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« Ti ha chiesto scusa, Namjoon. »

Ogni sguardo, appartenente all'ignoto volto di ogni presente all'interno di quell'umile locale, ricadde indistinto su quella figura a parecchi sconosciuta.

« 'Kook, andiamo! Ha staccato le casse sul più bello! — rispose il temerario uomo, suo noto conoscente — Era la mia canzone preferita! »

Ogni suo fastidioso lamento rimbombò nella testa di Yoongi, un fischio invase il suo campo uditivo rendendogli la situazione ancor più confusionaria sotto il suo scarso punto di vista. A lui stesso sconosciuto, ormai.

Non poté che lasciarsi trasportare da quella serie di insoliti eventi, recitando il ruolo da spettatore.

« Ogni canzone che mettiamo è la tua canzone preferita! » Ribatté " 'kook ", probabile oste di quel piccolo locale.

« Non c'è nulla di male nell'essere aperti a livello mentale, stando ai generi musicali! » Namjoon rispose, ogni sua parola giaceva in un lago di ironia. Sua arma segreta.

« A quanto pare non lo sei per quanto riguarda le persone. Fuori. » Il ragazzo fu distaccato nei suoi movimenti. Uno sguardo tagliente esercitava dominanza su quel povero ubriaco, celebre casinista di quartiere.

Lo sfidante rimase impassibile; « Io non prendo ordini da un marmoc- » Esclamò, prima di venir interrotto crudamente dal minore dei due.

« Ti faccio lo sconto del 40% per 10 giorni, valido per ogni bottiglia di alcolico. »

« Ok, me ne vado. » La risposta fu quasi immediata; L'uomo lasciò il locale con il sorriso ancora stampato sul volto. Emanava puro tanfo d'alcool; Yoongi arricciò il naso.

Il ragazzino non poté che liberare quel profondo sospiro di solievo che tanto bramava la dolce libertà. Ogni presente rimase stupefatto, molti furono in disaccordo, molti risero, alcuni ' fanatici ' del piccolo ragazzino applaudirono dinnanzi alle eroiche gesta dell'oste.

Quest'ultimo, finalmente, si voltò verso il più bassino.
Con un cenno della mano gli fece segno di aspettare, ispirò profondamente, pronto a dire qualcosa;

« Allora, tutto bene? »

Yoongi non rispose, il ragazzo sorrise.

« Avevo ragione, non ti piace tanto parlare, vero? » In risposta, il più basso scosse la testa in segno di negazione. Era parecchio intuibile, in seguito ad ogni evento.

Il ragazzo, curandosi del nulla più assoluto, continuò a sfoggiare il suo sorriso ripieno di compassione e superbia.

« In ogni caso, piacere, il mio nome è Jungkook — ammise — vieni, ti offro da bere e non accetterò un 'no' come risposta! » Jungkook propose sorridente, afferrando la pallida mano di quel piccolo sconosciuto.
L'allegria caratterizzava il suo essere, dai suoi occhi lucidi e scuri traspariva pura sicurezza, una sicurezza in grado di sciogliere il cuore più freddo, di far volare un uccello senza ali.

Yoongi accennò un sorriso, un vero sorriso, forse il primo in quella settimana così oscura e monotona, nella quale la penombra regnava sovrana.

' Jungkook... ' pensò '... Bella voce'.

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AGGIORNO DOMANI DI NUOVO

SCUSATE HO SCRITTO MALE BUT COLPA VOSTRA MI AVETE MESSO ANSIA

BYE

MUTE - m.yg ; j.jkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora