~One~

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2006

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2006

-come mai ci hai messo così tanto? Ti sei sbarazzato dei corpi?- chiese l'uomo
-ehm...- farfugliò il ragazzo
-allora sì o no?? Hai fatto come ti ho detto??-
-ehm...Sì certo-
-bene, ora non dovremo più preoccuparci.-
L'uomo vestito di nero sembrava soddisfatto, ma non sapeva che il ragazzo in realtà stava mentendo.
L'uomo non sapeva, infatti, che il ragazzo prima di raggiungerlo aveva fatto una sosta davanti all'orfanotrofio, per lasciare una piccola sorpresa davanti al portone....

2015

Pov. Eveleen

Sta piovendo a dirotto e l'unico  oltre a quello della pioggia sono dei passi veloci nel fango.
I passi si fermano all'improvviso, davanti ad una scalinata.

-shhh stai tranquilla piccola, sei al sicuro ora- il ragazzo adagiò la bambina sul pavimento di marmo, si abbassò, le diede un bigliettino un bigliettino e poi le diede un ultimo saluto.
-Buona fortuna piccola-
Le stampò un bacio sulla fronte e poi si rialzò in piedi.
Suonò il campanello e scappò via senza voltarsi.

Continuava a piovere ma all'improvviso la porta si aprì e una donna si affrettò a far entrare la bambina contenente la bambina per metterla al caldo.
Dopo aver letto il biglietto la prese in braccio sorridendo.
-Ciao piccola Eveleen-

Mi alzo di scatto e mi metto a sedere.
Ho il fiatone e sono tutta sudata, nonostante abbia questi strani sogni da quando ne ho memoria e ormai ci sono quasi abituata.

Mi alzo dal letto e vado a fare una doccia calda.
Tolgo il pigiama ed entro nella doccia.
Avverto un piccolo brivido quando l'acqua tocca la mia pelle bianco latte ma subito mi rilasso.

Sto ancora pensando al sogno che ho fatto prima, non riesco a capire come sia possibile che io riesca a sognare solo questo.
Inoltre trovo inspiegabile il fatto che quella donna sappia il mio nome.
Bah, è solo un sogno, meglio non pensarci troppo.

Chiudo l'acqua ed esco avvolgendomi con l'accappatoio.
Mi metto un paio di pantaloncini e una maglietta larga.
So che non riuscirò più a dormire quindi mi siedo sul pavimento di legno davanti alla finestra e inizio a leggere un libro che il giorno prima stavano per buttare.
Un grandissimo spreco, a parer mio. Non importa quanto vecchio sia un libro, si può regalare, vendere ma non gettare via.
Sospiro ed inizio a leggere.

Senza neanche accorgermene è già mattina.
Metto il libro nel cassetto e vado a prepararmi.
Mi vesto con dei jeans scuri e una maglietta a maniche corte nera.
Pettino i lunghi capelli rossi e mi dirigo nella mensa.

Per i corridoi, lunghi e parecchio deprimenti, vedo i bambini che corrono verso di me.
-cosa succede?- chiedo un po confusa
-dobbiamo dirti una cosa- dice una di loro. Mi abbasso alla loro altezza e all'improvviso urlano -tanti auguri Eveleen!-
-grazie mille piccoli- stampo un bacio sulla fronte a ognuno di loro ed insieme andiamo nella mensa.

Revenge QueensDove le storie prendono vita. Scoprilo ora