INSIEME (pt 2)

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8:45

Sono qui, all'ospedale, a tenere la mano al mio ragazzo, cercare di rassicurarlo, di non piangere, ma è difficile

Oggi è il fatidico giorno, fra un quarto d'ora, lentamente, verrà segnato il mio destino: o il mio cuore subirà il trauma peggiore di sempre o sarà sollevato dal peso più opprimente che abbia mai provato

In questo momento Nico mi sta parlando, mostra un sangue freddo da far invidia. Non piange, non è stressato, non fa monologhi d'addio. Accetta il suo destino, qualunque esso sia, solo questo.

La mia mente non riesce a concentrarsi, solo ricordi di noi, null'altro.

9:00

È arrivato l'infermiere, non si può più rimandare. Anche Nico sembra capirlo e una strana luce si accende nei suoi occhi: "paura"

Non riesco a parlare quindi, come è successo molte volte in questi due mesi, lo bacio. Non un bacio d'addio, non per me, è un bacio d'arrivederci

9:05

Matthew, l'infermiere, sta spingendo il letto all'interno dell'ascensore. Lo seguo e premo per lui il pulsante del piano delle sale operatorie

Siamo nel seminterrato, fa un freddo assurdo e il silenzio, interrotto solo da sospiri di familiari in attesa, è surreale

Un'infermiera mi blocca mentre camminavo a fianco del letto, mi dice che non posso andare oltre, che devo aspettare fuori.

Prima di andare in sala d'attesa guardo di nuovo il mio ragazzo e lui mi regala uno dei suoi rarissimi quanto bellissimi sorrisi, il mio cuore manca un battito e mi sembra di sentirlo un po' più leggero.

Vado a sedermi e comincia la mia personale tortura

9:20

Non so nemmeno come passare il tempo, sto praticamente passando da una sedia all'altra, alzandomi per fare due passi per poi sedermi di nuovo dalla parte opposta della sala d'attesa

Ad un tratto una figura mi blocca per le spalle, è Matthew. Mi offre un caffè, ha un sorriso dolce in viso, probabilmente ha già avuto a che fare con parenti stressati, ma io rifiuto: Non ho alcuna intenzione di spostarmi da qui

10:07

Il tempo sembra non passare mai, i medici hanno previsto un'operazione di quattro ore

La mia mente viaggia fra i ricordi

~~~
Mancava qualche minuto alla campana di fine lezioni e fuori pioveva a dirotto, logicamente io non avevo un ombrello e mi sarei sicuramente inzuppato fino al midollo

Al suono della campanella i miei compagni si riversarono fuori a velocità improbabile mentre io mi attardavo: avrei dovuto comunque aspettare che smettesse di piovere, nessuno sarebbe venuto a prendermi in macchina

Stavo prendendo una cioccolata alle macchinette quando un bussare ansioso arrivò dai bagni lì di fianco

Senza esitare entro «hey, c'è nessuno?» «oddei grazie, chiunque tu sia, ti prego, tirami fuori di qui» la voce veniva da dentro un bagno, la porta bloccata da una sedia e del nastro adesivo

«oh, mmmh... ok adesso ti do una mano, ma chi ti ha messo qui dentro?» dall'altra parte il ragazzo fece uno sbuffo di frustrazione «...Ottaviano»
«l'idiota biondo?» «i biondi sono tutti idioti» «hey, ritira subito quello che hai detto o ti mollo qui» «se lo facessi saresti un idiota pure tu, quindi avrei ragione. Se mi tiri fuori smentisco quello che ho detto»

pazzie solangeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora