1.

8.8K 364 74
                                    

Ciiiiiao ragazze!
La giornata di Claudio di ieri, in costume, con i capelli bagnati, primo bagno, primo sole, primo caldo (un po' per tutte), ci ha ispirate molto e abbiamo letto tanti tweet in cui chiedevate di una OS al mare, per cui eccovela servita!
Questa storia sarebbe dovuta nascere e morire con un solo capitolo, senza una trama precisa, ma più siamo andate avanti, più ci sono venute idee in mente e abbiamo deciso di prolungarla per due/tre capitoli e dare un senso a questa piccola fan fiction.
Speriamo vi piaccia,
Vi avvisiamo: farà caldo, molto caldo.


***


"Cazzo, Claudio! Sono quasi le 19! Avevamo detto a Rosita che alle 18.30 ci saremo fatti trovare sotto casa sua, ti vuoi muovere?" Mario gira per casa come una trottola a racimolare le ultime cose da mettere nello zaino, mentre Claudio si specchia beatamente sistemandosi il viso.
"Con calma, Mario, che fretta c'è?"
"Ma come con calma? Abbiamo un appuntamento, e ci aspetta un viaggio interminabile, smettila di sistemarti quel ciuffo, ci stai da ore e tanto andrà per i fatti suoi a prescindere! Almeno hai infilato le scarpe?"
"Sì, capo." sbuffa Claudio, mentre si avvicina a Mario e gli cinge i fianchi, lasciandogli un leggero bacio sulla nuca.
"Sempre così agitato? Potrei trovare un modo per farti rilassare." Continua Claudio, baciandogli il collo, la nuca, la spalla.
"Non fare lo stronzo, Sona, vai a chiamare Paolo più che altro, prendo le valigie." E lo lascia lì, in salotto, con la bocca ancora in posizione da bacio.

Il sole inizia a tramontare nel cielo di Verona, fa caldo, l'estate è alle porte e Claudio ha convinto Mario e i suoi amici a vivere un
week-end diverso, il primo week-end di mare, il primo week-end di vacanza con Mario e con i suoi amici. In effetti, Claudio non vede l'ora di partire.

Mario e Paolo aspettano Claudio all'angolo della strada con fin troppe borse e valigie per un semplice weekend fuori porta ma, la filosofia di quei tre o, meglio, di Paolo e Claudio, è "Meglio abbondare, sempre e comunque", per cui si sono ritrovati con tre valigie e due borsoni troppo pieni per soli due giorni di vacanza.

"Claudio fermati!" Urla Mario, facendo sussultare entrambi.
"Ma sei impazzito?"
"Gli occhiali." Sussurra Mario imbarazzato. "Ho dimenticato gli occhiali sul tavolo in cucina, devo andare a prenderli!"
"Ma dai, Mario, siamo già in ritardo!"
"Colpa tua, non mia, accosta un attimo, faccio subito."
"Alla fine faremo tardi per colpa tua." Ironizza Claudio facendogli l'occhiolino, mentre Mario gli lancia un'occhiata di fuoco.
"Stronzo."
"Prendi le chiavi, sono nel cassettino davanti a te."
"Ho le mie, corro!" Mario sguinzaglia fuori dall'automobile, dopo aver lasciato un leggero bacio sulla guancia di Claudio.

Claudio lo guarda, mentre si allontana dalla macchina e raggiunge il portone di casa, e sorride. Sorride perché quello che sta vivendo lo augurerebbe a chiunque. Quell'amore magico che non si riesce a descrivere a parole; non che lui fosse molto bravo, con le parole, ma l'amore nei confronti di Mario l'aveva portato a riscoprire anche quel suo lato di sè, rimasto celato dentro di lui per tutta la vita.

"Ah Sona, Sona, Sona, ti abbiam perso, che sconfitta per i locali veronesi!" dice Paolo, riportando Claudio alla realtà.
"Ma stai zitto." Sbuffa Claudio, sentendo improvvisamente le guance arrossarsi.
"Sarà divertente vedervi in questi due giorni."
"In che senso?"
"Beh, Claudio, il tuo primo bagno a mare della stagione, con Mario, entrambi in costume..."
"Smettila!"
"Entrambi perennemente sudaticci sotto al sole..."
"Paolo!"
"Mezzi nudi tutto il giorno..."
"Paolo giuro che ora scendi dall'auto e torni a casa!"
"Non trovi che sarà divertente guardarvi e vedere come vi sforzerete per fare sempre la coppietta a modo antismancerie in pubblico? Io non aspetto altro!"
"Paolo non sai contro chi ti stai mettendo!"
"E invece si, caro Claudio, per questo lo dico. Sarà il mio spasso questa vacanza."
"Sempre che verrai con noi..."
Claudio fa partire una canzone a caso dal suo telefono ed ignora per qualche secondo gli occhi di Paolo su di lui, che fissano le mani di Claudio sempre più rosse, così come il suo viso.
"Stai sudando, Sona! Che c'è? Pensi di non riuscire a resistergli? Lo capirei, in effetti: Mario Serpa mezzo nudo con i tatuaggi in bella vista e i capelli bagnati dal mare, ah, povero Claudio..."
"Paolo, stai rischiando molto, sappilo, e comunque io resisto, cosa saranno mai due giorni di mare." Disse Claudio cercando di convincere più se stesso che l'amico.
"Perfetto, allora perché non facciamo una delle nostre scommesse come ai vecchi tempi?"
"Stai scherzando?!" Claudio si volta e lo guarda accigliato.
"Ti sembra la faccia di uno che scherza?" Paolo si indica il viso e gli fa un sorriso sornione accompagnato da un occhiolino.
"Che scommessa?"
Paolo ci mette ben poco a fomentarsi e si sistema al centro del posto passeggeri, sporgendosi in avanti per guardare Claudio con occhi eccitati, a differenza di quelli di Claudio, vagamente spaventati.
"Se riuscirete a non saltarvi addosso per due giorni in spiaggia, vi offro una cena dove vuoi appena torniamo e l'entrata in qualsiasi locale per un mese se, invece, i vostri bollenti spiriti avranno la meglio su di voi, prima di tutto mi darai 50 euro per gli interessi, poi ovviamente sarai tu ad offrirmi quello che ti ho proposto."
"Sei ridicolo, Paolo."
Mario intanto è uscito dal portone del palazzo e sta tornando verso la macchina.
"Paura, Sona? Non credi di farcela?"
"Certo che ce la faccio!" Claudio arrossisce di nuovo.
"Allora? Affare fatto?"
"D'accordo, stronzo! Ora stai zitto che sta tornando Mario."
Si stringono la mano e, quando Mario entra in macchina, Paolo da un pizzico dietro il collo di Claudio.
"Si parte?" Chiese Mario innocentemente.
"Andiamo!" Gli sorride Claudio, mentre Paolo già pensa al ristorante più costoso di Verona dove svuotare il portafogli dell'amico.

Prova a resistermiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora