La mamma andò in camera sua, entro quasi di soppiatto con in mano un toast prosciutto e formaggio e un bicchiere di succo di frutta alla mela verde.
Posò tutto sul comodino, l'orologio elettronico le comunicò che erano le 5:30 del 9 Giugno.
Lo fissò per un istante, accennò ad un sorriso e si diresse alla finestra.
Sempre con cautela iniziò a tirare le tende, il sole si faceva spazio timidamente finché non invase tutta la stanza sbattendo su tutti i muri e gli oggetti, che parvero risvegliarsi da una lunga notte passata al buio.
Michela aprì gli occhi, vide la madre. Si sorrisero, i loro sguardi si incontrarono per un istante e poi Michela chiuse gli occhi e fece un lungo respiro.
I suoi capelli lunghi, castani chiari e ondulati erano poggiati sul cuscino. Qualche ciuffo le attraversava il viso e le cadeva sul seno.
La mamma si avvicinò, si sedette sul bordo del letto e le diede un bacio sulla guancia rossa.
"Sei pronta per questo grande passo?" le chiese.Michela riaprì gli occhi, guardo per un attimo il soffitto. Poi passò a guardare i soprammobili e poi ancora le sue vecchie foto.
C'erano foto di ogni tipo: il primo compleanno, il primo giorno all'asilo, gli amici vecchi e quelli nuovi, la sorella, i genitori, il suo fidanzato, la sua laurea.
Ogni foto le riportava alla mente dei ricordi, erano tantissimi.
Chiuse gli occhi per assaporare quel momento. Le sembrò di sentire ancora l'odore delle candeline sulla sua prima torta che la mamma aveva spento al posto suo.
Ricordò la storia di Cappuccetto Rosso che le raccontarono all'asilo. Sentiva ancora la sensazione sulle labbra del primo bacio dato al suo fidanzato, le urla dei fratelli e delle sorelle mentre giocavano ad acchiapparello in casa, le prime bevute con gli amici e le passeggiate al corso.
Sembrava fosse successo tutto il giorno prima, invece erano passati già 25 anni.
25 anni di ricordi, di suoni, odori, immagini.
La madre la ridestò dai suoi pensieri con una carezza.
Michela le rispose: "prontissima".Si mise a sedere e fissò gli occhi della madre. Erano verdi chiari con qualche tonalità di marrone, e lucidi.
Michela si commosse, girò il viso, prese un fazzoletto dal comodino e si asciugò gli occhi.
Tirò un respiro profondo e si alzò dal letto.
Davanti a lei, baciato dal sole che lo faceva risplendere, il suo abito da sposa.
Oggi era il grande giorno, oggi si sarebbe sposata.
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Michela
General FictionUn matrimonio che risveglia in Michela 25 anni di ricordi. Belli e brutti.