The Destiny of black-white wolf

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1512 parole
Una gita nella foresta
Genere Fantasy

Non vedo l'ora di partire per la foresta Selvaggia,è tutta la vita che sogno di vederla e domani ci andrò, l'unica pecca è che ci saranno anche i miei compagni di classe con cui nn vado a genio. Uffa speriamo che almeno domani mi lascino in pace e mi facciano godere la gita.
"Luna sveglia sono le 7:30,sei in ritardo" "No mamma sono gia pronta,per l'emozione non ho dormito" "Vieni qui amore fatti dare un bacio" "Ma mamma sono grande ormai ho 16 anni" "È vero ormai stai crescendo" emise un sospiro e continuò "Ti ricordi le regole che ti ho raccomandato? Lo sai che sono molto riluttante a mandarti quindi vedi di seguirle alla lettera" "Si mamma le so le regole,e ancora non capisco la tua riluttanza,cosa è mai successo in quella foresta che ti mette ansia?" "Nulla amore sai che sono solo un pò ansiosa...ora vai che fai tardi" "Ciao mamma a dopo" "Divertiti" le rispose la madre con i pensieri assorti in lugubri e doloranti ricordi.
Sono sul pulmino e la destinazione si avvicina sempre più,neanche le cinture di sicurezza riescono a frenare i miei fremiti di gioia; accanto non ho nessuno come al solito e quindi mi immergo in pensieri lontani da tutto e da tutti fino a che un ricordo spunta fuori all'improvviso,quello delle regole date dalla mamma. "Perchè no" mi dissi fra me e me "ripassiamole: 1) non devo allontanarmi dai professori, 2) non devo alzare la voce nella foresta,meno parlo e meglio è, 3) devo stare alla larga dalle tane,dai crepacci e dalle vallate circondate da fitta boscaglia, 4) ed infine per nessuna ragione al mondo devo accarezzare qualsiasi animale incontri, anzi appena ne vedo uno devo allontanarmi piu che posso."
Queste strane regole le ho imparate anche se mi sembrano molto assurde ma d'altronde mamma vuole solo che non mi succeda niente.
Siamo arrivati circa da due ore e ancora non ho detto una parola e non ho toccato nulla; questo posto è fantastico,armonioso... continuo a non capire le preoccupazioni di mia madre,qui si sta davvero bene. Mentre rimugino su questo argomento i professori ci lasciano 20 minuti per esplorare e arriva da me un gruppetto di miei compagni di classe che mi accerchia; il più grosso e ignorante apre il discorso "Ehi muta ti trovi bene a casa tua? Mi chiedo perche tuo padre non ti ha abbandonata nella foresta invece di ammollare una rottura di scatole a tua madre" in quel momento mi belenò in testa un'idea,oltre quella di rispondergli per le rime,quella che mia madre forse aveva paura di restare sola, in effetti avevano ragione mio padre non è rimasto con noi ma il motivo non lo so,ogni volta che affronto l'argomento mamma cala in uno stato di trans e va a chiudersi in camera sua con gli occhi lucidi ed una scatola a cui mi è proibito sbirciare dentro o anche solo avvicinarmi.
Nel tempo indeterminato che mi ero presa per riflettere i miei compagni avevano continuato a cansonarmi e due di loro cominciarono a strattonarmi facendomi finire in un canale scavato nella terra.
Nel rialzarmi mi ritrovai ad urlare dal dolore ,disubbidendo fra l'altro ad una delle regole, qualcosa di freddo si era conficcato nella mia gamba facendomi uscire una moltitudine di sangue, abbassai lo sguardo e vidi una piccola lama di metallo,con delicatezza la estrassi e mi rimisi in piedi,fortunatamente la gamba non mi faceva male e potei reggermi in piedi senza problemi. Mentre cercavo di risalire il canale i miei compagni ridacchiavano e mi lanciavano delle pietre per farmi perdere l'equilibrio fino a quando non iniziammo a sentire qualcosa di grosso che si stava avvicinando e corsero via a gambe levate,io non sapendo che fare cominciai a correre piu veloce che potevo per quel canale fino a quando non mi ritrovai in una vallata chiusa da un fittissimo schieramento di alberi in cui mi sarei sicuramente persa,mentre correvo verso la fine della piccola vallata caddi per terra e mi ritrovai spalle al muro ad una grossa roccia a cui per poco non andavo a sbattere. Dopo pochi secondi vidi un grosso lupo bianco con una stella nera sulla fronte puntare proprio verso di me,pochi passi e mi balzò addosso,chiusi gli occhi e misi le braccia a protezione della faccia. Il cuore mi batteva forte il respiro mi si era fatto corto aspettando che quella grande palla di pelo bianca mi aggredisse...invece dalla fitta boscaglia dietro di me spuntò un enorme lupo nero che aggredì quello bianco ricacciandolo nel canale. Alla vista del lupo nero stranamente la paura era sparita,ma la sorpresa fu quando il lupo si girò,sulla fronte al contrario dell'altro lupo aveva una mezzaluna bianca,la cosa strana è che questo lupo l'ho disegnato tantissime volte,ho quaderni pieni zeppi di miei disegni rappresentanti questo lupo eppure non l'ho mai visto!
Il lupo si avvicinò a me guardandomi negli occhi "Ciao Luna ben tornata" "Chi parla?"distolsi gli occhi dal lupo cercando la misteriosa interlocutrice "Sono io che sto parlando con te" posai di nuovo lo sguardo sul lupo,avevo come l'impressione che fosse proprio ques'ultimo l'interlocutore, con voce tremante intrapresi una frase spiccicata a fatica "Sei tu che parli" "Si sono io a parlare" "Come fai a parlare?"gli chiesi io esterrefatta "Parlo per telepatia come tutti i lupi" "Ed io come faccio a capirti..." non feci in tempo a finire la frase che il lupo mi interruppe "Io sono Zestira la tua Tenshi Kaisha" "Tu sei la mia che?...devo avere sbattuto la testa più forte del previsto,devo trovare il modo di ricongiungermi al gruppo dov'è il canale dal quale sono venuta?! Non c'è più!" "Calmati Luna ti accompagno io" "E tu come fai a sapere il mio nome?" "Ti ricordo che sono la tua Tenshi Kaisha" "Ma cosa vuol dire questo?" "Vieni con me ti spiegherò strada facendo" "Suppongo di non avere scelta se me ne voglio andare da qui" "Sali sul mio dorso,faremo prima se mi cavalchi" "Ok".
"Posso sapere chi era il lupo che mi ha attaccata prima?" "Quello era Rioko lascialo perdere,più gli stai alla larga e meglio è" "Eppure ho l'impressione di averlo gia visto non so come e anche a te,ti ho disegnata così tante volte che ho perso il conto" "Ne sono lusingata,anche se è molto strano l'unica volta che mi hai vista eri appena nata,come me d'altronde" "E come hai fatto a trovarmi e a riconoscermi allora?" "Te l'ho detto io sono la tua Tenshi Kaisha" "Uffa mi vuoi spiegare che vuol dire" "Va bene te lo spiego, quando un bambino reale nel regno della Shiny-Moon nasce,nasce anche un lupo legato ad esso che viene appunto detto Tenshi Kaisha, fra loro si crea un legame molto profondo e in alcuni di essi si instaura un rapporto cosi profondo da donare poteri straordinari" "Wow,ma cos'è il regno della Shiny-Moon?" "In questa foresta esistono due regni; quello della Shiny-Moon che è quello a cui appartengo e quello della Dark-Star che è il regno di appartenenza di Rioko" "Ed è per questo che tu hai una mezzaluna bianca sulla fronte? E Rioko una stella nera?" "No non è per quello,il nome del nostro regno deriva da una notte di eclissi lunare dove grazie a essa i nostri antenati sono stati salvati da un'inondazione causata dalla marea; mentre il nome dell'altro regno deriva da una notte in cui una piccola stella si è schiantata sulla terra uccidendo un gruppo di cuccioli che erano stati abbandonati dall'omonimo regno perché non abbastanza forti . Devi sapere che ogni regno ha una famiglia 'reale' composta da umani e lupi e poi c'è il clan che è composto prettamente da lupi ma vi sono anche un'altra trentina di famiglie."
Per un pò il silenzio tacque e mentre la lupa avanzava a passo veloce io osservavo la foresta intorno a noi, cercando di coglierne ogni minimo dettaglio. Il silezio venne interrotto da un forte ululato di Zestira con un rispettivo divincolamento che mi fece cadere per terra. "Cos'è successo?" Zestira abbassò lo sguardo in direzione della zampa ed io potei capire subito che una tagliola le aveva imprigionato la zampa. Subito iniziai a forzare la tagliola per liberarle la zampa da cui continuava a sgorgare sangue. "Lo hai sentito?" Zestira iniziò nervosamente a muovere le orecchie a destra e a manca "No non ho sentito nulla,ma d'altronde non ho un udito come il tuo" "C'è un cacciatore!! Scappa finchè sei in tempo" " No non ti lascierò qui...d'altronde tu sei la mia Tenshi Kaisha" "Grazie" " Ti ho quadi liberata ci sono quasi" "Non c'è piu tempo va via!" "No" "Guarda guarda cosa abbiamo qui" mi girai di scatto e mi ritrovai un energumero di due metri con un fucile puntato su di me e su Zestira.

Purtroppo non sono riuscita a recuperare tutto lo scritto e non mi sembrava giusto "sfruttare altro tempo" quindi consegno così e visto che ho crato qualche piccolo problema ...
Zestira:qualche piccolo!?!?
Ok si ho creato molti problemi,ma non era quello il punto, PER MIA SPONTANEA VOLONTÀ MI MANDO AUTOMATICAMENTE ALLA PROVA ELIMINATORIA,ME LO MERITO
Zestira:sono fiera della tua onesta😀
Cosa stai insinuando?
Zestira:nulla nulla 😌😏
Lasciamo stare va.
Per il seguito nn vi preoccupate che lo posterò a breve (per chi si fosse incuriosito)

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