LA STORIA DI NICO

38 0 0
                                    




Pioveva da una settimana e sembrava che la città piangesse tutte le lacrime di una vita.

- Io e Lisa eravamo inseparabili. Poi un giorno lei mi guardò dritto negli occhi. "Non ti amo più" mi disse e sparì. Era un giorno di pioggia come questo.

Con la pistola di Pedro puntata alla fronte e una pallottola già nel braccio, Nico pronunciava queste parole con le ultime forze che gli restavano e proprio non si spiegava perchè Pedro non l'avesse già ammazzato mostrando tanto interesse per i dettagli della storia di Nico.

- Poi l'ho cercata per anni, senza successo. Un giorno l'ho trovata per caso in un bar. Le ho rivolto la parola e lei mi fa "Chi sei?" ed io "Come chi sono? Eravamo inseparabili, Lisa. Mi hai lasciato un giorno sotto la pioggia e sei sparita. Porca puttana...si sparisce così?" Lei mi baciò, mi guardò con quegli occhi neri e magnetici e andò via di nuovo -

Pedro mirò alla gamba di Nico e gli sparò un'altra volta. Quando Nico terminò di urlare, Pedro gli ordinó:

- Va' avanti. Poi l'hai rincontrata, vero? -

Nico, stremato dal dolore, dovette continuare la storia per soddisfare l'assurda curiosità del suo aguzzino: - Sì, dopo altri anni, vidi Lisa tra la folla. La raggiunsi correndo, lei si voltò, sembrava quasi che mi stesse aspettando. Lei mi disse "Certo che si sparisce così, con i figli di puttana come te" ed io "Sono passati anni, Lisa, potresti anche perdonarmi" e lei mi dice "I tradimenti non si perdonano mai". Mi baciò e mi fissò..

Pedro uscì dalla stanza perchè pioveva a dirotto, sembrava che la città intera stesse piangendo e qualcuno doveva pur chiudere la porta d'ingresso di quella casa. Poi tornò nella stanza dove aveva lasciato Nico.

Lisa poi chiese a Pedro se fu allora che lui si accorse che Nico fosse sparito.

- Sì, Signora, fu allora - Fece Pedro .

- Mi spieghi come fa a sparire uno con una pallottola in un braccio e una nella gamba?

- Non lo so, Signora

- Lui non disse altro, prima di sparire?

- Disse che mai avrebbe immaginato che Lisa da Silva fosse la regina del Clan delle Tigri

La gru aveva già fatto scendere Pedro fino all'ombelico in quell'impasto caldo e grigio che lo avrebbe inghiottito. Pedro aveva accettato il suo destino, come se non esistessero altri destini per i membri del Clan della Tigri che quello di essere calati, un giorno, dentro un camion di cemento, quando non compivano l'omicidio comandato.

Legato al gancio di quella gru, con i capelli grondanti d'acqua sul suo viso immobile, certo nessuno ascoltava i pensieri di Pedro chiedere perdono a chi lo aveva amato, alla sua famiglia e alla sua donna, andata via chissà dove, senza dire niente, tanti anni fa in un giorno di pioggia come quello.

Antonio Nuzzi

La storia di NicoWhere stories live. Discover now