Mannen i mitt liv

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Mannen i mitt liv


Appena Even si siede accanto ad Isak, il più piccolo affonda il viso all'interno della sua giacca di jeans aperta. Ispira forte l'odore che emana il suo corpo, mentre sente le sue braccia avvolgerlo. Even gli bacia la testa più volte, "Ti amo anche io, comunque. Sono felice che il regalo ti sia piaciuto."

"Portami a casa, ti prego."
"Ma..."

"Ti prego, ti prego.", alza il viso facendo scontrare lievemente la punta dei loro nasi, "Ti prego."

"Ma devo ancora darti un piccolo regalo. Dovevo dartelo alle 21.21, ma a quanto pare eri troppo impegnato con il video e..."
"Even!", gli punta le mani sulle tempie guardandolo negli occhi, "Non puoi darmelo a casa? Voglio stare solo con te."

Il viso del più grande si addolcisce di colpo guardandolo. Si arrende alla sua estrema bellezza e volontà, solleva le sopracciglia, "Così sia."

-

Non c'è tempo di pensare o riflettere. Il regalo può anche aspettare, non c'è alcuna fretta per quello. Per la breve durata del viaggio di ritorno in macchina Isak non ha fatto altro che baciare ripetutamente la mano del ragazzo, che ha afferrato non appena seduto sul sedile. Gli è saltato in spalla non appena l'auto è stata parcheggiata sotto casa, e lo ha sbattuto al muro subito dopo aver aperto la porta del loro appartamento, rifugio, nido. Even dovette richiuderla con un calcio, troppo impegnato a saziare le labbra avide del suo piccolo.

Una mano si sofferma sulla vulnerabilità di Even, ancora coperta dagli strati di vestiti che indossa.

"E' proprio vero che avevi un'erezione...", sussurra il più piccolo riprendendo fiato, ma lasciando la bocca a pochi millimetri di distanza da quella di Even.

Il più grande ridacchia, "Ho dovuto trattenermi per parecchie cose stasera, vederti ballare o anche solo...vederti sorridere ed essere felice...mi provoca...determinati istinti."
"Sei un maiale arrapato!"

"Non intendevo solo istinti sessuali, dai!", ridacchia ricominciando a collegare le loro labbra insieme, "P-però adesso...ho un istinto...MOLTO...sessuale addosso."

"Soddisfiamolo allora.", sussurra Isak facendo passare la lingua sul labbro inferiore del più grande.

Gli abiti giacciono a terra dopo una manciata di secondi, mentre il letto comincia a riempirsi di scricchiolii, respiri affannati, gemiti, voci spezzate.

Le mani di Isak sono incastrate tra i capelli di Even, premendogli la testa contro il proprio viso per far schioccare dolci baci o far scontare le loro lingue diventate ormai ingestibili.

Ogni spinta, ogni affondo, regala un milione di farfalle allo stomaco. Non è mai stato solo sesso tra loro, non è mai stato solo piacere, non è mai stato solo soddisfacimento personale. La voglia di sentirsi, di aversi, di saziarsi, di amarsi nel modo più totale, è sempre stato quello a portarli a chiudersi nel loro rifugio per giorni senza uscire.

Le braccia di Isak sono distese sul letto, con i polsi, tenuti saldamente dalle mani di Even, premuti contro il materasso. Quel semplice appoggio saldo permette ad Even di lasciare libero sfogo al proprio bacino, che si scontra più e più volte contro la pelle del più piccolo. Si guardano negli occhi intensamente, mentre ogni piccolo gemito di piacere li uccide lentamente. Il loro amore, il loro sesso, non si può descrivere, è speciale, è un mix di cose: momenti di puro erotismo, momenti di pura dolcezza, momenti di sfrenatezza totale, momenti di calma ed intensità assoluta. Morsi e succhiotti sono sparsi in ogni dove lungo i loro corpi. Sono presenti anche leggeri graffi sulla schiena del più grande, che descrivono il momento in cui il sesso diventa irresistibile ed incontrollabile. 

Urla soffocate dai baci, corpi ricoperti di brividi, orgasmi pieni di soddisfazione, questa è la loro quotidianità.

I loro corpi tremano una volta arrivati al culmine del piacere, lasciando cosi schiantare il corpo del più grande, ormai rimasto senza forze, sopra quello del più piccolo, mentre lo stringe forte tra le sue braccia baciandogli il viso come per ringraziarlo.

"Non...potevo ricevere...regalo più bello...", sussurra con voce ancora affannata, "Sei tu il mio regalo più bello..."

Il più grande scivola nel suo lato del letto, tirando Isak contro di se, facendogli appoggiare la testa sul proprio petto. Le loro mani si incontrano e giocano tra loro. I due innamorati si limitano ad osservarle con dolcezza.

"C'è un altro regalo, Isak, ma...non è facile."

Isak solleva lievemente la testa incontrando quei meravigliosi occhi azzurri che tanto ama. Che gli regalano pace e tranquillità ogni volta che ne ha bisogno, "Tranquillo, Even. Prenditi il tempo che ti serve."

Il più grande sorride dolcemente, socchiudendo leggermente gli occhi. Prende coraggio e si alza con la schiena, costringendo il più piccolo a fare lo stesso. A coprir loro il bacino c'è solo l'abituale coperta a righe. Even si sporge verso la propria giacca, che giace a terra da quasi una mezz'ora. Tira fuori qualcosa che Isak non riesce a vedere. Quando fa per sporgersi Even lo richiama, "No. Chiudi gli occhi."

"Oh amh...ok...", ed è quello che fa, perché si fida ciecamente di lui.

Even attorciglia un filo intorno al dito del suo ragazzo, tenendo però salda l'altra estremità, "Puoi aprirli."

Isak apre gli occhi sorridendo, ma il viso gli si spegne quando nota un semplice pezzo di spago attorno al suo dito, "Che...cosa dovrebbe essere?", chiede confuso.

"Aspetta...", sussurra Even sorridendo.

Isak sente una leggera vibrazione, mentre, dall'estremità tenuta da Even, inizia a scorrere un piccolo anello in oro bianco, che, seguendo la via dello spago, si va a posizionare esattamente attorno al suo dito.

"Sii mio, per sempre."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 22, 2017 ⏰

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Isak&Even [Raccolta di One-Shots]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora