sulle scale

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Avevo un'amica davvero fidata di nome Annie. Cantava in un gruppo, ed era una delle persone più belle e protettive che conoscessi. La sua band non era famosa, ma suo padre aveva uno studio di registrazione in cantina. Così ha registrato lì il suo primo CD con il gruppo. Quel disco era un regalo di compeanno per me, e non l'avevo ancora ascoltato. Tre giorni dopo il mio compleanno, Annie fu stuprata dal suo fratello maggiore, un diciassettenne. Si suppone che poi lui abbia lasciato la città, e non fu mai più ritrovato. Mi aveva sempre spaventato, ma non avevo mai detto niente a riguardo. Lei aveva solo tredici anni quando è morta. Il giorno dopo, il quarto dopo il mio compleanno, ero in ospedale ed ero seduto vicino a lei. Provò a dirmi qualcosa, ma durante la violenza la sua trachea era stata gravemente danneggiata, per cui non potè parlare per un po'. Prima che lasciassi l'ospedale, un'infermiera mi raggiunse nel parcheggio e mi disse che Annie era morta. Mi consegnò un CD e un bigliettino scritto dalla mia amica in punto di morte. Ero troppo triste e abbattuta dall'improvviso abbandono della mia più grande amica per toccare il CD e il bigliettino, che lasciai nella mia stanza. Una notte ero a casa da sola e pensavo a lei, così decisi di ascoltare il disco registrato. C'era una traccia dal titolo "Painful memory" ("Doloroso ricordo"), una canzone scritta da lei per una sua amica che aveva subito violenza sessuale. Una parte del ritornello diceva:"He tried to find you, he's upstairs." ("Ha provato a "trovarti, è sulle scale"). Tutto d'un tratto il CD ha iniziato a saltare e a riprodurre in continuazione le parole "He's upstairs, he's upstairs, he's upstairs" (È sulle scale, è sulle scale, è sulle scale"). Era una cosa strana, non avevo mai ascoltato il disco e quando lo estrassi dal lettore per controllarlo notai che era completamente privo di graffi. Decisi di rimettere il CD nel lettore e di riprodurre di nuovo la stessa canzone. Quando arrivò al ritornello, saltò un'altra volta e continuò a ripetere le stesse parole. A quel punto ero talmente spaventata che mi chiusi nella mia camera e stetti in assoluto silenzio. Sentii un rumore di passi che venivano giù per le scale, guardai fuori dal buco della serratura e vidi qualcuno che camminava lungo il corridoio. Chiamai in fretta la polizia e arrivarono subito degli agenti. Trovarono il fratello di Annie nascosco nel bagno. Durante l'interrogatorio ammise che mi stava aspettando. Il giorno seguente ho trovato un bigliettino nella custodia del CD, l'ho aperto e l'ho letto.
Diceva:

"Quando mio fratello mi ha stuprata

mi ha detto che tu saresti stata la prossima.

Giuro, non importa come, non lascerò che accada.

Ti voglio bene.

Annie."

Penso che abbia mantenuto la promessa.

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