Era un lunedì come gli altri, un Noioso lunedì come gli altri. Sveglia alle 6:30 colazione veloce, cartella e corro a prendere la sita, con l' ansia di perderla, come sempre. Arrivato davanti a scuola aspetto i miei amici prima di entrare. Quando arrivano, i soliti discorsi sulle interrogazioni di oggi, dei compiti e di come è andato il weekend, io come sempre a casa a vedere serie tv e ad annoiarmi. Finalmente aprono il portone e possiamo entrare. Salgo le solite scale che salgo ormai dai tre anni che sono in questa scuola e mi dirigo verso la mia classe al terzo piano. Mentre mi avvicino alla porta sento una strana sensazione, come un formicolio lungo tutto il corpo. Quando apro la porta vedo che sul mio banco si trova un grosso libro rilegato con sopra un titolo scritto con caratteri dorati "once upon a time" allungo la mano e lo afferro. Appena lo tocco tutti i ricordi mi tornano in mente. Le stragi, le guerre, il caos. Ma soprattutto la maledizione. In quel momento dentro di me si scatena una rabbia che non sentivo da anni. E tutta questa rabbia era rivolta verso una sola persona: Regina. Esco dalla classe infuriato come una belva e col libro sottobraccio. I miei compagni mi chiedono cosa fosse successo ma nemmeno li sento, li scanso e continuo a dirigermi verso la mia meta: la presidenza. Appena arrivo di fronte alla grossa porta con su scritto "presidenza" la apro con un calcio ed entro dentro.
-COME HAI POTUTO TRADIRMI IN QUESTO MODO REGINA!
-oh Filippo! vedo che hai trovato il libro. Prego accomodati.
Disse Regina , mentre con un gesto della mano la porta si chiuse da sola.
-NON DIRMI DI ACCOMODARMI. AVEVAMO UN PATTO. Dovevamo scagliare la maledizione e tenerci entrambi i ricordi. INVECE L' HAI MODIFICATA SENZA DIRMI NULLA E HAI CANCELLATO ANCHE I MIEI RICORDI. MI HAI FATTO VIVERE PER 17 ANNI COME UN RAGAZZINO SFIGATO. IO. IL TERRIBILE DIO DELLA CREAZIONE.
-Ti sei sfogato? Dovremmo parlare di cose serie.
-Lo sapevo, mi hai risvegliato perché ti servivo. Sapevo che non saresti riuscita a completare il piano da sola.
- Ho solo avuto un piccolo contrattempo. Il salvatore. È qui.
- Com' è possibile? La maledizione era perfetta doveva portare noi e il salvatore in questo mondo privo di magia, non appena egli avesse compiuto quattro anni. Abbiamo deciso di mandarlo in un paese diverso dal nostro cosicché avremmo avuto il tempo per preparare il piano perfetto per ucciderlo una volta per tutte.
-Si! Lo so. Ma il fato deve averci giocato un brutto scherzo perché si è appena iscritto alla nostra scuola.
- Quelle tre parche si sono divertite a farci un bello scherzetto. Se fossi stato sveglio tutto questo non sarebbe mai successo.
- Suvvia era solo uno scherzo. Ciò che importa è che tu sia sveglio ora. Comunque cosa facciamo col salvatore lo uccidiamo?
- Te meglio di me sapresti che questo sarebbe completamente inutile. Se un essere del male dovesse uccidere il salvatore ne nascerebbe subito un altro. Solo se il suo vero amore lo dovesse uccidere allora morirebbe per sempre.
-Quindi che facciamo? Lo metto in classe con te e aspettiamo che trovi il suo vero amore e poi lo manipoliamo in modo che lo uccida?
- in classe con me ma non dovrebbe avere 22 anni?
- si ma ha perso parecchi anni scolastici a quanto pare.
-Va bene. E quando dovrebbe arrivare?
-È già qui. Potresti fargli fare una visita della scuola così guadagnerai la sua fiducia.
- Ok. Ma prima dimmi una cosa. Come si chiama?
- Tom. Tom Holland.
-COSA!! Quel Tom Holland! Quello che fa spider-man?
- Già a quanto pare essere il salvatore, anche senza saperlo, gli ha dato dei vantaggi. Ah. Prima che te ne vada ho cancellato i ricordi della famiglia, di cui hai fatto parte negli ultimi 17 anni, su di te e ho cambiato quelli delle persone che conosci per fargli credere che tu sia un povero orfanello. Sai pensavo che non avresti più voluto vivere con dei comuni mortali.
- Hai pensato bene. MA ORA DOVE DIAMINE VIVO?
-Sei o non sei il dio della creazione. Risolvitela da solo.
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The Evil God and The Savior
FantasyUn dio malvagio ed il Salvatore acerrimi nemici e destinati a uccidersi a vicenda scoprono di essere uniti dal vero amore.