Mi chiamo Clary e ho cinque anni.
Urla taglienti mi distraggono da ciò che stavo facendo.
Rumori di oggetti che cadono e vetri che si rompono mi preoccupano.
Ho paura, tanta paura.
Infondo ho solo cinque anni e non capisco cosa stia succedendo.
Mi copro le orecchie con le mani e piango.
Lascio scendere le lacrime dagli occhi fino al collo nella speranza che tutta finisca.Mi chiamo Clary e ho dieci anni.
La mia mamma, oggi, ha un nuovo segno violaceo sul braccio.
È molto stanca ultimamente.
Parla poco, mi da poche attenzioni.
Nonostante tutto, so che mi vuole bene. Perché è la mia mamma.
Mi dice di non preoccuparmi, che va tutto bene.
Ma io non ci credo.
Sono piccola, non stupida.Mi chiamo Clary e ho dodici anni.
Ho imparato a cucinare e a fare i servizi in casa.
Mia mamma non ne può più.
È sempre più stanca e ha smesso di lavorare.
Lui la sta uccidendo,
Lentamente.
Non posso fare nulla. Ho solo dodici anni.
Se andassi alla polizia ucciderebbe prima lei e poi me.
Ho paura, tanta paura.Mi chiamo clary e ho quattordici anni.
La mia mamma non si alza più dal letto.
Ha smesso di parlare, di sorridere.
Ha gli occhi spenti.
Faccio il possibile per aiutarla.
Le faccio la doccia, le do da mangiare.
Lui ha iniziato a minacciarmi, a giudicarmi.
Mi tratta come se fossi una bestia.
All'inizio mi chiudevo in camera e piangevo.
Ma ora non più.
Non lascerò che mi tocchi neanche con un dito.
È una promessa.Mi chiamo Clary e ho sedici anni.
Lui è riuscito a portarmela via.
Ha vinto.
L'ha torturata fino allo sfinimento.
Sto sempre sola. Eccetto la notte.
Dormo con il mio migliore amico, Tyler.
Non mi ha mai abbandonata.
Vorrebbe denunciarlo, ma gli ho spiegato che se lo avesse fatto, sarebbe stata la fine.Mi chiamo Clary e ho diciassette anni.
Non ho mantenuto la promessa che mi ero fatta.
L'unica che in questi diciassette anni contava davvero.
Ho lasciato che lui si avvicinasse.
Ho lasciato che mi sfiorasse,
Che mi parlasse,
Che mi comandasse,
Che mi facesse del male.
Ho lasciato che mi stuprasse.
Non ho fatto niente per impedire una tale tortura.
Sono passati tre giorni dall'episodio.
Tyler mi è rimasto accanto in ogni momento.
È andato alla polizia per sporgere denuncia.
Ma non sa che, in quell'arco di tempo, lui mi ha violentata di nuovo.Mi chiamo Clary e ho vent'anni.
Sono passati tre anni da quando è stato arrestato.
Gli hanno dato l'ergastolo.
Ora sono qui, a scrivere l'ultimo capitolo della mia vita.
Tranquilli, non sto dicendo che morirò presto.
Questo è l'ultimo capitolo della mia vecchia vita.
Si! Perché nonostante tutto non sono crollata.
Mi sono fatta forza e sono andata avanti.
Sono soddisfatta di questo.
Credo di aver reso felice la mia mamma.
Oggi è il grande giorno.
Mi sposo!
E indovinate un po? Con Tyler.
Prima di chiudere vorrei darvi un consiglio:
"Non lasciatevi abbattere da nessuno, siate forti. Impedite al mondo di distruggervi. Ognuno di noi vale molto. Non abbiate paura di battervi per la giustizia. Siate capaci di difendervi. Fate vedere chi siete, perché sono sicura che ognuno di noi abbia una capacità nascosta. Allora vi dico: fatela uscire questa capacità e usatela vostro vantaggio e credetemi, stupirete tutti."Fine
Eccoci qua con un'altra storia. Vi ricordo ancora una volta che è tutto frutto della mia fantasia. Spero vi sia piaciuta e fatemelo sapere nei commenti e se vi va lasciate una stellina
Noi ci vediamo alla prossima storia:)
-L
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I will win
Short StoryClary, in questa breve storia, vi racconterà come qualcuno ha spazzato via ogni ricordo felice, ogni momento felice. Vi racconterà di come questo qualcuno ha distrutto una famiglia, facendola crescere da sola in mezzo al dolore.