Capitolo 65

603 71 61
                                    

24 Aprile 2017, ore 13:09.

Tutto sommato questo lunedì non è stato male. A scuola ho preso un 8 in inglese e sono più che felice. Poi tutti i prof hanno detto che se mi impegno esco da questa scuola con i voti più alti, vorrei veramente accadesse.

"Viola" disse Melissa venendomi incontro

"Viene Michele a prenderti vero?" Disse curiosa, io le feci segno di si.

"Ma oggi è un mese che state insieme! Carini. Salutamelo, ora scappo altrimenti perdo l'autobus ciao" disse Melissa che in 5 secondi scomparì.

Sorrisi, quella ragazza è sempre piena di sorprese.

Guardai fra le persone con lo sguardo, cercando di capire dove potrebbe essersi messo Michele

"MICHELE" sentì urlare.

Ecco ti pareva che non succedesse.

In molte ragazze continuavano ad urlare ed intanto io mi tappavo le orecchie. Mi davano leggermente fastidio.

Questo fastidio devo togliermelo.

Se andrò al concerto di Michele si sentiranno praticamente solo urla.

Piano piano il clima si fece più calmo e sereno e finalmente riuscì ad individuare Michele.

Gli corsi incontro abbracciandolo da dietro.

Subito lui si girò e mi abbracciò a sua volta, prese il mio viso ed iniziò a baciarmi più volte.

Gli misi una mano davanti alla bocca bloccandolo

"Non qui" dissi sorridendo

"Si però" disse lui dandomi un altro bacio a stampo.

"Dove mi porta signor Bravi?"
chiesi salendo in macchina

"Eh sorpresa"
disse lui facendola partire

Arrivammo a casa sua.

"Oggi il mio coinquilino è fuori. Così ti mostro le mie doti artistiche nel cucinare" disse ridendo

"Uscirò viva da qui dentro?" risi

Mi mise un dito sulle labbra

"Shh, bisogna vedere" sorrise

Quel sorriso mi fregava sempre

Dopo un litigio gli bastava sorridere anche per una cavolata per far tornare tutto come prima.

13:57.

"Finalmente ce l'abbiamo fatta"
disse Michele ridendo mentre metteva la pasta nel piatto

"Michele ci abbiamo messo mezz'ora per preparare della pasta quando io ci impiego 10 minuti" dissi sbuffando ma per poi scoppiare a ridere.

Mangiammo parlando e ridendo, anche se a momenti io mi strozzavo.

"Dimmi la verità, com'era il pranzo?"
disse lui guardandomi incuriosito

"Pensavo peggio" dissi iniziando a ridere

"Stronza, ti odio" disse lui buttandomi su di me come un salame, per fortuna cademmo sul divano altrimenti lo avrei picchiato.

"Ah peccato io ti amo" dissi facendogli la linguaccia.

Mi diede un bacio a stampo, poi i baci iniziarono sempre ad essere più intensi.

Una sua mano sul mio fianca mentre l'altra mi accarezzava il viso.

A quel gesto io tremavo sempre.

Nessuno mi ha mai baciato in questo modo. Nei baci di Michele sento la felicità.

Il problema? Quando ci baciamo non mi rendo nemmeno conto di quello che facciamo, mi lascio decisamente andare troppo.

Mi staccai dal suo collo, rendendomi conto che non lo stavo solo baciando.

Notai subito un grande succhiotto.

"O cazzo" dissi toccandole la "macchia"

"Mi hai fatto un succhiotto senza rendertene conto?" rise, cazzo se ride.

"Eh" diventai rossa

"Non mi arrabbio se te ne fai fare uno dal sottoscritto" disse serio, scoppiai a ridere

"Da quando in qua sai fare i succhiotti?"

"Diciamo che non ne sono capace" disse arrossendo e grattandosi la nuca.

"Cucciolino che arrossisce" dissi baciandogli la guancia

"Posso almeno provarci?" mostrò le fossette.

"Eh va bene" dissi mettendomi i capelli dietro la schiena.

Appena appoggiò le sue labbra al mio collo rabbrividì.

"Ci ho provato" rise

Mi guardai allo specchio

"È spastico come te" risi

"Ricordati che il nostro amore non si basa su questo" dissi baciandolo.

Mi abbracciò.

Michele è diventato veramente la persona più importante della mia vita.

WHATSAPP | Michele Bravi #wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora