Un sogno che diventa realtà

Capitolo 3

Arrivo e? E sì. Cado. Cado per terra. Per un momento mi sentivo imbranata ad essere caduta quando é passato lui. Potevo sentire la canzone che stava ascoltando,precisa e identica a quella che stavo ascoltando un attimo prima. Si gira e mi aiuta a rialzarmi e io sussurro 'Grazie.' E lui ricambia con un sorriso. Ma solo apparenza, vedendo passare la sua ragazza(ovviamente quella che io odio perché fa la bulla con me) mi rigetta perterra ridendo gioiosamente come un coglione. Mi stavo chiedendo con mille domande il perché di quel gesto quando un attimo prima mi aveva aiutato. Non so cosa pensare diceva la mia mente,e nemmeno passo un minuto che di nuovo 'Driin,Driin' suonò la campanella e neanche quel giorno mangia. Raggiunsi l'aula di Cultura generale e chi c'era? Non potevo crederci. Non lui. E invece si. Era proprio lui,Jamil. Il mio miglore amico Mateò,lui viene dall'Argentina. Ci siamo conosciuti su skype e per la prima volta oggi e solo oggi ci siamo incontratii. Sono troppo contenta che neanche appogio i libri sul banco(che nel frattempo cadono per terra)corro verso di lui e lo abbraccio forte forte. Ovviamente tutta la classe si girò verso di noi e la professoressa mi fa 'Emh,mi scusi signorina ma io sarei entrata in aula. Ora si accomodi. La ringrazio!' io dissi solo 'Mi scusi.' E mi andai a sedere al mio posto. La lezione era noiosa e io pensavo a Jamil che mi ha fatto una sorpresa strabiliante,da mozzare il fiato. Cominciai a disegnare sul mio quaderno due mani intrecciate e scrissi il mio nome e quello di Jamil con il segno dell'infinito. Finita la lezione che per me durò un secolo,Jamil venne subito da me e con qualcosa in mano. Una rosa. Io lo guardai e dissi 'Per mee?' con una faccia perplessa. Lui mi guardò e cominciò a ridere e disse 'Sii,si piccola.' No vabbe io cominciai ad arrossire e lui mi disse 'Ci vediamo dopo, a casa tua.'