A NEW START

14 2 3
                                    

Uno schiaffo mi fa svegliare di soprassalto.
Sono giá pronta ad urlare contro quella quella sacerdotessa di venere, ma mi blocco accorgendomi che si tratta di Wendy.
Sposto con delicatezza la sua mano dalla mia faccia, per poi alzarmi dal letto.
All'improvviso sento uno strano rumore.
È il mio stomaco che chiede del cibo.
Decido di accontentarlo e quindi scendo in cucina.
Non c'è nessuno, ma la cosa non mi é nuova.
Mentre apro il frigorifero per cercare qualcosa da mettere sotto i denti sento degli urletti.
"Selenaaa!!", "Madreee!!", "Non crederai mai a quello che sto per dirti.", "Dici.", "Andiamo a New Orleans!!", "Okay... Aspetta... Dove cazzo vuoi andare?!", "Un po' più di entusiasmo, su.", "Mi dici cosa minchia andiamo a fare a New Orleans??", "Ci trasferiamo lì.", "Così, a cazzo ti vengono ste idee?", dico gesticolando, "No... C'è il mio nuovo compagno lì.", "Da dove cazzo è uscito questo. Dall'uovo di pasqua??", "No. È già un anno che ci frequentiamo.", "Ah, bene, anzi benissimo!!", dico urlando, "Quando minchia avevi intenzione di dirmelo?!", "Avevo paura avresti reagito male.", "Oh, davvero?! Come pensi avrei reagito?!", abbassa lo sguardo.
Gli occhi inziano a riempirsi di lacrime.
"Quando partiamo??", "Stasera alle 8:00 p.m.", sbarro gli occhi e cerco in tutti i modi di non urlarle di nuovo contro, "Avevi pianificatu tutto, allora.", "Diciamo...", "Vabbè, ma Wendy lo sa??", "No.", "Bene, anzi super mega bene.", dico per poi salire nuovamente in camera.
Mi si é chiuso lo stomaco.
Prendo dei vestiti a caso, l'intimo e vado in bagno.
Mi spoglio e dopo aver fatto pipì entro nella doccia.
Quando il getto di acqua calda mi travolge scoppio in lacrime. Mi è crollato il mondo addosso.
Una volta pronta esco.
Ho bisogno di andare lì, nel nostro posto.
Questa sarà l'ultima volta.
Guardo il paesaggio che ho di fronte.
Certo che Miami è proprio bella.
Mi mancherà un casino.

Concentro il mio sguardo sul mare e mille ricordi mi assalgono

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Concentro il mio sguardo sul mare e mille ricordi mi assalgono...
*dodici anni prima*
"Papaaaà!! Ho paura di entrare in acqua. Non so nuotare!!", "Vieni qui amore, ti insegno io.", "No. Ho paura!!", "Ti fidi di me??", "Sì.", "Allora vieni.", "No!!", "Allora non ti fidi di me??", dice per poi fare il labbruccio. "Io mi fido di te!!", "Davvero??", "Sì e sarà per sempre.", "Per sempre??", "Ho detto SÌ!!", "Promesso??", "Promesso.", "Vieni qui e abbracciami.", corro da lui che mi afferra per poi stringermi a se.
"Visto?? L'acqua non fa così tanta paura..."...
Asciugo le lacrime uscite impetuose dai miei occhi.   
Cosa darei per riaverlo di nuovo qui con me.
Mi guardo attorno. Non c'è nessuno. Strano.
Mi spoglio per poi rimanere in intimo e correre verso l'acqua.
Mi butto e mille brividi percorrono il mio corpo.
Minchia se è fredda.
Non voglio più uscire dall'acqua, ma devo, quindi di malavoglia esco.
Una volta asciutta mi rivesto e corro a casa.
Anche se non voglio devo preparare la valigia.
"Wendyyyy!!", urlo appena entrata in casa e subito mi ritrovo un koala addosso.
Sorrido.
"Wnendy, mamma ti ha detto che partiamo??", "Sì!!", "Sei felice??", "Diciamo. Mi piace qui, ma mamma ha detto che andremo in un posto più bello.", "Hai preparato la valigia??", "N... Sì!! L'ha preparata mamma.".
"Che ne dici se mi aiuti a preparare la mia??", "Sì!!", dice per poi battere le manine entusiasta.
"Che dici, lo porto??", chiedo a Wendy indicando un orasacchiotto enorme di peluche, non so se si puó definire orsacchiotto infatti.
"Certo!!", dice lei guardandomi con fare ovvio, "Okay, scusa!!", dico ridendo.
Finito di preparare tutto scendiamo in salotto, visto che sono le 7:30 p.m.
"Pronte tesorine mie??", "Siiiì!!", urla Wendy entusiasta, "Mmmh, abbastanza??", dico per poi beccarmi uno sguardo assassino da mamma.
Daiii sono sincera almeno!!
Sono io l'ultima ad uscire e tocca a me l'onore e il privilegio di chiudere per l'ultima volta la porta di casa. Inserisco la chiave nella serratura e la serro(?).
Metto le chiavi, ormai inutili nella borsa e mi dirigo verso la macchina.
Non mi giro, non ho le palle per farlo.
Guardo fuori il finestrino le immagini scorrere velocemente per poi addormentarmi...
"Selenaaaa!! Figliaa miaa bellaaaa!! Scetateeee amoruccio!!".
Uccidetela, vi prego.
Vi pago. Ve lo giuro.
Vi daró, vi daró... una patata bollita.
Non è male dai, meglio di niente!!
Ricordate che alcuni ucciderebbero per averla.
"Ti prego, placati. Sennó poni fine alle mie torture!!", dico con aria drammatica, alza gli occhi al cielo per poi dire: "Su alza il culetto, siamo in aereoporto.", "Okay.", bofonchio.
Prendo Wendy in braccio e ci dirigiamo al check in.
Finite tutte le pratiche ci ditigiamo verso l'aereo.
Presi i nostri posti sentiamo una voce metallica che annuncia che stiamo per partire.
Metto le cuffiette e guardo fuori dal finestrino.
Ricominciamo da capo.

LOST (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora