The Reaction Girl And Her Hater Manager

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«Ti prego, voglio morire»
Strattono leggermente Asagilda, piagnucolando.
Stiamo camminando da tre ore ininterrotte, e anche se fino ad ora abbiamo venduto tre Ed Sheeran e speriamo in una chiamata da parte di nonna Bea, sono troppo stanca per avere la forza di essere anche felice.

Non posso fare due cose contemporaneamente, io.
Troppa fatica.

Asagilda sbuffa, borbottando qualcosa e sono sicura che la tentazione di strangolarmi le arrivi dritta al cervello.
«L'ultima casa e poi andiamo, chiudi il becco»
Mi ammonisce, molto dolcemente devo dire, se paragono la sua risposta a quelle precedenti.

Mi ama, lo so.

«Va bene» mi giro verso di lei, sbattendo le ciglia con un sorriso angelico stampato sulle labbra «Poi mi compri il gelato, mamma?» il mio sorriso si amplia, fino a far apparire le fossette sulle mie guance.
Asa alza gli occhi al cielo, schiaffeggiandomi la mano.
«Tu da piccola hai battuto la testa»
Commenta «molteplici volte» aggiunge, facendomi imbronciare leggermente.

Il problema è che non la sto prendendo per il culo. Voglio davvero un gelato.

Ci fermiamo davanti ad un'altra casa, o meglio, villa e spalanco la bocca «Acciminchia.» commento, restando lì impalata come un pesce lesso, Asagilda è nelle mie stesse condizioni.
«Bussa tu» mi spintona leggermente, facendomi sbattere con la faccia sul citofono che, di conseguenza, azionato dal mio naso suona.
Mi massaggio il naso, fulminandola con lo sguardo e lei sorride, mentre una ragazza bassina, con i capelli blu cobalto e in smoking da uomo, esce ad aprirci il cancello. «E voi chi siete?» domanda, squadrandoci da capo a piedi, facendo in seguito scoppiare una bolla fatta con il chewingum.

Faccio una smorfia, osservandola a mia volta.
Mi stampo sul viso un sorrisone, porgendole la mano «Salve, io sono Penelope e lei è Asagilda. Vendiamo Ed Sheeran porta a porta»
E come se le avessi detto che ero pronta a farle girare un porno con Adam Levine, i suoi occhi illuminano.

«Aspettate un attimo»
Entra in casa, lasciandoci davanti al cancello come due cretine.
Guardo Penelope, che mi osserva perplessa.
«Dici che non torna più?» domanda, poggiandosi a un auto, dalla quale parte un sonoro antifurto.

«Ma che cazzo!» esclamo, tappandomi le orecchie.
Asagilda sobbalza, staccandosi dall'auto nello stesso momento in cui la ragazza dai capelli azzurri torna fuori, accompagnata da un'altra ragazza, che premendo un pulsante, spegne l'antifurto di quella che suppongo sia la sua auto.

Tolgo le mani dalle orecchie, osservando la stessa ragazza sculettare verso di noi, ondeggiando nel suo vestito dalla gonna a ruota.

«La mia manager -indica la ragazza tinta– Lexi sexy, mi ha detto che vendete Ed Sheeran da compagnia» ci squadra da capo a piedi, come ha fatto poco fa... Lexi Sexy.

Annuisco, passandole un fascicolo con i vari modelli.
La ragazza lo afferra e sta per aprirlo, ma si blocca, tirando fuori il cellulare per scattarsi un selfie, con il fascicolo accanto al viso.

«Ma che cazz..» Asagilda aggrotta la fronte, guardandola e Lexi alza gli occhi al cielo.
«ma almeno sapete con chi state avendo a che fare?» ci osserva e le nostre espressioni perplesse la spingono a schiaffeggiarsi la fronte più e più volte.

«È Laura! In arte "Mon Amour" o "reaction girl". È la più famosa e rinomata ragazza delle reaction pics! Lei è la queen» gesticola, mentre il suo viso si arrossa per la fatica, dato che non ha preso fiato nemmeno un attimo.

La guardo, spaesata come la Sirenetta ad una grigliata di pesce e lei sospira.
«Oh. My. Gosh.» scandisce la queen, osservando un modello di Ed Sheeran sul fascicolo.
Lexi si avvicina per dare un'occhiata e annuisce «è bellissimo! Mi piace»

«NO.»

«Noo, pff, figurati se mi piace una cosa del genere. Fa schifo così conciato. Ew.»

Spalanco la bocca.
Caspita, quanta influenza che ha su di lei.

Una ragazza ci passa di fronte, sculettando pacatamente verso casa sua, scattandosi un selfie bizzarro appesa al cancello, prima di entrare.

Ma in che quartiere siamo capitate?
Asagilda mi guarda, sconvolta come pinocchio che scopre d'esser nato da una sega e io ricambio lo sguardo, sconvolta quanto lei.

«e lei chi è?»
Alle mie parole Laura spalanca la bocca, portandosi il palmo davanti ad essa con fare teatrale, approfittandone per farsi un selfie
«È la mia più grande rivale. Si chiama Lisa, in arte "Liz"»
Ci spiega, facendo poi un sorrisetto «Ma tanto nessuno mi batte» alza e abbassa le sopracciglia maliziosamente, prima di tirare Asagilda per un braccio, scattandosi un selfie con lei.

«Non so ragazze, non sono sicura di volerne uno. Anzi, forse mi piacerebbe. Argh, non lo so!» gesticola, portandosi il dorso della mano sulla fronte, cogliendo ancora l'occasione per scattarsi un selfie che illustri la sua teatralità.
Lexi si gira, dopo aver lanciato un'occhiataccia a qualsiasi persona passasse nei dintorni.

ASAGILDA

Ancora ferma sull'uscio della porta, osservo Lexi Sexy e la ragazza.
Che duo strano.
«Vogliamo soltanto sapere se siete interessate ad acquistare il mini Ed.» Penelope sorride affabile, camuffando il suo shock, costringendomi quasi a fare lo stesso.
Peccato che la mia sembri solo la faccia di un pesce lesso.
Inaspettatamente, devo dire, la ragazza che affianca Lexi Sexy mi strappa un bigliettino da visita dalle mani, portandosi invece le proprie alla bocca.
«Ma sai che assomiglia dannatamente all'emoji terrorizzata su WhatsApp?» Sussurro a Penelope.
Ora, non che le emoji non ci piacciano, ma entrambe pensiamo che ne vada fatto un uso corretto.
Un tempo conoscevamo una ragazza che riempiva i propri messaggi di faccine irritanti. La riempii di pugni.
Sorrido a trentadue denti al ricordo.

«Solo che lei è tutto fuorché traumatizzata!» Subito Lexi Sexy scatta, probabilmente in difesa dell'amica/qualunque cosa sia.
«No beh, lei non intendeva assolutamente questo...» Penelope prende le mie difese, ed io abbasso la mano che stavo caricando, pronta a colpire qualunque cosa mi avesse intralciato la strada.

Lexi Sexy sembra divertita ed al tempo stesso basita dal mio comportamento.
«Mh...» Squadra entrambe dalla testa ai piedi, e la cosa non mi è nuova, ormai lo fanno tutti.
«Vi prego, stiamo solo cercando di racimolare qualche soldo!» Inaspettatamente, mi inginocchio sulla soglia dell'abitazione, e Penelope (probabilmente presa da qualche lampo di genio) imita il mio gesto.
«Ve ne prego. Questa ragazza psicopatica,» Mi indica «mi costringe ogni giorno a fare chilometri e chilometri a piedi! E sapete perché? Perché siamo talmente povere che non abbiamo nemmeno una macchina!»

La guardo.
Mi guarda.

«E la cosa ancora più triste, sapete qual è?!» Aggiungo, nel vago tentativo di suscitare pena «CHE NON DIMAGRIAMO NEMMENO!» Urlo, in preda ad una crisi isterica.
Lexi Sexy è chiaramente inebetita, tanto che strattona la sua amica per un braccio, e come se si leggessero negli occhi, la sua compagna pronuncia le parole che io e Penelope volevamo sentire da giorni.
«Ne prendiamo uno, okay.»
Benedetto Dio dall'alto dei cieli, grazie.

Soddisfatta, Penelope conclude l'affare ed io la guardo, prendendole una mano senza apparente motivo.
«Lo vuoi ancora il gelato, bimba di mamma, neh?»
Non ho mai visto i suoi occhi brillare così tanto.

Le due, ancora sull'uscio della porta, ci osservano andarcene e posso giurare di aver sentito Lexi Sexy borbottare qualcosa del tipo «E ci credo che non dimagriscono...»
Penelope si gira a guardarla.
«Sciocchezze, tesoro. Solo tante sciocchezze»

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 30, 2018 ⏰

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