My secret diary.

3 • We'll meet again, I promise.

-Crystal, Crystal sei pronta?- chiese Jennifer, entrando nella stanza. -L'aereo ti parte tra due ore- aggiunse, sospirando e sedendosi sul bordo del letto, iniziando già a sentire la mancazza della sua amica, o dovrebbe dire ragazza.
In effetti, non sa come definire quel loro rapporto.

È iniziato tutto con un banale flirt un paio di mesi fa, quando Jennifer ebbe il coraggio di ammettere a se stessa che è bisex.
Crystal è la prima persona che viene a sapere di questo suo segreto, o meglio la persona che ha capito subito che Jennifer non fosse totalmente etero, come ha sempre sostenuto.

Lei è una studentessa di scambio, venuta in Italia un anno fa, ma loro si sono incontrate solamente ad un corso extracurriculare nella scuola di Jennifer cinque mesi fa e hanno legato quasi subito, ma per Crystal è giunto il giorno di ritornare in Spagna, purtroppo.

-Lo so- disse, urlando, uscendo dal bagno e iniziando a camminare da una parte all'altra della camera, finendo di prepararsi. -Sono fottutamente in ritardo- sbuffò, infilandosi i tacchi neri e prendendo le valigie. -Okay, andiamo!-
-Oh, finalmente- sorrise Jennifer, alzandosi dal letto e seguendola fuori casa.

-Spera che non incontriamo traffico o perderai il volo- sentenziò Jennifer, salendo in auto, dopo averla aiutata con le valigie.
-Rilassati J, arriveremo in tempo. Sono le quattordici e a quest'ora non c'è mai traffico, dovresti saperlo meglio di me- sbuffò la mora, passandosi una mano tra i capelli e allacciandosi la cintura.
-Lo spero, lo sai che divento isterica quando rimaniamo bloccati nel traffico- affermò Jennifer, mettendo in moto la macchina e guidando verso l'aeroporto.
Crystal la guardò e scosse la testa, non potendo fare a meno di ridere. Voltò il viso verso il finestrino e diverse immagini si susseguirono nella sua mente, iniziando già a sentire la mancanza di quel posto e della sua amica.

Cinque mesi prima.

-Ciao, è libero?- chiese Crystal, indicando l'unico posto libero affianco ad una ragazza dagli splendidi capelli rosso fuoco e i magnetici occhi color nocciola.
-Sisi, certo- rispose Jennifer, con euforia, e liberò il banco dalla sua roba.
Crystal si sedette, restando un po' sulle sue e, con molta precisione, inizio a sistemare il suo banco, mettendo l'astuccio, il diario e un quaderno, perfettamente in ordine.
Jennifer la guardò, incuriosita e non poté fare a meno di ridere, notando le differenze tra il suo banco incasinato e quello della sua compagna.
-Cosa c'è di divertente?- chiese, voltandosi verso la rossa e guardandola con un sopracciglio alzato.
-Nulla, è che sei... come dire, una perfezionista ecco- disse Jennifer, indicando il suo banco.
-Oh, sì, molto- disse e rise anche lei, inevitabilmente.

-Comunque, piacere Jennifer- sorrise, porgendole la mano.
-Crystal- e le strinse la mano.
-Sei nuova? Non ti ho mai visto- domandò, accavallando le gambe.
-Sono spagnola, arrivata sette mesi fa per uno scambio di studenti di un anno- sorrise, mordendosi il labbro.
-Oh beh, vedo che sai molto bene l'italiano- fece notare Jennifer, sorpresa.
-Sì, beh, mia mamma è per metà italiana e per metà spagnola- spiegò Crystal, scrollando le spalle.
-Ora capisco, beh.. continuiamo dopo la conversazione- sorrise, indicando la professoressa che era entrata ed entrambi restasero in silenzio, concentrandosi sulla lezione.

[...]

~ Un paio di mesi fa.

-Ti sta d'incanto questo reggiseno Jennifer, hai fatto bene a comprarlo- disse Crystal, osservando il suo nuovo reggiseno e mordendosi il labbro.
-Crystal, smettila di provarci con me!- disse Jennifer, ridendo e scosse la testa. -Sai che sono etero- sospirò, cercando di convincere più se stessa che lei.

È da quando ha conosciuto Crystal che ha iniziato a farsi delle domande riguardo il suo orientamento sessuale.
Non riusciva a spiegare come o perché, ma si sentiva attratta da questa bellissima ragazza ispanica.