5 - Gideon

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- G. - diceva. - G, G, G. -

E canticchiava il mio nome, come una canzone.

- G... Gideon Norton. Gideon William Norton. -

Ed io trasalivo, e lei rideva.

Le piaceva dire i nomi completi delle persone almeno quanto le piacevano i soprannomi.

- Riff. - dicevo. - Smettila. Lo so come mi chiamo. -

E lei appoggiava il mento sul mio petto, e mi guardava con quegli occhi da cerbiatto.

- Te lo stavo solo ricordando, Gideon William Norton. -

- Gideon William Norton! - esclama Riff, facendomi riscuotere dalle mie elucubrazioni.

Trasalisco (come sempre) e il suo sorriso si addolcisce.

- G. - mormora, mettendomi una mano sul braccio.

Oggi è insolitamente affettuosa. Mi ha addirittura abbracciato tre volte, due quando ci siamo incontrati e una davanti alle porte della mensa.

Poco prima che svenissimo entrambi.

Bè, veramente io non ho neanche toccato terra, mentre Riff c'è finita lunga distesa.

Donne.

Le sorrido.

- Com'è andata con Mr-Eddie-mi-sono-scopato-tutte-mentre-G-non-c'era-ma-adesso-che-è-ritornato-dovrò-pagarle-e-anche-tanto-per-vedere-anche-solo... -

- Okay. - mi interrompe lei, ridendo. - Okay, ho capito. Bè... bene, considerato che è rimasto lì a fare il ragazzino timido per tutto il tragitto. -

Sghignazzo.

Riff è l'unica persona al mondo capace di mettere in imbarazzo chiunque, se ci si mette.

Una volta ha persino messo soggezione a sua madre, e lei è la persona più tosta che io abbia mai conosciuto.

A parte Riff, ma è un testa a testa che disputano da anni.

Ride anche lei, intuendo a cosa sto pensando.

- A proposito, vieni a casa con me? -

Arrossisce.

È davvero arrossita?

- Mi sei mancato. - mormora, strusciando i piedi.

Non mi guarda.

Deglutisco, e le passo un braccio intorno alle spalle.

- Anche tu, Riffet. - dico. - E certo che vengo con te, altrimenti tua madre mi ucciderebbe! -

Lei ride.

- È probabile. -

Poi si divincola, e mi afferra il polso, dirigendosi al parcheggio, e, più precisamente, alla sua piccola C1 rossa.

Scuoto la testa.

- Riff... -

- Ti giuro che dopo ti riaccompagno qui a riprenderti l'auto! - scongiura, lasciandomi il polso e mettendosi a camminare all'indietro.

- Ma vieni a casa con me, Gideon William Norton. Ti prego. -

Sospiro.

Annuisco.

Lei fa un sorrisetto soddisfatto, e fruga in tasca per trovare le chiavi della sua C1.

Appena ce le ha in mano, me ne impadronisco.

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