nice to meet you idol

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Era un giorno d'estate, lo ricordo come fosse ieri, io ed il mio piccolo gruppo di amiche avevamo finalmente concluso li esami di maturità, e come da regolamento, avevamo già scelto la nostra tappa del famoso viaggio di maturità; Corea del Sud, il paese dei miei sogni. Il nostro oltre ad  essere un viaggio di svago, era anche un modo per imparare la lingua e le usanze, infatti da settembre avevo preso la decisione di frequentare l'università di Seul per almeno un anno, anche le ragazze lo avrebbero fatto con me, ma ancora non avevano la certezza.

Torniamo alla nostra estate.. Quando sbarcammo dall'aereo fummo travolte dall'aria inquinata, infatti la prima cosa che facemmo fu quella di  comprarci le mascherine per coprirci la bocca, la mia era nera con disegnato sopra il musetto di un orsacchiotto, Kate con un gattino e Hannah, che era una tipa classica ne prese una semplice di colore rosa antico. L'emozione era troppa in quel momento, inoltre il giorno dopo avremmo incontrato i nostri idoli; i BTS, un altro dei motivi per i quali avevamo scelto proprio Seul., da anni progettavamo di incontrarli o soltanto di assistere ad un loro concerto, la fortuna volle che prendessimo i biglietti per il secondo giorno del loro fan meeting, eravamo ancora in tempo per il primo, ma la stanchezza era molta, in più dovevamo ancora vedere la nostra casa.

In lontananza riuscimmo a vedere un cartello bianco con scritti sopra i nostri nomi, era un signore un po' vecchiotto e basso di statura, ma sembrava molto simpatico, e di fatti era proprio così. Accolse con un gran sorriso, ci aiutò a caricare le valige nel suo furgone e ci portò nella casa che ci aveva affittato mostrandoci ogni cosa. Quando fummo completamene sole creammo una lotta per le camere che erano due, riuscii a prendere quella singola mentre Kate e Hannah dovevano condividere l'altra.

<<Ragazze ma voi riuscite a crederci? Siamo finalmente qua!>> esultò Kate, ci mettemmo a saltare e urlare insieme per l'immensa gioia. Ma dopo aver strillato ci mettemmo al lavoro ed andammo a sistemare le nostre cose. Dopo aver finito mi andai a fare un bagno rilassante. Quando andai dalle altre in salotto erano già le nove di sera.

<<Che ne dite di andare a fare un giro?>> chiesi pensando che fosse una bella idea, ma le due si voltarono per guardarmi quasi male.

<<Tu sei matta, io sono troppo stanca>> rispose Kate buttando la testa sul cuscino del divano.

<<Mi dispiace ma pure io non ce la faccio>> disse anche Hannah, allora decisi di andare da sola, ero molto impaziente divedere la città, di incontrare gente e magari di assaggiare qualcosa di nuovo.

mi infilai le cuffiette, salutai le ragazze ed uscii fuori dove mi accesi subito una sigaretta, era la prima che fumavo da quando eravamo arrivate ed era un miracolo per una fumatrice incallita come me. Camminare per quelle strade era già di per sé un'emozione, era tutto così nuovo e fantastico.

Dopo un'oretta buona di camminata, avevo già superato il centro, i miei piedi mi avevano condotta verso un parco illuminato da qualche lampione, trovai una panchina posizionata sotto ad un albero enorme, allora mi accesi un'altra sigaretta. Quel posto era completamente vuoto, non c'era anima viva a parte qualche coppietta qua e là. Intanto nelle auricolari partì la mia canzone preferita dell'album wings; lie cantata da JImin. Iniziai a canticchiarla a bassa voce.

<< Caught in a lie sungyeoolhaessdeon nal chajajwo i geojit soge heeonal su eopseo nae useumeul dollyeonwajwo>> quel verso aveva uno strano suono, come se qualcuno stesse cantando accanto a me, infatti era così, perché quando girai lo sguardo, vidi proprio Jimin in persona che si stava sedendo accanto a me.

<< Hai una bella voce>> disse una volta seduto. Ma io ero troppo impegnata a morire dentro per concentrarmi sulle sue parole.

<< Grazie>> dissi tornando lentamente in me.

<< Mi chiamo Park Jimin, ma questo credo tu lo sappia già>> disse tendendomi la mano per presentarsi, quella piccola mano paffutella, ricambiai il gesto.

<< Io sono Tamara Johnson>> gli mostrai un sorriso contenuto.

<<Da dove vieni?>> chiese. Nel frattempo mi stavo dando dei pizzicotti forti sul braccio per avere la conferma che non stessi dormendo.

<<Sono nata in Inghilterra, però vivo in America>> risposi. In quel momento mi sembrava stupido fargli le domande dato che sapevo già tutto su di lui.

<<Cosa ti porta qua?>> fece un'altra domanda.

<<Io e le mie amiche abbiamo appena finito le superiori, questo è il nostro viaggio di maturità, siamo arrivate proprio oggi>> risposi torturandomi le mani.

<<Tu non avevi un fan meeting oggi?>> chiesi lentamente per non sbagliare troppo nel parlare.

<<Ho finto circa due ore fa>> rispose sorridente.

<<A quanto pare domani ci sarò pure io>> dissi un po' nella speranza che si ricordi di me l'indomani. Subito dopo gli arrivò un messaggio, cosi lo lesse per poi riporre il telefono in tasca.

<<Scusa ma devo proprio andare adesso, ci vediamo domani>> disse alzandosi.

<<Vado anche io, ho da camminare per un po'>>  dissi anche io ridendo leggermente. Così ci salutammo e le nostre strade si divisero.

Neanche mi ero resa conto di essere arrivata a casa, le ragazze dormivano già quindi andai anche io a letto addormentandomi subito come per magia.

<<Tamara sveglia! è tardissimo!>> sentii Kate urlare, così fui costretta ad aprire gli occhi. Guardai l'orologio e mi resi conto che era davvero tardi, erano le due del pomeriggio, avevo dormito troppo. Non avevo tempo per mangiare se volevamo arrivare in orario, saremmo dovute partire entro una ventina di minuti, il tempo minimo per prepararmi e rendermi presentabile.

<<Perché non mi avete svegliata prima?>> chiesi quasi urlando. Mi stavo facendo prendere dall'ansia.

<<Ci abbiamo provato>> rispose Hannah. Ero finalmente pronta, stavo facendo ogni cosa alla velocità della luce mentre discutevo con le ragazze del fatto che non avessero messo abbastanza impegno per svegliarmi. Mi mancava prendere soltanto i pupazzetti per i ragazzi mentre le due stavano già andando di sotto a prendere il taxi, li presi al volo e mi precipitai fuori dove le mie amiche stavano già salendo nel veicolo.

<<Oddio, sono così emozionata!>> disse Kate ricevendo un urletto da parte di Hannah, io nel frattempo stavo fantasticando sul mio incontro con Jimin, chissà se ricorda il mio volto; mi domandavo.

Senza accorgermene eravamo già arrivate, stavamo soltanto aspettando il nostro turno. Nel mentre controllai la borsa per verificare se ci fosse tutto, e solo in quel istante mi accorsi di aver dimenticato il pupazzetto di Jimin. Erano fatti di lana e li avevo fatti a mano, avevano le sembianze dei ragazzi all'incirca. il nostro turno si stava avvicinando, eravamo sempre più vicine a loro, e per un momento ho avuto la sensazione che lui mi stesse guardando, stava indicando nella mia direzione mentre diceva qualcosa all'orecchio di J-Hope. Ma probabilmente me lo stavo soltanto immaginando. Le ragazze intanto riuscirono a scavalcare di qualche posto lasciandomi indietro. Ma arrivò comunque il mio turno e si apriva con Rap Monster che mi accolse con un grande sorriso luminoso e gentile, gli chiesi se potevamo comunicare in inglese e disse che non c'erano problemi, quindi la conversazione era totalmente americana, infine tirai fuori il pupazzetto, anche se per un secondo avevo pensato di non darli a nessuno dato che non potevo darlo anche a Jimin e mi sembrava ingiusto darli a tutti tranne che a lui, però scelsi di spiegargli le mie ragioni e porgli le mie scuse, anche se non credo gli importi del mio regalo in mezzo a tanti altri.

<<ma che carino, dove lo hai preso? Non sapevo li facessero anche così>> mi chiese mostrando la mia creazione al ragazzo accanto che era J-Hope.

<<In realtà l'ho fatto io>> dissi senza sembrare vanitosa. Anche Jimin si sporse per guardare e per poi rivolgermi lo sguardo sorridendo. Toccò anche a J-Hope.

<<Ciao, come ti chiami?>> chiese sorridendo curioso. parlai per un po' anche con lui ed infine mi ringraziò per il regalo. Poi arrivò il turno di Jimin che prima di guardare me rivolse lo sguardo a Hoseok.

<<Ciao piacere di conoscerti, come ti chiami?>> chiese.

small doll || Park JiminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora