-III-

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È da una settimana che non ho più notizie di Aaron, ma credo sia stato un errore, da parte di entrambi, Alyssa era tornata dal viaggio di lavoro, e Aaron le stava appicciato come due ragazzini che si sono appena fidanzati, a questa visione sentii uno strano fastidio nello stomaco, come fosse una pugnalata quando vidi Aaron baciarla, con le stesse labbra con le quali aveva baciato me, con la stessa passione, sono stata una cretina a pensare che fosse serio quando diceva quelle cose era ovvio che non erano vere, ma quello che ho provato io si, aveva ragione mia mamma quando da piccola mi diceva non giocare col fuoco altrimenti finisci col bruciarti, ma quel fuoco mi piaceva e volevo bruciarmi.

Quella settimana sarei tornata a scuola, visto che il preside mi aveva dato il permesso di stare a casa una settimana per quello che era successo.Appena sono entrata in classe, apparite tutti gli sguardi puntati addosso, c'era anche lo sguardo di un ragazzo nuovo, occhi verdi magnetici e un sorriso talmente bello da essere riuscito a farmi vedere le stelle, accanto a lui c'era un posto libero quindi mi misi li.
Appena mi sedetti mi girai verso di lui sorridendo "Piacere Cheryl" dissi perdendomi nei suoi occhi "Kol" disse sorridendomi a sua volta;lo sentivo parlare, ma non capivo che stesse dicendo, il mio sguardo era fisso sulle sue labbra "Va bene?" mi disse, ma non sapevo di che stesse parlando, "Ehm si?" dissi cercando di non arrossire "Mi hai ascoltato almeno?" disse sorridendo, non deve farlo se vuole che lo ascolti, posso fare due cose ora, o baciarlo per togliergli quel sorriso e ascoltarlo cercando di stare attenta a quello che dice, vorrei scegliere la prima ma siamo a lezione, "Scusa ero distratta, che dicevi?" dissi cercando di concentrarmi sulle sue parole e non sulle sue labbra, "Ti avevo chiesto se ti andava di uscire con me" disse sorridendo "Oh si certo, dove andiamo?" dissi implorando tutti i muscoli del mio corpo di non farmi guardare ancora le sue labbra, "Ti porto in un bel posto" disse misterioso "Mi fido, ma prima devo passare da casa di un amico di mia madre a prendere delle cose" volevo vedere la reazione di Aaron a vedermi con un ragazzo, volevo vedere se era vero quello che diceva.
Le lezioni finirono e uscimmo, arrivammo davanti a casa Foster e bussai, Aaron aprì e squadrò sia me che Kol, "Credo di aver lasciato qui il caricabatterie del cellulare" dissi prendendo la mano a Kol che sorpreso la strinse, "Cher dobbiamo parlare" disse guardando Kol, "Non posso ora devo uscire con Kol", che cavolo vuole ora, prima mi dice che mi ama, poi mi ignora per una settimana e poi mi fa una scenata davanti a Kol?!No ok mi sto facendo paranoie, magari vuole parlarmi di altro, "Kol mi aspetti qui un attimo?Ci metto poco ok?" dissi dandogli un bacio sulla guancia "Ti aspetto in macchina piccola" disse e andò in macchina, Aaron mi tirò in casa e chiuse la porta "Ma che ti prende?!" dissi liberandomi dalla sua presa, "Stai scherzando vero?" disse con un tono autoritario, "Se intendi Kol no, mi piace quel ragazzo" dissi incrociando le braccia al petto e guardandolo "Settimana scorsa ti ho detto che ti amo e tu vai dietro ad un altro?!" disse troppo convinto delle sue parole "Si, tu mi hai detto che mi ami, hai baciato tua moglie mettendole le mani sul culo davanti a me e mi hai ignorata per tutto sto tempo!" sbottai e uscii da casa sua sbattendo la porta e entrando in macchina da Kol, "Tutto bene piccola?" disse e mi fece rispuntare il sorriso "Si ma come mai tutta questa dolcezza?" dissi girandomi verso di lui e sorridendogli "Se aspetti dieci minuti lo saprai" disse e mise in moto.

Passarono esattamente dieci minuti ed eravamo in un enorme prato, color verde speranza e un sentiero proprio sotto i miei piedi, Kol si mise accanto a me e mi prese la mano, "Andiamo?" fece incrociare le nostre dita guardando le mie labbra e poi il sentiero, "Va bene" dopo cinque minuti di camminata arrivammo su un colle, il vento soffiava dolcemente, si sentivano le cicale in lontananza, si vedeva il tramonto sembrava una fiaba, Kol mi cinse la vita e mi sussurrò all'orecchio sei semplicissime parole che mi fecero capire tutto, mi disse "Ci credi al colpo di fulmine?" io mi girai verso di lui mettendo le braccia dietro al suo collo, le sue mani scesero sui miei fianchi, io sorrisi fissando le sue labbra, finalmente non posso solo guardarle, può sembrare strano, in queste situazioni è il ragazzo che bacia la ragazza, ma io non ce la facevo più, lo baciai stringendolo a me, lui strinse la presa sui miei fianchi tirandomi a se.

Mi riaccompagnò a casa, mio padre era seduto sul divano a guardare le solite partite di Football,"Dov'eri?" mi disse senza distogliere lo sguardo dalla TV, "Non sono affari tuoi" dissi salendo le scale e chiudendomi in camera mia, le nostre conversazioni erano minimali, giusto il minimo indispensabile, e credo lui non sapesse nemmeno che io so.E rieccomi, sul mio amato letto ad ascoltare ciò che ha da dirmi il silenzio, magari risponderà ad una domanda che mi porgo da molto, ovvero sarò mai felice? non lo so, ma spero che Kol mi aiuti ad esserlo, ancora non ho capito cosa siamo, amici?, fidanzati?, o peggio migliori amici?, non sopporterei che un giorno mi venisse a chiedere una mano con un'altra ragazza, chissà cosa direbbe mia mamma se fosse qui con me, forse sei tra due fuochi o forse chiudi la mente e apri il cuore.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 14, 2017 ⏰

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