Capitolo 2: I ricordi dolorosi

39 4 0
                                    


Apro gli occhi e chiudo il cofanetto.
È stato bellissimo, come se fossi stata una spettatrice, guardavo il ricordo in terza persona. Era come vedere un film, che aveva come protagonista una delle due persone più importanti al mondo per me: mia madre.
Una mano mi tocca la spalla da dietro. Vedo il riflesso di mio padre nello specchio di fronte a me. Sorride.

Mi è sempre stato vicino, anche nei momenti più difficili, ed ora fissa il cofanetto incuriosito.

-Cos' è?- chiede.

-Niente- rispondo indifferente.

Invece è tutto. Nala qui dentro c'è una parte della vita di tua madre, i suoi ricordi.
Li ho gia visti.
No Nala. Tu ne hai vista una parte, la prima parte. Quanti colori c' erano lì dentro?
Undici.
Bene, ne hai visto uno su undici, non è tanto, anzi è pochissimo. Puoi dare un' altra sbirciatina...
Non se ne parla. C'è ancora papà, vedi?

Non posso certo aprire i ricordi con lui. Il campanello suona. Apro e davanti a me vedo una donna.

-Chi è lei?- sbotto guardando mio padre.
È bionda, alta, magra e con gli occhi azzurri.
L' opposto di mamma.
Non mi piace.

-Tesoro lei è una mia collega- appena mio padre pronuncia quelle parole la donna lo guarda stranita ma poi sorride -rimane a cena da noi.

Non rispondo e mi limito a salire in camera mia. Chiudo la porta a chiave e mi butto sul letto leggendo la frase stampata sul muro.

"You are beautiful just the way you are"

Mi è sempre piaciuta, indica...
La semplicità.
La purezza.
La verità.
Esatto. Dice che siamo belli come siamo, senza il bisogno di trasformarci in altre persone per piacere agli altri.
È bellissima e mi ha aiutato nei momenti più difficili nei quali non mi sentivo a mio agio con me.

Sento qualcuno bussare alla porta ma lo ignoro.
Infilo le cuffie nelle orecchie ed inizió ad ascoltare la musica.
La nostra compagna.
La nostra migliore amica.

Quando si fa ora di cena decido di scendere per vedere cosa succede al piano di sotto.
Mio padre e la donna chiaccherano e ridono insieme.
Mi manca mia madre.
Mi avvicino e loro sorridono, poi iniziamo a cenare.

Durante tutto il tempo rimango in silenzio.
Tu ami il silenzio...
Già, è fantastico. Ho più tempo per pensare e per stare con te, Vivian.
Grazie, so di essere essenziale...
Senza di te ora dovrei ascoltare le parole di questi due.

-Vero Nala?- chiede Ivan.

-Mh? Oh si-

La ragazza scoppia a ridere.
Ma chi si crede di essere?
Cosa ho detto?
Hai appena dato ragione a lei con quel tuo "Oh si"
Ops...

-Nala, comunque lei è Teresa, la mia compagna.

Compagna?!
Non sono pronta a questo.
Ha abbandonato la mamma.
Ho bisogno di rivederla, ho bisogno di un suo ricordo.
Corro in camera decisa ad aprire il cofanetto.
Lo prendo delicatamente in mano e mi siedo sul letto sfiorando dolcemente i segni incisi sul coperchio.
Ora li apro. Ora torno tra i suoi ricordi. Papa può anche dimenticarla, ma io no.
Pronta?
Pronta.

Metto la mano sul cofanetto e questa volta in me si propaga una sensazione fredda, come un brivido che mi ricorda solo i litigi delle persone.

Nella mente di Nala:

Apro gli occhi e mi ritrovo a casa mia, è piu buia del solito. Sono in sala, mi guardo intorno e noto che il divano non è nero ma bianco e sulle mensole ci sono foto diverse rispetto a quelle di adesso.

Sento dei vetri rompersi e poco dopo delle urla. Mi alzo e vado in cucina, da dove mi sembra che provenga il rumore.

La luce è accesa e vedo mia madre in un angolo della stanza mentre un uomo mai visto prima le sta praticamente addosso. Lei si protegge il viso con le mani, lui le tira uno schiaffo. Provo a fermarlo ma non ho potere su quello che sta accadendo. Sento le lacrime rigarmi il viso.

-Ammettilo!- urla l' uomo.

Mia madre resta in silenzio e inizia a piangere.

-Tu mi hai tradito!- grida più forte tirandole, questa volta, un calcio.

Silenzio. L' uomo respira profondamente.

-Lusiana, non costringermi ad usare le maniere forti-

Maniere forti? Ma le ha già alzato le mani.
Lo so, ma le persone possono essere più cattive di così, molto più cattive. Non sai cosa potrebbe farle quell' uomo, ciò che hai visto non è niente.
No! La mamma non merita questo, è sempre stata gentile, quella non è lei. Me lo avrebbe detto.
Sicura? Io se fossi una mamma non direi ai miei figli che sono stata picchiata...

-Io non voglio sposarti!- grida mia madre cercando inutilmente di alzarsi.

-Devi!

-No! Io voglio sposare Ivan!- esclama mia madre.

Lei...lei voleva papà. Stava lottando per lui, opponendosi alla decisione dei suoi genitori e a quella del, presumo che sia, principe scelto dai miei nonni.

-Una principessa non può sposare un duca! Vuoi fartelo entrare in testa!? Ascolta le persone intorno a te invece delle voci nella tua testa. Tu sei pazza...non puoi pensare una cosa del genere...

A quelle parole mia mamma scatta in piedi, gli tira uni schiaffo e poi corre fuori di casa.

Io la seguo. Prende un' auto e si dirige verso un bar. Appena entrata chiede aiuto alla barista, che chiama la polizia. Intanto l' uomo è entrato ed ha già iniziato a picchiarla. Mia madre è rannicchiata per terra con le lacrime agli occhi.

I poliziotti arrivano in pochi minuti, arrestano l' uomo e aiutano mia madre.

Non si merita questo.
Molte persone non si meritano le cose che subiscono, ma la vita a volte non è giusta e ti assegna il destino che non avresti mai voluto avere. Nala, tua madre era una donna forte. Ha lottato ed è riuscita a fare quello che voleva.
Ha sposato un uomo fantastico ed ha messo su famiglia. Sei nata tu. Ti adorava, ricordi? Eri, sei,la prova che lei è riuscita in quello che credeva. I sogni non se ne vanno, come i ricordi, rimarranno sempre impressi dentro di noi.
Mamma mi ha dato i suoi.
Voleva che tu sapessi del suo passato, della sua vita. E' normale Nala. Tutti abbiamo delle cose che vorremmo raccontare ma non riusciamo a dire. Tua madre purtroppo non ce l' ha fatta così ti ha dato il cofanetto. E' prezioso, custodiscilo con cura. Andando avanti scoprirai i restanti 9 ricordi.
Questa, Nala, era la vita di tua madre.


Questo è il secondo capitolo della storia per il concorso di @Pierlu_M8M se siete interessati a vedere come continua la storia seguite il profilo(👆) e godetevi i prossimi capitoli💕

Vivere una vita da ricordareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora