1.Capitolo

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Ed eccomi qui, sdraiata a bordo piscina, godendomi l'ultimo caldo sole delle mie prime ferie. Con un computer in mano, inizio a buttare giù qualche idea. Già, può sembrare strano, dopo tanto lavoro riesco a dedicarmi sia alla lettura che alla scrittura, cosi provo a sviluppare questo nuovo testo che ho in mente.

Purtroppo non mi è possibile, perché un ragazzo arrogate e presuntuoso, continua a fare un casino assordante da giorni, il quale mi toglie ogni fonte d'ispirazione, se non quella di mollargli un bel ceffone in faccia.

Così indispettita, mi alzo e mi dirigo verso di lui e i suoi amici. Bussandogli abbastanza forte sulla spalla, lo faccio girare verso di me. E con fare molto alterato gli dico: "Scusami, ma qui c'è gente che viene per riposarsi, rilassarsi."- Il che detto da me, visto il passato, suona strano-

"E tutto ciò - agitando le mani all'aria, - non è proprio l'idea di rilassamento." Lui con un sorriso abbastanza spavaldo mi rispose: "Beh, sai, ci sono diversi modi per rilassarsi - con una breve pausa mi guardò malizioso, poi riprese - e uno di questi per me sono proprio le feste."

Chiuse la frase abbassando di un ottava il tono della voce, vicino al mio orecchio e mentre allontanava il suo viso dal mio mi fece un'occhiolino. In quel momento, quando mi sussurrò quelle parole mi vennero i brividi. La mia rabbia scorreva fitta nelle vene, ma anche fosse stata l'ultima volta che lo avrei visto gliel'avrei fatta pagare.

Mi tolsi la maglietta lunga quasi fosse un vestitino e rimasi con un costume nero a due pezzi abbastanza aderente.
Poi avvicinai i nostri corpi quasi a toccarsi, mi misi in punta di piedi e con le mie labbra carnose sfiorai il suo orecchio. Sorrisi e poi dissi: "hai ragione, divertiamoci."

Abbassandomi gli ricambiai l'occhiolino, vidi le sue pupille dilatarsi e i suoi peli aizzarsi come quelli di un'oca, a quel punto, mi voltai presi un cocktail ed andai verso la sua postazione con consolle e facendo finta di inciampare versai gran parte della bevanda sui cavi elettrici di essa, bruciandoli. Soddisfatta del suo volto deluso e arrabbiato e del fatto che avrei finalmente goduto del mio ultimo giorno in tranquillità, lo guardai un ultima volta, poi presi la mia maglietta e me ne andai.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 14, 2020 ⏰

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