Yellow.

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Yellow.


"Vorrei fare di tutto tranne che tornare a scuola oggi...", sussurra Isak guardandosi allo specchio.

Even gli cinge i fianchi osservando la sua figura oltre lo specchio, "Mi dispiace cosi tanto..."

"Ti prego, smettila di dirlo, sta iniziando a diventare irritante."
"Isak, io..."
"STO BENE, EVEN. Ti prego.", si divincola da lui con violenza. Raggiunge il corridoio indossando felpa e zaino, "Andiamo, o faremo tardi."

Even lo raggiunge con passo lento e sguardo rivolto verso il basso.

Imita i suoi movimenti per poi aprire la porta.

Isak fa scivolare la sua mano sfiorando quella del più grande, "E' tutto ok, davvero, non essere triste."

Il ragazzo deglutisce forte ed annuisce, stringe forte la sua mano.

Scendono dal palazzo incontrando una Oslo completamente attiva nel suo lunedì mattina.

"Già ci sono io...con questo aspetto da...cane bastonato. C'è bisogno di te per rallegrare tutto questo grigiore.", sussurra Isak attaccandosi bene al braccio del suo ragazzo, abbozzando un sorriso.

Even sorride e lo guarda, "Non credo di essere totalmente d'accordo. So io come migliorare questa cosa."

Gli occhi verdi del più piccolo scontrano quelli azzurri del più grande, "Cosa intendi?", scuote leggermente la testa confuso.

"Aspetta e vedrai.", conclude Even con un sorriso.

Una volta scesi dal tram che li porta alla Nissen raggiungono un piccolo parchetto che si trova nei paraggi. Isak segue Even curioso, è consapevole del fatto che il suo ragazzo sia speciale. E' sempre una novità con lui, c'è sempre qualcosa di nuovo e bello da scoprire stando insieme.

Even si abbassa sul prato raccogliendo un fiore giallo, "Per risolvere questo grigiore dobbiamo illuminarci insieme, non pensi?"
Isak corruga le sopracciglia, "Si, credo."

Ridacchia come un bambino quando le dita di Even posizionano il fiore dietro al suo orecchio, "Vedi? Ora sei ancora più bello. L'occhio non lo noterà più nessuno!"

Even sorride, sorride riuscendo ad oscurare persino il sole, è bello da mozzare il fiato. Il più piccolo non riesce a fare a meno di sorridergli di rimando, leggermente imbarazzato dalle sue parole, ma anche influenzato da tutta quella luminosità che Even emana. Si stampano un piccolo e leggero bacio. Nessuno potrà mai distruggere il loro amore, la loro bolla. Nessuno potrà ostacolare la loro relazione, i commenti omofobi non li feriscono più ormai.

Sanno entrambi che quell'occhio nero è frutto di paura, ignoranza, pregiudizio, forse anche gelosia. Ma fino a quando saranno insieme, queste situazioni le riusciranno ad affrontare nel modo migliore: sorridendo. Facendo morire di paura ed invidia tutte quelle persone che cercano di buttarli giù.

"Ti amo, lo sai?"

"Ti amo anche io, Isak."

Un altro leggero bacio, che scaccia via ogni minimo malessere, che cicatrizza ogni ferita, che esorcizza ogni paura.

Raggiungono il vialetto della scuola sorridendosi e amandosi. Rendendo luminosa quella vita che molte persone cercano di far diventare grigia.

Isak&Even [Raccolta di One-Shots]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora