Capitolo 62

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27 Marzo 2017, ore 16:30.

La mattinata è stata molto pesante.

A scuola non facevo altro che ricevere la parola "condoglianze"

Tutti credo sapessero che per me era molto importante nonostante non fosse mia parente. Nonostante lei era più piccola di me di un anno.

Nonostante tutto.

Ora stiamo celebrando il suo funerale sotto il ciliegio. Anna ha detto che vorrebbe essere seppellita proprio qui.

Parenti ed amici stanno esprimendo la loro opinione e fanno brevi discorsi.

"Hai intenzione di fare un discorso anche tu?" mi sussurrò Michele all'orecchio

"Devo parlarle un' ultima volta, secondo me lei è ancora qui nonostante abbia perso la vita" sussurrai

Appena finì di parlare Anna, mi alzai dalla mia sedia e mi diressi davanti a tutte le persone presenti alla celebrazione.

Prima di iniziare a parlare mi guardai in giro, Melissa e Chiara fecero di si con la testa mentre Michele sorrise.

"Non so se avete presente chi sono, mi chiamo Viola Menesi, ho 18 anni e frequento il liceo linguistico qui a Milano.
Intanto voglio ringraziarvi tutti di essere presenti qui, ci tenevo moltissimo che la mia migliore amica fosse ricordata per una brava persona. Io e Denise ci conosciamo da quando eravamo piccole, più o meno da quando avevamo 4 anni e non avrei mai pensato che la nostra sarebbe diventata più di un'amicizia.
È sempre stata la ragazza più sicura di se stessa fra le due, mi ricordo ancora in 1 media che andavo a casa sua il pomeriggio per chiederle una mano per matematica o per le mie cotte..."

Michele rise alle ultime parole

".. È sempre stata in grado di aiutarmi, nonostante tutto. Lei mi veniva a trovare anche quando avevo la febbre. Passavamo dei bellissimi pomeriggi a cantare e ballare nonostante non fossimo bravissime. Lei era quella ragazza che non viene mai sostituita. Persone come lei ce ne sono pochissime. Mi sembra ancora di vedere le sue lentiggini ed i suoi grandi occhioni azzurri. Quanto avrei desiderato essere come lei, perfetta. Per me perderla adesso è orribile. Aveva solo 17 anni, aveva tanti progetti per il futuro, la patente, andare al concerto del suo cantante preferito, andare al mare dopo gli esami di maturità, aveva persino deciso di portarmi a New York con lei la prossima estate. È sempre stata una ragazza piena di sorprese e mi stupiva sempre di più, quindi. Denise, lo so che in questo momento sei ancora in mezzo a noi. Sappi che nonostante non potrò più vederti sappi che io ci sarò sempre, ti voglio bene sorellina, mi mancherai molto" abbassai il volto ormai ricoperto dalle lacrime.

Iniziarono a sentirsi degli applausi, per poi diventare tanti. Il luogo si riempì di battiti di mani in pochi secondi.

Mentre io lentamente ritornai al mio posto.

"Sono fiera di te piccola" disse Michele appena arrivai accanto a lui.

18:30.

La celebrazione ormai è finita da mezz'ora, Michele continua a tormentarmi.

"Daii" continuava a dire tirandomi per un braccio.

"Non sono dell'umore adatto Michele" dissi togliendoli la mano dal mio braccio

"Ma parliamo proprio del tuo umore"
disse lui

"Voglio tirarti su il morale" riprese

Guardai per un attimo Melissa e Chiara
che non facevano altro di farmi gesto di ascoltarlo.

Mi prese il viso e mi baciò con dolcezza

Quando mi staccai sorrisi

"E va bene" dissi ridendo

Michele sorrise a quelle parole

Mi prese per mano

"Ora noi iniziamo una nuova vita, voltiamo pagina, iniziamo un nuovo capitolo. Insieme. Ci stai?" disse alzando le nostre due mani attaccate

"Ci sto" dissi stringendo forte la sua mano.

Mi feci lasciare guidare dal moro.

Ora si cambia registro.

Bisogna iniziare di nuovo a vivere.

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