Posso farti un esempio, Anon?
Immagina la scena, sei sola.
Vivi oscillando: una mattina ti svegli e sei felice per il solo fatto che tu sei viva e fai parte di questo mondo.
Poi accade qualcosa.
Basta un gesto mancato, uno sguardo mal interpretato, una parola non detta.
Il buio cala.
Sei sola in mezzo a tutto. Non ti senti. Vedi le persone, ma non riesci a parlarci. È come se fossi sommersa sott'acqua.
Respiri male, il cuore smette di battere, ti senti leggera, come se non appartenessi a questo mondo.
Osservi tutto, senti cose alterate. ti incastri da sola.
Metti il tuo Io al centro di tutto, come se tutto riguardasse sempre te
Una persona con cui parli non ti ascolta?
Devi aver fatto qualcosa.
Il tuo professore preferito si arrabbia perché suggerisci durante un'interrogazione?
Il tuo psicologo ti vede troppo poco?
È perché fai schifo, ti odia, è stanco di te. Sei strana. Ti odia. È tutta colpa tua. Se fossi come gli altri. Ti abbandonerà. Smetti di respirare.
Ti senti un alieno, un'incompresa.
Un giorno salti e dici cazzate e ti chiamano "iperattiva".
Il giorno dopo ti chiamano tutti "depressa" perché non hai la forza di aprire gli occhi e stare in classe con gli altri.
Digiuni o ti abbuffi.
Prendi 10 a scuola o fai scena muta.
Sei felicissima e spacchi il mondo od odi tutti e rompi tutte le tue relazioni.
Idealizzi le persone o non ti interessa niente di loro.
Esci troppo o non esci di casa per 3 mesi.
Tutto o niente.
Troppo e troppo poco.
Stai benissimo e dopo qualche ora potrebbe succedere qualcosa da
paralizzarti nel letto.
Ti piacciono un sacco di cose o non ti interessa niente.
Cambia tutto.
Cosi.
Non importa a nessuno.
Vuoi solo attirare l'attenzione.
Vergognati.
La gente ti sta guardando male.
Fai schifo.
Mandi la gente al manicomio.
Test continui.
Testi le persone per vedere se ci tengono a te
Tira e molla per vedere se le persone restano oppure se ne vanno perché sei destinata a stare da sola.
Ecco, vedi, te l'avevano detto che nessuno ti vuole.
Sei insopportabile
Fai schifo.
Non meriti l'attenzione di nessuno.
Un giorno sei estroversa. Parli con la gente per strada. Fai la scema.
E il giorno dopo hai paura anche di mettere un piede fuori casa.
Sei frammentata, un mix di emozioni, ma puoi provare solo il VUOTO.
Il vuoto è l'unica emozione che provi.
Hai paura.
Ti senti persa.
Ti guardi intorno.
Cerchi un punto di riferimento.
Nessuno ti tende una mano, nessuno cerca di riportarti su.
Oggi hai voglia di stare bene, cominci ad andare dallo psicologo.
Domani vuoi solo stare male e smetti di andarci.
Cerchi di aggrapparti a qualcosa.
Hai 15 anni ed hai paura di te stessa.
Hai paura di quello che puoi fare.
Hai paura di quello che la tua mente sta progettando.
Ora sei felice, ma tra 5 minuti potresti avere un attacco di panico e trovarti da sola e farti del male.
Trovarti da sola. Avere paura.
Paura di farsi del male.
Paura di te stessa.
E allora cerchi di aggrapparti a qualcuno.
I professori sono gli unici che offrono di esserci,
di non lasciarti sola.
Ed è sbagliato, ma hai paura.
E poi ti levano tutto.
E tu sei sola.
E puoi farti del male.
E se non ti controllassi non ci sarebbe nessuno a fermarti.
Hai paura e sei sola.
Juri Allegri

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Tristezza
PoesiaÈ la mia prima raccolta di poesie...riguardano generalmente l'amore inesistente,il mal di vivere e la mia lotta contro questa vita... Sarà usata,come vedrete, quella che possiamo chiamare " la politica degli oggetti " a cui assegno, oltre al loro si...