Discoteca!

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Oggi è sabato.
SABATO
S-A-B-A-T-O.

Significa discoteca.
Io e Charlotte una ragazza che viene a scuola con me (troppo simpatica) abbiamo deciso di uscire. Sono le 8 e siamo da lei a prepararci. Io ho optato per in paio di pantaloncini a vita alta, un top bianco e delle scarpe col tacco nere; mentre lei per un tubino nero e delle scarpe color panna [esiste color panna?Boh però adoro come ci sta].

Appena entrati anziamo a prenderci della vodka e poi andiamo a ballare. Inutile dire che lei sparisce quasi subito mentre io continuo a ballare finchè non si avvicina un ragazzo (abbastanza carino) dopo un po' andiamo a bere.

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Dire che ho in mal di testa assurdo è poco. Alzandomi mi trovo in una stanza sconosciuta ed in intimo. Cosa è successo ieri? Alzandomi mette una maglia che trovo lì mentre cerco la cucina. Una volta entrata trovo il ragazzo si ieri: Jack
J: giorno

S: giorno! ma che è successo ieri?

J: non abbiamo fatto niente tranquilla. Però eri così ubriaca che non ricordavi dove abitavi e ti ho portato a casa mia e poi sei rimasta in intimo. Io ho dormito nel divano!

S: ma questa è casa tua dovevi dormire tu nel letto e io nel divano!

J: ma tu sei una donna devi avere la precedenza. Comunque mangia che poi ti porto a casa!

S: grazie!

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Tornata a casa mio fratello era incazzato nero perché non ero tornata a casa, mi ha fatto la ramanzina peggio dei nostri genitori. Charlotte mi ha detto che è stata con un ragazza e non hanno dormito ;). Contenta lei, contenti tutti,no?.
Ora messaggio con Jack è un ragazzo simpaticissimo e anche gentile. Se fosse stato un altro ragazza avrebbe approfittato del mio stato di inscoscenza.

J: davvero? quando eri in Italia il passatempo preferito tu e della tua migliore amica era scrivere sui muri?

Io: si, era divertente. Una volta un ragazzo ci ha visto: ci ha iniziato a stalkerare, lo vedavamo sempre.

J: e era un bel ragazzo penso che non ti sia dispiaciuto

Io: aveva un faccia di culo

J: era così brutto?!

Io: si! Ora dimmi qualcosa di te, non posso parlare sempre io!

J: che deve dire? Beh sono nato a Londra. Finite le superiori ho lasciato la scuola e sono scappato di casa.

Io: perché sei scappato?

J: i miei volevano che fossi un avvocato, ma non fa per me!

Io: Tu avvocati? Con quei tatuaggi e piercing?  Ma che si fumavano i tuoi?

J: ma quando me ne sono andato avevo solo qualche tatuaggio sul petto e miei non se ne sono accorti perché io,non cammini a casa senza maglia.

Io: e ti hanno visto con tutti i tatuaggi che hai ora? E con il piercing?

J: no

Io: non ti mancano?

J: un po' però io voglio essere me stessoe no un altra persona ma loro non mi accettano.

Io: io penso che una persona deve essere se stessa e non qualcun altro solo per piacere agli altri.

J: se la pensassero tutti come a te il mondo sarebbe migliore.

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