fratelli

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KEITH

Sabato sera. Finalmente è arrivato il fatidico giorno.

La settimana scorsa Lance ha detto che mi avrebbe portato fuori, in un posto diverso dal solito e sto aspettando di scoprire dove da sette giorni, ma lui non ha mai detto nulla, nemmeno una minima cosa, se non il giorno e l'ora: sabato sera alle 19:00, puntuale

«Keith esci subito dal bagno, ho delle necessità primarie che richiedono da troppo tempo di essere prese in considerazione»
Sbuffo, ma effettivamente il mio fratellino ha ragione: è tutto il pomeriggio che sono chiuso in bagno
«ok ok, Nico, adesso esco»

Mi sistemo un'ultima volta il ciuffo, forse dovrei tagliarli un po' questi capelli, ed esco diretto alla mia stanza

Nico si catapulta in bagno dandomi un leggero spintone e mormorando «alla buon ora».
«ti voglio bene anch'io, fratellino» gli urlo dopo che mi ha sbattuto la porta in faccia «si, si. Ora sparisci e preparati per l'arrivo di Lance; l'ultima volta ho dovuto interagire con lui per più di dieci minuti. Non capisco come fai a sopportarlo»

«sarà mica che ti ricorda un certo biondino di mia conoscenza? Come si chiamava...? ah si, Will»
Tre... due...uno
«SPARISCI, SUBITO; O ORGANIZZO UNA FESTA IN TUO ONORE, MA SARÀ UN FUNERALE»

sghignazzando me ne torno in camera e mi cade l'occhio sull'orologio. Cazzo, sono le sei e mezza, fra meno di mezz'ora devo essere pronto.
Meglio muoversi.

NICO

Maledizione a lui e alla sua lingua lunga.
Voglio bene a Keith, è l'unico componente della famiglia che mi è rimasto, ma quando tira in ballo Will diventa insopportabile.

Sarò anche gay dichiarato, come mio fratello fra l'altro, ma non vuol dire che io sia innamorato del mio tutor di chimica e biologia.

Per me Will è solo un ragazzo della mia classe, molto più bravo di me in due materie in cui mi da ripetizioni, con dei bellissimi capelli dorati che ricadono con delle onde sulle spalle e incorniciano alla perfezione quei bellissimi zaffiri blu che si ritrova al posto degli occhi, con un fisico da paura che si intravede sotto le magliette semiaderenti che indossa sempre e ...

E va bene, ho una cotta per il biondino

Sicuramente lui però e etero al cento per cento, data la mia grande sfiga

Comunque oggi, anche se è sabato sera, abbiamo deciso di incontrarci di nuovo per ripassare per la verifica di lunedì.
Dubito però di riuscire a studiare qualcosa, avrò una distrazione piuttosto evidente davanti a me per tutto il tempo.

Entro in doccia per una rapida sciacquata, giusto per essere presentabile, poi esco dal bagno con un asciugamano legato in vita e i capelli bagnati diretto verso la mia camera da letto lasciando dietro di me una scia di goccioline

Dopo un veloce cambio d'abito, che corrisponde a dieci minuti passati davanti l'armadio a decidere cosa indossare perché, per quanto strano possa sembrare, il nero dei vestiti ha un sacco di tonalità differenti e sembrava che nulla stesse bene con niente, suonano alla porta

Mi fiondo in corridoio urlando «è Will» per poi sbattere contro Keith che a sua volta stava avvertendomi dicendo «è arrivato Lance»

Ci guardiamo, Keith scoppia a ridere e io lo seguo a ruota
«facciamo una scommessa?» mi chiede lui «su cosa vuoi scommettere esattamente?» «facciamo che se è Lance tu dovrai, stasera, dire al tuo biondino che ti piace-» faccio una smorfia, non avrei mai accettato «-mentre se sarà proprio Will ad entrare da quella porta allora io farò anche la tua parte di pulizie per tutto il mese e, se davvero non ne sei in grado, farò anche i tuoi compiti»

Avrebbe fatto i miei compiti? Maledetto, sapeva sempre come farmi accettare le scommesse.

Tendo la mano e Keith la stringe per sigillare il tutto e ci dirigiamo alla porta.

Nemmeno il tempo di stringere la maniglia che da fuori si sente bussare «Keith, amore, potresti gentilmente aprire la porta? Comincio a non sentirmi più le braccia»

Dannazione, ora oltre a dover fare tutti i compiti devo pure dichiararmi a Will.

«wow, che sorpresa. Non avrei mai pensato che fosse Lance, davvero. In fondo non mi ha mica mandato un messaggio in cui mi diceva di essere arrivato, che assurdità»

Non ci credo, non può averlo fatto sul serio. E invece lo ha fatto, e mi sta sventolando il cellulare davanti la faccia «vaffanculo Keith» poi mi rivolgo alla porta e urlo «LANCE...» «si?» «FOTTITI» «in realtà avevo altri progetti, ma grazie per il consiglio Nico. Ora potreste aprire?»

Incazzato nero mi chiudo in camera sbattendo la porta

***






Allora, vi ispira? Mi raccomando di dirmi cosa ne pensate

Hell girl

diversa dal solitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora