Ho sempre pensato che con i "ma" e con i " se" non si va da nessuna parte, ma questa volta i "se", mi hanno fatto tornare a casa….
Se Gabriel non fosse andato a Boston… se lei non mi avesse riconosciuta alla cerimonia... se non fosse venuta a Washington... se non mi avesse afferrato il polso... se le nostre mani non si fossero incontrate …ora non sarei qui..
È trascorso un mese da quando Maura è entrata nel mio ufficio a Washington e ricordo quel giorno ancora con emozione, trovarmela davanti, così all'improvviso è stato uno dei monenti più intensi della mia vita... e sono sicura che per lei e’ stato lo stesso... Ora e’ qui al mio fianco che dorme nuda nel nostro letto... a coprirla c’e’ solo un leggero lenzuolo e la mia mano non puo’ fare a meno di accarezzare il suo fianco. Mi capita spesso di rivire quel momento, come adesso per sempio, dopo esserci amate, la mia mente torna a quel giorno... noi due fianco a fianco, lei che mi prende il polso per impedirmi di fuggire e molto dolcemente mi accarezza il palmo della mano dove Hoyt mi aveva ferito. Lo facevo io quando ero nervosa, lo faceva lei quando voleva prendersi le mie preoccupazioni. Quel gesto così semplice mi ha riportato a quando tutto questo non era ancora successo e le nostre mani intrecciate, hanno fatto il resto...
Ma mi è stato tutto chiaro quando ci siamo guardate negli occhi, i suoi erano lucidi ma mi hanno ugualmente dato pieno accesso al suo cuore, poi molto lentamente ha staccato le mani dalle mie e sempre guardandomi mi ha detto, " Quando sei pronta, ti aspetto a casa "... poi si è voltata ed è uscita dal mio ufficio, in punta di piedi così come era entrata. Una frase che detta così può sembrare banale, ma non per me. Con quelle semplici parole Maura mi ha detto tutto, ha detto di amarmi...ha deto che niente era cambiato...ha detto che si fidava di me, ma cosa più importante, mi ha detto che ora libera.
Vi chiederete, libera da cosa?
Libera da me stessa, dalle mie paure, dalle mie insicurezze, dai miei dubbi, libera di tornare a farmi amare da lei.
La voglia di correrle dietro e di fermarla, è stata forte ma mi sono trattenuta, perchè non volevo che pensasse che fosse un gesto impulsivo, dettato dall'emozione del momento....per cui non sono tornata subito a casa.
Prima ho dovuto chiudere alcuni casi e sistemare le cose con l'FBI, poi una sera ho preso l'ultimo volo e sono arrivata a Boston in piena notte. Non volevo vedere nessuno prima di lei.
Ho preso un taxi e mi sono fatta portare al suo indirizzo, come speravo la casa era immersa nell'oscurità ma sapevo che lei era lì.
Sapevo dove teneva un paio di chiavi per le emergenze e con quelle sono entrata in casa, nulla era cambiato, gli stessi odori, la stessa atmosfera, la stessa familiarità che ricordavo. A luci spente sono salita di sopra e sono entrata nella nostra camera, dormiva. Senza svegliarla mi sono seduta sul letto e sono rimasta a guardarla per un tempo infinito, la voglia di toccarla era tanta ma ancora una volta mi sono trattenuta. Poi molto lentamente, mi sono avvicinata al suo orecchio e le ho sussurrato.... - Sono a casa...
Lei non si è nemmeno spaventata, nonostante fosse buio ho potuto vedere i suoi occhi brillare e con voce tremante mi ha detto....
– Ti stavo aspettando...ben tornata, Jane... ha aperto le braccia e io mi sono lasciata avvolgere nel suo abbraccio.
Quello che abbiamo provato è stato indescrivibile....solo chi ha vissuto un momento simile può comprendere, è stato come vagare in una landa gelata e poi finalmente, trovare una casa con un bel fuoco acceso.... sono cosi’ immersa nei ricordi che il suono della sua voce mi fa sussultare...
– Un penny per i tuoi pensieri...mi dice accoccolandosi tra le mie braccia, mi asciugo una lacrima e sorrido – Ma non sei gia’ abbastanza ricca?... – Li dividerei con te...come vorrei che tu dividessi con me i tuoi pensieri... mi dice facendo l’offesa.
La stringo forte tra le mie braccia e le do un bacio sui capelli – Pensavo a quando sei venuta a Washington e a tutto quello che e’ successo dopo...al giorno che sono tornata a casa...lo sai vero, che non potro’ mai ringraziarti abbastanza per quello che hai fatto?...mi guarda sorpresa e con un colpo di reni mi ribalta sul letto mettendosi sopra di me. Prende le mie mani e le blocca sopra la mia testa
– L’ho fatto per me...dice avvicinandosi alle mie labbra....sollevo un sopracciglio e lei continua ridendo...solo tu sai portarmi in paradiso quando facciamo l’amore! Spalanco gli occhi facendo la finta sorpresa...conosco Maura e so quando butta le cose sullo scherzoso per non dire la verita’, cosi’ sto al gioco...
– Quindi sei venuta a cercarmi solo per il sesso? Mi libero le mani e incomincio a farle solletico... lei ride e si dimena....adoro la sua risata...è un pò come l'aria per i miei polmoni...poi però mi fermo e prendo il suo viso tra le mie mani in modo che non possa distogliere lo sguardo – Di la verita’ dottoressa Isles...non hai fatto tutta quella strada solo per il sesso.... lei si fa seria e i suoi occhi si inumidiscono...
- No...sono venuta perchè non potevo mantenere la promessa che ci eravamo fatte... ci guardiamo negli occhi...so di quale promessa sta parlando e il mio cuore accellera...
- Allora sono doppiamente in debito, perchè non avrei potuto mantenerla nemmeno io...le dico commossa... sento le sue lacrime cadermi sul viso.... prima che le nostre labbra si uniscono in un tenero bacio che via via diventa sempre più profondo...lei mi accarezza un seno e io sposto le mie mani sulle sue natiche per assecondarla nei movimenti. I nostri respiri affannosi si smorzano l'uno nella bocca dell'altra e i nostri gemiti diventano una cosa sola. Divarico le gambe per averla più vicina e lei preme la sua intimità contro la mia...le mie mani stringono con più forza i suoi glutei cercando di aumentare il ritmo che diventa più frenetico. Senza smettere di muoversi si solleva sui gomiti per potermi guardare meglio e io faccio lo stesso. Adoro guardarla mentre facciamo l'amore...le sue guance si arrossano e le sue pupille diventano più grandi e scure e quando sta per venire, trattiene il respiro. Come in questo momento. Io la seguo subito dopo mentre Maura si abbandona sul mio petto ansimante. Molto delicatamente, con la punta delle mie dita le accarezzo la schiena e lei mi regala quel sorrisino ebete, da donna completamente appagata. – Maura? Dobbiamo alzarci ...
-MMMHH...lasciami ancora un attimo in paradiso... – Dai tesoro...tra poco arrivera’ mia madre e non vorrai farci trovare ancora a letto... lei si solleva su un gomito e incomincia ad accarezzarmi il petto baciando ogni mia cicatrice... – Maura?! Cerco di spingerla via dolcemente ma lei rimane distesa su di me a peso morto – Solo due minuti Jane... – MMMhhh ok, solo due e poi ci alziamo... la stringo tra le mie braccia e la faccio accoccolare tra i miei seni, il suo alito caldo mi solletica i capezzoli che si inturgidiscono... chiudo gli occhi beata e riprendo a ricordare...
Torno a quella notte... dopo che ci siamo abbracciate...dopo che abbiamo pianto.... dopo che ci siamo finalmete ritrovate, abbiamo parlato, o meglio, ho parlato....le ho raccontato tutto, avevo bisogno di farlo perche’ non volevo piu’ avere segreti. Non con lei.
Maura e’ rimasta pazientemente in silenzio, mentre io parlavo lei mi accarezzava i capelli e nei momenti in cui vedeva che per me era troppo difficile continuare, mi stringeva piu’ forte a se e il calore del suo abbraccio, mi dava la forza di proseguire.
Ho parlato tutta la notte e solo quando l’ultima parola e’ stata detta, ci siamo addormentate esauste l’una nelle braccia dell’altra.
È così che ci ha trovate mia madre.
- Che hai da sorridere? - Pensavo a mia madre e al giorno che sono tornata. Ora anche Maura sorride a quel ricordo... - Incontro memorabile! Hai minacciato tua madre con una spazzola... - Maura ho reagito d'istinto, ha cacciato un urlo talmente agghiacciante quando mi ha visto, che mi ha terrorizzato e in automatico ho preso la pistola sul comodino....
- Che per fortuna invece era la mia spazzola...continua lei ridendo....povera Angela, era venuta a vedere come mai non ero scesa per la colazione e ti ha trovata tra le mie braccia... - Bhe poi mi sono fatta perdonare... dico dolcemente
- Sì e dopo che hai deposto l'arma, è stato molto commovente...e non dire di no detective, perchè ho sentito anch'io cosa hai detto a tua madre...
- ok..ok..mi sono lasciata andare e le ho detto ciò che avevo nel cuore...
- E ora hai rindossato l'armatura vero? - Solo la cotta di ferro... le dico ridendo... ma non con te Maura..facendomi più seria...con te ho spogliato completamente la mia anima e puoi vedere quello che sono realmente ... - E sei la cosa più bella che abbia mai visto ... mi dice commossa... - Anche tu...la bacio teneramente e mi alzo... - E ora dove vai? mi chiede sorpresa... - Aspettami lì che torno subito... scendo velocemente le scale completamente nuda sperando di non incontrare mia madre e vado nella camera degli ospiti, prendo quello che stavo cercando e torno di sopra...
Lei non si è mossa ma ha uno sguardo interrogativo, io le sorrido e mi siedo al suo fianco... - Maura...quella notte non ti ho detto una cosa... lei mi guarda attenta e si mette a sedere agitata... prendo la sua mano e dolcemente bacio ogni suo dito...Mentre ero in missione in Colombia ho visto questo...apro la mano che stringevo a pugno e le mostro quello che tenevo nascosto...lei spalanca gli occhi e si porta una mano alla bocca mentre gli occhi si colmano di lacrime... Quando ho visto questo anello ho subito pensato a te, perchè ha la stessa luce che io vedo nei tuoi occhi, così l'ho preso sperando un giorno di potertelo dare...per me quel giorno è finalmente arrivato... Maura...io ti amo da impazzire e sei l'unica ragione per cui ha senso svegliarsi la mattina...dico con voce incrinata dall'emozione... sai come la penso sul matrimonio ma non posso piu’ pensare di vivere la mia vita senza averti al mio fianco... – Oh Jane ... mi dice sempre piu’ commossa... – Spero che le tue siano lacrime di felicita’....lei annuisce ...perche’ vorrei che tu diventassi la compagna della mia vita...Maura vuoi accettare questo anello, come segno del mio amore e della mia fedelta?... lei mi guarda piena d'amore e mi porge la mano tremante... - Si’...si’... Jane...si’, per tutti i giorni della mia vita... mi dice abbracciandomi...Spero che questa conclusione de " La scelta di Jane " vi sia piaciuta!
Alla prossima...😘
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E poi... ( Seguito di "La scelta di Jane" )
Fanfic" Pensavo a quando sei venuta a Washington e a tutto quello che e' successo dopo...al giorno che sono tornata a casa...lo sai vero, che non potro' mai ringraziarti abbastanza per quello che hai fatto? " Breve epilogo della storia " La scelta di Jane...