Il marinaio si appoggiò al pilone
accese una sigaretta, posò il bastone
che sosteneva il suo corpo invecchiato,
troppe avventure lo avevano provato.
Avrei voluto porgergli numerosi quesiti
ma scorsi il mare, e rimasero sopiti
nelle profondità del cuore,
troppo precocemente striato dal dolore.
Il marinaio sorrise appena.
Mi mostrò la mano, indicò una vena
e così cominciò a parlare,
quasi fosse un dovere sollecitatogli dal Mare.
Mi invitò ad osservare, guardare con attenzione.
Era solo una mano, ma non mi amareggiò la delusione,
anzi la curiosità prese il sopravvento
mettendo il mio intelletto in fermento.
Non ebbi il coraggio di ammettere che la risposta
era ardua, ai miei occhi nascosta.
Il marinaio intuì che era il momento
di fornire un chiarimento.
<<Sono stato giovane anche io
e ho voluto vivere a modo mio.
Non ho mai sopportato gli ordini o i consigli,
perché il tono con cui gli adulti parlano ai figli
è grigio, rigido, quadrato:
un tono poco allettante per essere ascoltato.
Sono stato innamorato dell'avventura,
poi di una donna, del mare, di quella paura di salpare,
e del tramonto, e della vita,
ma quest'ultima passione ancora non è finita.
La mia mano è cambiata dai tempi della giovinezza
è diventata rozza, ha perso la sua finezza,
è attraversata a rughe, la sua pelle è indurita
eppure se noti, la vena che ti ho mostrata
è sempre la stessa, come quando venni al mondo,
vi scorrei il sangue dei miei avi, e in fondo,
dopo aver passato anni a scrivere una storia
che cominciasse con me e di me cantasse la gloria,
mi rendo conto che ciò che ho cercato di cancellare
mi rende ancor più unico e particolare>>.
Detto questo il marinaio non poté che tacere,
e fissò intensamente il sole che annegava nelle acque ormai nere.
L'orizzonte lasciava intravedere un posto lontano,
magari affollato, rumoroso, magari strano.
Raccolsi il mio fagotto di sogni e speranze
lo riposi nel mio animo, dove canti e danze
celebravano, a dispetto di tutto, il miracolo della puerilità
che non si rassegna mai alla realtà
ma brucia nell'entusiasmo del rinnovamento:
tornai a casa e dipinsi il vento.
28/03/2010
STAI LEGGENDO
Soliloqui
PoetryQuesta è una raccolta di poesie, scritte in passato o affiorate nel presente. Fermoimmagine di una persona solitaria.