Epilogo

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NARRATORE

Il viaggio di ritorno fu lungo
O forse corto
Quando si è felici il tempo non conta

Quello che posso dirvi è che hanno fatto sicuramente più fermate di quelle necessarie durante il tragitto. Per fare cosa? Ooh, facciamo che io vi dico che si scambiavano dei bacetti a stampo e voi mi credete, ok?

La mezzanotte era passata da un bel po' quando finalmente stavano salendo le scale per l'appartamento e senza far rumore scivolarono nel soggiorno illuminato dalla televisione accesa

Sul divano due figure accoccolate sotto una coperta stavano dormendo indisturbate

Keith notò subito che il tavolo era troppo ordinato perché quei due avessero davvero studiato qualcosa, Lance invece notò il livido violaceo sulla clavicola di Nico... Fortunatamente non lo disse al suo fidanzato, o sarebbe scoppiata una guerra

Potete quindi ben immaginare cos'è successo dopo le imbarazzanti dichiarazioni del corvino e del biondo
Aah, questi giovani pieni di ormoni...

Naa, scherzavo
Pervertiti, ci hanno messo una vita ad arrivare a questo. Come potete pensare abbiano già fatto tutto?

Si sono sbaciucchiati e coccolati davanti ad un film, ecco cosa hanno fatto

I futuri sposini decisero di lasciarli stare e di seguire il loro esempio, si diressero in camera, si spogliarono e si misero sotto le coperte, abbracciandosi e amandosi con gli occhi per tutto il tempo

Prima di addormentarsi e concludere definitivamente quella giornata Keith sorrise pacifico «Questa è stata una giornata davvero intensa, diversa dal solito. Grazie Lance. Sei davvero una persona speciale»

~~~


Sono passati anni da quel fatidico giorno

Lance gli rinfaccia ad ogni cena di famiglia la dolcezza di quella frase e quanto si sia rammollito con l'arrivo di Krishia, la loro bimba, tanto da diventare una mammina apprensiva.

Nico, come se non aspettasse altro che quello, lo deride ricordandogli che lui ha pianto come una fontana per tutto il loro matrimonio e che quindi lui è più rammollito di suo marito. Ha addirittura fotografato il momento in cui durante il loro primo ballo ha lasciato una chiazza umida sulla spalla di Keith e ora la usa per ricattarlo.

Keith lo richiama, perché non può restare a guardare senza difendere il suo idiota, gli indica Will che se ne sta seduto a mangiare tranquillo senza voler intromettersi troppo ed esclama semplicemente «bouquet» con un ghigno sul volto.

Will a quel punto arrossisce e scuote la testa, perché quella è la sua seconda famiglia adesso e vuole bene a tutti quegli idioti (e perché il bouquet in realtà non lo ha afferrato lui, gli è stato messo in mano mentre qualcuno tratteneva il suo ragazzo). Il fatto che da qualche settimana ad accompagnarlo dappertutto ci sia una scatolina di velluto, beh, è solo un dettaglio insignificante.




The end






Beh... Che dire
Sono ancora viva, lo avreste mai detto?
Vi devo le mie scuse, questa storia era ferma da praticamente due anni e questo aggiornamento è probabilmente inaspettato, ma volevo completarla prima di arrivare ai 18 (e mi sono presa pure tardi) per dirmi "ok, almeno una cosa l'hai finita"

E poi non avevo niente da fare e i messaggi di chi ci sperava ancora mi hanno fatto muovere le chiappe

Questo epilogo ho deciso di scriverlo dal mio punto di vista perché non riuscivo più ad immedesimarmi nei personaggi e per sentirmi un pochino più libera nello scrivere, spero vi sia piaciuto almeno un po'

Finalmente posso mettere il conclusa

È stato bello
Hell girl























Però magari qualcosina sulla piccola Krishia potrei scriverlo....

diversa dal solitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora