sconosciuto

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Suona la sveglia e come tutte le mattine mi alzo , vado a lavarmi, mi vesto e faccio colazione .

Dimenticavo .. mi presento, mi chiamo Elisa , ho 14 anni , ma tutti dicono che ne dimostro almeno 16 , faccio il primo anno di scuola superiore ...
Sono alta 1.68, magra diciamo , occhi verdi e capelli lunghi castani scuro.

Sono gli ultimi giorni di scuola e ormai mancano due settimane , quindi visto che comincia a fare caldo,mi metto una gonna a vita alta nera e una canottiera semplice bianca con una giacchetta leggera.

Scendo con mia madre in macchina fino alla fermata per primo autobus .. il 7.
Sul 7 incontro solo un amica e con lei, visto che facciamo la stessa scuola , facciamo il viaggio insieme.

Ci mettiamo di solito 10 minuti per arrivare dalla metrò e in quell'arco di tempo preferisco stare zitta e ascoltare la musica. Io senza musica non potrei vivere e soprattutto al mattino, che non ho voglia di parlare.

Quando scendiamo dal 7 mi tolgo le cuffie , le metto nella tasca infondo allo zaino e proseguo quel breve tratto di strada che mi porta alla stazione .

Alle 7:11 riusciamo a prendere la metro in orario e stranamente riusciamo anche a sederci.

Aspettando la partenza della metro mi infilo di nuovo le cuffie, al momento della partenza si stanno per chiudere le porte e un uomo riesce all'ultimo a entrare e si siede nel posto libero davanti a me.
Era leggermente sudato sulla fronte e aveva il fiatone.

Quando parte la metro ,faccio partire la canzone: "i'm not afraid anymore "
A quel punto alzo lo sguardo e vedo che l'uomo di prima mi stava guardando.

Aveva uno sguardo che cambiava in continuazione, prima guardava i miei occhi e poi puntava alle mie gambe nude scoperte dalla gonna.

Così fece per tutto il viaggio , ma stranamente mi piaceva essere guardata da lui . Era un bell'uomo : capelli corti sul marrone scuro, occhi azzurri , labbra irresistibili ed era vestito abbastanza elegante ,con una camicia azzurra infilata dentro a dei jeans ,anch'essi azzurri ma più scuri.

Il suo sguardo man mano che passava il tempo era sempre più pungente  e io cominciavo a fissarlo.

Ad un certo punto però, sono interrotta da Sara che mi chiama e avverte che questa è la fermata dove dobbiamo scendere e scendiamo velocemente correndo , però mi accorgo di una cosa .. ho lasciato lo  zaino sul metrò.

Entro a scuola senza zaino , ma riesco comunque a salvarmi e non prendo nessuna nota , anzi i prof non se ne sono manco accorti.

Dopo scuola esco e chiamo mia mamma per avvisarla che avevo perso lo zaino sul metrò, ma interrompo la chiamata ,perché vedo l'uomo di stamattina seduto su un muretto con gli occhiali da sole e che si sta fumando una sigaretta , mi avvicino di più è vedo che vicino ai suoi piedi c'è il mio zaino .

            Fine primo capitolo

Un perfetto sconosciutoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora