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Sono seduto in una vasca da bagno a fumare non so cosa, ascoltando i soliti discorsi sulle ragazze di Jonas, Mahdi e Magnus. Sento la musica dall'altra parte della stanza, non volevo neppure venire a questa festa, tanto ogni settimana se ne organizza una a casa di qualcuno, ma no, Jonas ha insistito tanto e alla fine ho ceduto. Parlano di quali ragazze portarsi a letto, credo quelle del primo anno, non sono davvero attento alla discussione. «Bah, avete abbassato i vostri standard» dico all'improvviso, puntando la loro attenzione su di me. Jonas e Mahdi mi guardano come se avessi detto chissà cosa. «Non ti piace nessuna? Nemmeno una?» ride Mahdi. Mi blocco e inizio a pensare a tutte le ragazze della scuola, si, sono carine ma nulla di che, nessuna mi ha colpito davvero. L'altro giorno ho visto una ragazza, non so il nome, credo fosse del 2 anno o forse il 3, non ricordo. «Bassa, capelli scuri, non so il nome, ma lei é figa» rispondo. «Non te la darà mai» mi dice Jonas. "Neppure nella prossima vita" "non sei nei suoi standard, hai visto il suo ex?" ridono prendendomi in giro, ma non ci faccio molto caso. Inizio a contare le mattonelle del bagno davanti a me, sono di un color bianco perla con piccoli decori rosa negli angoli, la porta si apre riportandomi alla realtà, mi rendo conto solo ora di quello che stavo facendo, sono ad una festa e io conto le mattonelle del bagno, bene direi.  Entra una ragazza, è quella di cui non ricordo il nome, lei non si è neppure resa conto della nostra presenza in quella stanza. La vedo cercare qualcosa nei cassetti di un armadietto. «Cerchi qualcosa in particolare?» le dico, senza ottenere una risposta. Sento le risatine dei ragazzi e i loro commenti sarcastici. «Assomigli al ragazzino di Stranger Things» riprovo per ottenere la sua attenzione, «che poi è una ragazzina, solo con i capelli rasati» aggiungo. Lei si gira di scatto «Come scusa? Che hai detto?» sembra innervosita, perfetto, ho la sua attenzione. «dai, sto scherzando». le dico con un sorriso, ma lei non sembra convinta. «dico davvero, scusa. Sono Isak comunque». Mi guarda attentamente per un attimo, non risponde, probabilmente pensa che possa ridire qualcosa di stupido. Si lecca le labbra, «Emma» dice in modo secco. «Emma, sei molto bella» rispondo tranquillamente. «Sai cosa sono queste?» mi mostra una piccola scatolina bianca, non riesco a capire cosa sia e mi alzo dalla vasca per vedere meglio. Credo che siano pillole per l'allergia, non fanno nulla, ti danno solo la sensazione di essere stanco. «Se vuoi ho qualcosa di più interessante» le dico mentre esco una piccola pillola dalla tasca mettendola sulla punta della lingua. Lei sembra interessata, segue ogni mio movimento con gli occhi, mi fa cenno di sì con la testa e si avvicina per prenderla dalla mia lingua con la sua. Sento gli altri uscire dalla stanza, un "complimenti" da parte di Magnus e Mahdi e un "ci vediamo dopo" di Jonas, non rispondo e continuo quello che stavo facendo. Siamo soli in stanza adesso, Emma inizia a baciarmi il collo e scende sempre di più, sento le sue mani che provano a slacciarmi i pantaloni. Le levo di scatto, non so perché l'ho fatto, non è che non mi stesse piacendo, non lo so. Lei mi guarda perplessa, come se avesse fatto qualcosa di sbagliato. Si apre la porta e una ragazza bionda chiede ad Emma di seguirla, lei mi guarda ancora un attimo e senza dire nulla gira le spalle ed esce dalla stanza seguendo la ragazza, lasciandomi lì da solo, appoggiato al muro, a fissare il vuoto con i miei mille casini in testa. 

Non so da quanto sia in questo bagno, 15 minuti forse, forse di più. Decido di uscire, sperando di non incontrarla. Sembra che le persone si stiano divertendo, ballano, bevono e ridono. Le fisso qualche altro secondo prima di uscire completamente da questa casa. É una bella serata, casa mia é abbastanza vicino, prendo la mia bicicletta che avevo accostato vicino un albero in giardino e inizio a pedalare fino a casa. Entro, c'è troppo silenzio, probabilmente Linn dorme e Eskild sarà fuori. Prendo il telefono per guardare l'orario: 12:26. Sono stanco di questa serata, mi levo felpa e pantaloni, e mi metto a letto perdendomi nei miei sogni.

minute by minute || evakDove le storie prendono vita. Scoprilo ora