Capitolo 7: Decisioni

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Esco da camera mia e vado in sala dove mio padre e Teresa stanno ridendo ma c'è puzza di alcool, mi tengo la bocca con una mano per evitare di parlare con loro o semplicemente di vomitare.

《Na...la》mio padre mi chiama canticchiando.

Ubriachi fradici, ecco cosa sono.
Ecco l' influenza di lei su di lui.

《Mhmh》mugugno schifata.

《Vieni》mi incita ma scuoto la testa.

《VIENI!》 Urla ma io non mi muovo.

《Sei come tua madre, testarda. Mi ricordo di lei, la donna più inutile della mia vita, lottava per me senza accorgersi che in realtà io non la amavo, non se ne è mai accorta...poi Sei nata Tu, un errore, uno sbaglio.
Ecco cosa siete, i miei due sbagli più grandi della vita...》ride e urla.

Le lacrime mi scendono lungo le guance.
Mi precipito in camera mia cercando di non pensare alle parole di mio padre e preparo la mia valigia nera.

Se per mio padre sono stata un errore meglio che me ne vada, che lo lasci qui con Teresa a marcire tra Alcool e fumo, non voglio essere un peso per nessuno, soprattutto per un uomo che non mi ha mai voluta.

Decido di tornare al maneggio per scoprire qualcosa di più su Agata e Matteo.

Quando arrivo al maneggio il ragazzo mi accoglie sorridendo e vedendomi incontro.

《Nala...sei tornata》 sussurra e mi abbraccia.

《Perché tutto questo affetto?》sussurro tra le lacrime.

《Ehi, che hai?!》mi alza il mento con due dita e mi costringe ad incastrare i suoi occhi nei miei.
Non voglio fargli vedere che sono debole, ma eccomi qui, sto piangendo di fronte a lui, con una valigia in mano e il cuore ormai distrutto.

Svuoto la testa da tutti i miei pensieri e gli dico di non preoccuparsi, non ho bisogno di posti in cui stare o altro, non mi devono camera di lusso, mi basta solo una piccola stanza al caldo per riposare e pensare.
Non voglio più vedere nessuno.
___

Mi sveglio e sbadiglio.
Sono in una piccola stanza rannicchiata in un angolo.
Matteo mi ha detto che sarei potuta stare qua senza problemi. È un ragazzo molto dolce e sensibile e per questo mi piace.

《Ben svegliata principessa》entra lui e sorrido per il soprannome che mi ha dato.

《Agata ha fatto la colazione. Se vuoi venire mangiamo e poi magari facciamo un giro qua intorno con i cavalli》 mi propone e io accetto subito.
Nel giro di dieci minuti mi cambio e lo seguo in cucina.
Si, Matteo e Agata vivono al maneggio, credo sia una cosa fantastica.

《Nala》Agata mi abbraccia 《Matteo mi ha detto che ti serve un posto dove stare. Tranquilla, non voglio farmi gli affari tuoi ma se avrai bisogno io e lui saremo sempre qua.》 Mi dice e poi appoggia davanti a me una torta di mele appena sfornata.

Finiamo di mangiare e poi andiamo nei box dei cavalli. Io prendo Brook e lui un cavallo maschio dal manto marrone scuro e la criniera color caramello.
È bellissimo.

《Lui è Clay》 mi dice mentre lo accarezzo delicatamente sul muso.

Sorrido e salgo sul mio cavallo avviandomi alla spiaggia e Matteo mi segue con Clay.

Appena arrivati scendiamo e leghiamo i cavalli ad un palo, in modo di poter essere più liberi.
Infatti, poco dopo, Matteo mi propone una passeggiata fino agli scogli che si trovano circa a un kilometro da qui.
Sorrido e accetto.

《Allora Matteo, perché hai una passione così grande per i cavalli?》

《In realtà non lo so. Mi piacciono e basta, ne ho sempre voluto uno da piccolo ma i miei genitori me lo vietavano. Dicevano che lo chiedevo solo per fare il ragazzo "importante" davanti ai miei amici. Ma non era vero. Io desideravo un cavallo da tantissimi anni e loro speravano fosse solo una moda, qualcosa che in realtà non volevo. Non mi hanno mai creduto, per questo sono qui》conclude e alza le spalle.

《Oh, mi dispiace》

《E di cosa? Tu non c'entri...andiamo, ecco gli scogli》inizia a correre e io lo seguo ridendo.

Siamo qui ormai da un' ora e io sono sdraiata con la testa sulle sue gambe.

《Grazie》 mormoro.

《Per cosa?》chiede stranito.

《Per avermi ospitata e tutto...》continuo ma vengo interrotta.

《Non sei un peso Nala, ricordatelo. Mi fa piacere averti qui》fa un sorriso splendido e solo ora mi accorgo che é veramente bello.
Vero Vivian?

Vivian? So che sei qui... dai per favore parlami.

Inizio ad agitarmi e Matteo lo nota.
Respiro velocemente e solo ora mi ricordo del cofanetto.

《Il cofanetto!》urlo.

《Cosa?》chiede lui allarmato spalancando gli occhi.

《È a casa! Io...》Mi vengono le lacrime agli occhi《...io devo tornarci.》Mi alzo di scatto e torno dai cavalli, prendo il mio e corro verso il maneggio mentre Matteo mi segue urlando di fermarmi.

Non lo ascolto, l' unico ricordo che mi rimane di mia mamma è a casa, devo riprenderlo.

Corro alla fermata dell' autobus e prendo il primo che passa. Arrivo a casa e mi fiondo in camera. Mio paese e Teresa per fortuna non ci sono. Ho bisogno di vedere i ricordi.
Poggio la mano sul cofanetto e subito mi sento invasa da una sensazione strana.

Nella mente di Nala...

Vedo mia madre e mio padre in ospedale.
Lei tiene in braccio un bambino.

《Come lo chiamerai?》chiede mio padre.

《Matteo》

Il mio cuore perde un battito.
Matteo.
No.

《Sai cosa dobbiamo fare?》chiede mio padre e vedo mia madre annuire mentre piange.

《Lo dobbiamo dare in adozione》mormora《perché i miei genitori vogliono una femmina》mormora com voce strozzata.

《Brava tesoro, coraggio》le dice lui impassibile.

Mia madre piange e lui le sta accanto così?!
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Esco dal ricordo.
Matteo.
Matteo è mio fratello.

ECCO IL 7° CAPITOLO PER IL CONCORSO DI @Pierlu_M8M
SCRITTO IN COLLABORAZIONE CON @Elisa_klastoreli
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⏰ Ultimo aggiornamento: May 20, 2017 ⏰

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