione di atomi, molecole o quello che hai appena detto> detto ciò spinge qua e là per farsi spazio e vorrei non l'avesse mai fatto...

SPAZIO AUTRICE
Eccomi di nuovo qua, che avrà visto skye? Magari con questo si salterà il pranzo ahaha
È corto come capitolo ma dovevo far felice due personcine carine. Alla prossima
Khansaà

&quot;Anche il ghiaccio si scioglie&quot;❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora