Capitolo 2

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-" l'argomento di oggi sarà: GLI ANGELI NASCOSTI" Così preannunciò il professore di religione, il nuovo argomento che intraprenderemo.
-" Fantastico!" Sbuffò Cameron in parte a me. Più lo guardavo più avevo la sensazione di averlo già visto, il modo in cui osservava la classe mi faceva sorridere. Quel modo così rigido, curioso, furbo.
-"Come detto prima, parleremo di angeli nascosti? Qualcuno ne ha mai sentito parlare? Nessuno? Ok ragazzi uno alla volta..." nessuno considerava molto il professore di religione, diciamocelo, non sono molto considerati.
-" Gli angeli nascosti, come li chiama questo libro, non sono altro che angeli caduti dal paradiso che hanno tradito la loro stirpe. Molti osservavano noi umani e ne erano completamente attratti, soprattutto gli angeli uomini trovavano le donne umane stupende, meravigliose." In quel momento il ragazzo nuovo si girò lentamente verso di me, io feci finta di nulla. Ma arrossì senza motivo.
-" Altri erano attratti più dal gioco, dai soldi, bramosi di peccato vennero cacciati. Buttati giù sulla terra, in mezzo a noi mortali. Persero le ali nella caduta, rimasero spogli, spogli persino di ogni loro potere angelico. Traditori cacciati sulla terra per l'eternità. " la classe si era come interrotta, tutti stavamo seguendo con attenzione la storia.
-" Per l'eternità, quindi erano immortali?" Disse Clary.
-" Erano? " disse con un filo di caparbietà il professor Shlang. Continuò :-" Gli angeli caduti sono immortali, molti dicono siano ancora tra di noi, nascosti. Non sono angeli buoni, sono angeli arrabbiati e pentiti."
-" Suvvia professore, è solo una storia. Ne parla come se fosse vero! Non esistono realmente, come non esiste Dio. Sono solo miti a cui ci leghiamo per credere, per avere fede in qualcosa. Fortunatamente sono più sveglia e credo ad altro, come a Gucci, Prada... loro si che sono reali." Disse con aria da snob Abigail, sorridendo insieme alle sue due ombre, costantemente attaccate al suo culo.
-" Io ci credo." Disse Cameron.
-" E credo che l'esser cacciati per l'eternità sia davvero bruttino!" Disse ridendo. Pure parte del resto della classe lo fece. 
Senza accorgermene feci cadere la mia biro per terra, Cameron fu più svelto di me e si abbassò per primo a prenderla. Un gesto davvero carino, così mi girai di scatto verso Blue, due banchi dietro di me che pazza dalla gioia continuava a farmi il gesto del pollice in su con tanto di occhiolino.
-" Tieni Alaska"  me la porse e nell' esatto momento in cui le nostre mani si toccarono mi apparirono nella mente immagini, vidi Cameron, fermo in quel che potrei chiamare bosco, c'è molto buio, lui è lì fermo, sembra immobile e cerca di strattonasti ma rimane fermo. Urla che quasi non ha più voce, dai suoi meravigliosi occhi neri iniziano a cadere lacrime. Sta piangendo! Urla più forte " Alaska corri, Amore ti prego corri" sembra un lamento e una scongiura. Poi La luce. La stessa acciecante luce che vedo nei miei incubi. Com'è possibile. Mi sentivo così triste, vedere Cameron disperato in quel modo era una stretta al cuore..."Aspetta, Alaska? Ha detto proprio Alaska? Ma che mi son fumata stamattina?"
Cameron si accorse, non so, staccò subito la mano dalla mia e senza dire una parola si girò dall'altra parte, guardava dritto fisso il professor Shlang spiegare la lezione. Tutte e quattro le ore passarono veloci, ero come bloccata, non capivo cosa fosse successo al contatto con Cameron e non ero certo pronta a chiedere delle spiegazioni. Sicuramente è stata solo la mia fantasiosa mente...
A mensa mi sedetti al mio solito posto con in parte Blue, si unirono a noi due nostri amici : Gordon e Taylor.
-" Allora donzelle, il ragazzo nuovo? È dotato di un fisico atletico o potrebbe entrare a far parte del nostro gruppo di scienziati pazzi?" Disse Taylor tutto sorridente. Loro si che erano due matti, finita la scuola se ne andavano nello studio creato da solo a sperimentare pozioni chimiche, questo ormai da quando ne ho memoria, è la loro più grande passione!
-" È un fico da paura, sicuramente lo recluteranno nella squadra, è alto, bello, ha uno sguardo così sexy, ed è il compagno di banco di Allie, s' innamoreranno piano piano e... oddio sta venendo qui!!" Quasi urlò, spero non l'abbiano sentita. Mi girai in direzione del nostro nuovo compagno che come aveva preannunciato Blue stava letteralmente venendo nella nostra direzione, arrossì.
-" Ciao ragazzi, potrei unirmi gentilmente a voi? Non saprei proprio dove stare e ehi, ho pensato di venire qui!" Tutto sorridente.
Senza un minimo di attesa Blue l'avvoltoio rispose -" Ceeeertoo, c'è giusto un posto in parte ad Alaska, la tua bellissima compagna di banco!"
-"Blue" dissi in tono minaccioso sperando mi sentisse solo lei. Ma che le è preso? Perché l'idea di me con tanti gatti a leggere libri non le piace?
-"Suvvia Alaska, c'è così tanto spazio!"
Replicò, senza nemmeno guardare me, aveva occhi solo per Cameron, ovviamente.
-" Ma certo, siediti pure! " gli sorrisi.
Mi fissò per due secondi e poi ricambiò.
Taylor e Gordon iniziarono a conversare con il nuovo arrivato e scoprì con stupore che amava la lettura, e preferiva lo scherma, o la danza a giochi come il football.
"Oddio è gay!" Mi comunicò la mia vocina interiore.
Poi ad un certo punto senza farsi sentire dagli altri, Cameron si scostò molto più vicino a me e mi sussurrò
-" È stato di tuo gradimento fissarmi tutto il tempo in aula, prima?"
Non posso crederci, l'ha detto davvero! Oddio! Mi ha vista per tutto il tempo. Diventai rossa come il peperone che cucina la domenica mia mamma!
-" Non volevo lo giuro, non-no, cioè, avevi una mosca sulla testa e non sapevo se farla volare o meno"... si vai così White! "Non sono credibile per niente"
-" Ed io che speravo di aver fatto colpo, peccato. " disse sorridendomi, un sorriso che spazzò via l'imbarazzo. Restammo a guardarci per un po', i suoi occhi... li avevo già visti! Ma dove?
-" Le ragazze qui a Middletown sono tutte così belle?" Cameron aveva fascino non c'è che dire, sapeva come far impazzire le ragazze.
-" Davvero dolce da parte tua ragazzo nuovo." Disse Blue
-" Davvero furbo più che altro, quasi tutte le ragazze qui stra vedono per me e Gordon. Siamo due bei bocconcini."
Oh si Taylor, vai convinto!
Peccato che non erano per niente i più ambiti, bassi, un po' rotondini davanti, insomma erano belli dentro ecco. Però sono delle persone meravigliose, mi ritengo davvero fortunata ad avere amici così!
-" Allora amici, cercherò di non rubarvi nessuna!" Strizzò l' occhio Cam.
Per sbaglio gli toccai nuovamente la mano e mi apparvero immagini meno chiare, c'era sempre Cam, sta volta solo, al buio. Intorno a lui tanti uomini, alti, vestiti di nero e dietro ognuno di loro c'erano delle ali, "un momento, ali? " non erano buoni, lo circondavano. Uno di loro chiese bruscamente -" allora angelo, dicci dove si trova la ragazza e nessuno si farà del male!" Cameron rispose -" non la troverete mai." Tornai alla realtà, guardai Cameron, mi fissava preoccupato forse.
All'improvviso mi sentivo poco bene, la testa mi girava, avevo bisogno di una boccata d'aria.
-" Scusatemi, devo andare!" Dissi.
-" Che ti prende?" Commentò Gordon
-" Non sto molto bene, ho bisogno di una boccata d'aria, torno fra poco, so che ti mancherei troppo." Cercai di fare la simpatica ma dovevo uscire e subito.
Corsi fuori, in direzione delle tribune del campo che non distava molto dalla mensa. La mia mente non smetteva di pensare alle scene viste ogni volta che sfioravo la mano di Cameron, com'è possibile? Sto decisamente impazzendo... eppure la prima visione, la scenografia era molto simile se non identica a quella dei miei sogni!
"Respira Allie, respira..."
-" È permesso? Posso sedermi qui accanto a te?" È Cameron.
-" Forse..." dissi guardandolo dritto negli occhi.
-" Bhe, addirittura forse..." sorrise
Si mise in parte a me, fissandomi, perché ci continuiamo a fissare io e lui.
-" Un bel primo giorno di scuola non c'è che dire, quando sei uscita prima, poco dopo c'è stata una rissa! Dovevi vedere...tutto quel povero cibo per terra. Ma dispiaceva più a Blue per il cibo sprecato! " ridemmo all'unisono.
Era così bello. Riuscì a notare che mentre sorrideva ai lati delle guance gli si formavano due fossette. "Oddio lo stavo ancora fissando!"
-" Sei sempre così bella?" Disse cogliendomi di sorpresa. Sentivo già la mia pelle arrossarsi.
-" E tu sei sempre così diretto con ogni ragazza che vuoi rimorchiare?" Cercai di fare la simpatica, ma nella mia testa era più una sottospecie di domanda per vedere se c'era già qualche ragazza intorno a lui...
-" Oh Alaska, io non rimorchio."
Lo guardai, il suo sguardo su fece più teso, non distolse neanche per un secondo i suoi occhi dai miei.
-"Il mio cuore appartiene già a qualcuno di davvero speciale. Solo che lei non lo sa ancora" mi disse dolcemente.
"Merda, lo sapevo, perché mi sento così triste ora? Pensavi davvero di avere speranza con uno così?"
-"Ho capito..." mi limitai a dire.
Aggiunsi poi per non far vedere il mio palese dispiacere: -" Come mai non lo sa ancora, voglio dire, ti innamori così di una che neanche conosci?" Sorridendogli.
-" Esatto, è andata più o meno così." Si era messo a ridere.
-" Ma lei sa che esisti almeno?" Perché insistevo...?
-" Non da molto, però si, sa che esisto. Non passo così inosservato dai!"
Ahah, direi proprio di no Cameron.
-" Che cosa è successo prima Alaska?"
-" Mi mancava l'aria.." ed era vero. Quelle visioni erano così strane.
-" Come mai?" Chiese, guardandomi sempre con più insistenza.
-" Non c'è un come mai, ogni tanto mi succede." Mentii.
Non ero pronta a raccontargli nulla, non lo conoscevo abbastanza e poi, forse, era solo tutto frutto della mia incredibile fantasia. Sicuramente... mi sarò fatta prendere dalla storia del professor Shlang sugli angeli caduti che , bho! Non so, "avanti White, sei pazza ammettilo."
-" Sai, sono un po' indietro con il programma, vorrei chiederti un favore... mi daresti delle piccole ripetizioni? Non so, i pomeriggi dopo scuola. Chiedo a te perché sei l'unica con cui ho parlato di più, se non vuoi capisco, chiederò magari a qualcun'altra." Disse, sembrava agitato, timido? Sarei riuscita a passare del tempo con questo bellissimo ragazzo? No, non c'è l'avrei fatta. E se dopo il mio no cortese chiedesse ad Abigail? Oddio!
-" Si" dissi impulsivamente.
-" Ti aiuto io, non preoccuparti!" Sorrisi.
-" Perfetto compagna di banco. Ti ringrazio. Ci mettiamo d'accordo allora nei giorni successivi? " chiese.
-" Certo, perché no! Io ora devo andare, Blue si starà chiedendo dove sarò." Al ritorno mi accompagnava sempre lei a casa. Mia mamma si era trovata un lavoro full time, tornava a casa ogni giorno all' una di notte. Quindi per la maggior parte del tempo restavo sola.
-" Non hai la macchina tu?"
-" Non ancora, dovrei trovarmi un lavoretto per pagarmela, sai non abbiamo molti soldi io e mia madre, lei fa molti sacrifici da quando mio padre è morto..."
Mi guardò, non sembrava stupito! Triste si, ma sembrava saperlo già! Sicuramente è stata Blue, accidenti non si fa mai i fatti suoi!
Poi disse -" Mi spiace molto Alaska, dev'essere stata dura per te. " i muscoli del suo viso erano tesi, in attesa di una mia risposta: -" lo è stato. La vita è così imprevedibile delle volte."
-" Lo è molto più di quanto credi" era serio.
Che cosa voleva dire?
-" Ora vado, a domani nuovo compagno di banco." Alzai la mano in segno di saluto.
-" A domani." Sorridendomi, mi girai, scesi i gradoni delle tribune. Il suo sguardo su di me. Imbarazzante ma confortevole, iniziava a piacermi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 28, 2017 ⏰

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