Capitolo 7

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Durante l'ora di motoria esco a prendere una boccata d'aria e qualche porcheria alle macchinette.

Mi trovo nell'atrio, o almeno credo.

Prendo un kinder bueno e mi siedo sul muretto a mangiarlo, col telefono nell'altra mano.

È  da un paio di giorni che non sento i ragazzi. Spero solo che non ci perderemo del tutto.

Scrivo un messaggio ad Amalia chiedendole di uscire dalla classe per stare un pò qua in cortile a passarci il tempo

-Hey tu.-

Mi volto e vedo venire verso di me un ragazzo stile capo squadra di basket.

Con un giubotto di pelle un pò imbottito.

Sguardo seducente, capelli biondi non troppo corti. Occhi azzurri o verdi.

Alzo un sopraciglio perché è veramente surreale come scena.

-Che c'è?-

-Non hai lezione?-
Mi chiede ormai a due passi da me.

-Si, e quindi?-

Lui ride.

-Sei nuova?-

-Janet.-
Gli dico porgendogli la mano.

Lui me la stringe sorpreso.
-Denny.-

Mi guarda per un pò.

Stava per aggiungere altro quando suona la campana e salto giù andando via.

È ricreazione.

Cerco Amalia e la trovo con altre due ragazze.

-Hey.-

-Hey. Questa è mia sorella.-
Informa le ragazze.

-Janet.-
Dico sorridendo.

-Rachel.-

-Ester.-

Ricambiano entrambe il mio sorriso.

-Sono in classe con te?-

-Si.-

Resto altri cinque minuti a parlare con loro, poi mi dirigo al bagno.

Arrivata alla porta apro ed entro restando poi bloccata sui miei passi.

C'è qualcuno che piange, credo dietro la porta al centro.

Mi avvicino indecisa su cosa fare.

Potrei semplicemente andare in bagno e far finta di niente, ed è quello che decido di fare, ma mentre mi stavo avvicinando alla prima porta quella centrale si apre.

Una bella ragazza dai capelli ricci e biondi come l'oro ne esce, con gli occhi bagnati e rossi.

Mi volto verso di lei.

-Hey? Tutto bene?-

Lei mi guarda in imbarazzo.

Mi schiarisco la gola. Che situazione del cavolo. Cosa dovrei fare? Neanche la conosco.

-Se vuoi parlarne..-

-Sto male.-
Fa spallucce.

Abbasso lo sguardo e gli occhi mi cadono sui suoi polsi.

Sospiro vedendone del sangue.

-Io non conosco la tua vita, però conosco il meccanismo, e ti assicuro che fai solo più male a te stessa.-

Lei abbassa lo sguardo ed io l'abbraccio.

Mi sento veramente ridicola in questo momento, a consolare di non so cosa non so chi.

Però penso che un abbraccio fa sempre bene.

Infatti dopo un momento di esitazione anche lei mi abbraccia.

Restiamo ferme per un pò, poi si risolleva e sorride tirando su col naso.
-Grazie?-

Ridiamo entrambe.
-Janet.-

-Evelyn. Sei nuova?-

-Si.-

-Stai in paese?-

-Si, mi sono trasferita qualche giorno fa, tu stai qui in paese?-

-Abito vicino la piazza.-

Continuiamo a parlare dei ragazzi del paese, di qualche posto dove poter stare e alla fine decidiamo di vederci fuori dalla scuola qualche giorno.

Quando torno in classe mi prendo una sgridata per i dieci minuti di ritardo, ma non mi interessa più di tanto.

All'uscita insieme ad Amalia ci incamminiamo verso casa.

La ragazza che abita accanto noi stava rientrando nel momento esatto in cui arriviamo.

-Hey.-
La saluto.

Lei mi sorride e ci viene incontro.
-Hey.-
Mi saluta.

-Piacere Thara.-

Stringe la mano ad Amalia.

-Allora? Vi siete ambientate?-

-Mica tanto.-
Dico.

La ragazza ci pensa su.
-Oggi esco con amici, andiamo al Jumpy. Volete venire?-

Ci guardiamo un momento.

-Si. Ma può venire anche nostro fratello?-

-Si, non ci sono problemi.-

Lei sorride e ci salutiamo.

Entro a casa e poso lo sguardo sospirando subito dopo.

Kham seduto al tavolo mi guarda.

Evito di guardarlo e mi siedo con Amalia.

-La nostra vicina di casa ci ha invitate a fare un giro con lei questo pomeriggio. Vieni anche tu?-
Gli chiede.

Lui annuisce.

Dopo aver pranzato ci andiamo a lavare, cambiare e a sistemare.

-Questo come mi sta?-

La guardo.
-È bello.-

Lei continua a frugare tra le sue cose, io mi siedo sul letto, appoggiandomi al muro.
-Lia.. a te non inquieta Kham?-

Lei mi guarda.
-Non mi sono ancora abituata a lui ma ce la mette tutta per non sembrare un sovrano dell'antico Egitto e ci riesce -

-Lo so, ma non ti torna mai in mente tutta questa storia? Non ti mette ansia pensare che siamo a contatto con..lui?-

-Si.-

Restiamo in silenzio per il resto del tempo ed intorno alle cinque siamo tutti e tre davanti casa di Thara.

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