HANDS

16 2 0
                                    

Il tragitto di circa trenta minuti è sembrato quasi breve. Devo ammettere che Liam è Zayn sono due ragazzi simpatici e alla mano. Hanno fatto di tutto per mettermi a mio agio: abbiamo cantato come pazzi, con tutti i finestrini della macchina abbassati, e le nostre mani a ondeggiare a favore del vento fuori.
Abbiamo lasciato a casa Liam, che mi ha salutato con un bacio sulla guancia e mi ha regalato un sorriso dolce e sincero. Mi ha chiesto di unirmi al loro gruppo, questa sera. Mi ha detto che mi sarei trovata bene, che tutti i loro amici sono molto simpatici e mi sarei inserita alla perfezione.
Zayn, però, con modi un po' sbrigativi, lo ha salutato e siamo ripartiti senza dare il tempo a Liam di finire di parlare.
La casa di Zayn dista veramente poco da quella di Liam, e non posso fare a meno di pensare che i due si vedano molto spesso. Forse anche gli altri loro amici vivono qui vicino.
Zayn interrompe i miei pensieri dicendomi che mi avrebbe aiutato con i bagagli. Naturalmente, glielo permetto.
Ho portato con me davvero un sacco di cose, ma non sono proprio riuscita a lasciarmi alle spalle nulla.
Lo seguo oltre la soglia di casa, e mi meraviglio alla vista della sua casa: ha degli spazi ampi, finemente rifiniti e arredati in stile moderno. Proprio una bella casa.
- Ti faccio vedere la tua camera, ok?, mi chiede Zayn con un sorriso mozzafiato sul viso.
Annuisco e lo seguo lungo le scale appena di fronte alla porta d'ingresso.
Arrivati al piano di sopra ci troviamo in un corridoio con cinque porte. Una infinto al corridoio, esattamente di fronte alla rampa di scale, le altre quattro ai due lati del corridoio.
Tutte porte bianche, uguali l'una alle altre. Spero di ricordarmi quale sarà la porta della mia camera, visto il mio senso dell'orientamento pari a zero.
Seguo Zayn fino alla seconda porta infondo al corridoio, verso destra. Intuisco che sia la mia, così allungo la mano verso la maniglia, per aprire la porta, ma nello stesso momento, Zayn fa lo stesso gesto.
Le spostare mani si sfiorano, si toccano. E posso giurare di sentire una scia di brividi percorrere l'intera lunghezza della mia schiena, dall'alto verso il basso.
Le nostre mani non si staccano subito. Prima i nostri sguardi si incrociano e si fondono, e solo ora noto il colore dei suoi occhi. Cioccolato fondente con pagliuzze dorate, di una bellezza incredibile. Per qualche istante siamo ghiaccio e caramello fusi in un abbraccio che non vorrei mai sciogliere.
Poco dopo, entrambi sembriamo destarci, come risvegliati improvvisamente dal sonno. Zayn schiarisce la voce. Io abbasso lo sguardo, sicuramente arrossita. Tolgo la mano dalla maniglia e dal suo tocco che non credevo tanto morbido e delicato. Lui mi apre la porta, ristabilitosi del tutto dal momento imbarazzante.
- Ecco qui. Non so come eri abituata a casa, e forse è un po piccola per una ragazza, considerato tutto quello che ti sei portata dietro, però ti assicuro che il letto é comodo!, mi spiega ridendo.
- Grazie, Zayn. Andrà benissimo! Già la vostra ospitalità è tanto per me, gli rispondo, sinceramente grata.
Zayn, forse un po' in imbarazzo, si gratta la nuca sorridendo.
- Beh, ti lascio sistemare le cose. Mia mamma non tornerà per pranzo, quindi quando vuoi, mi trovi giù e magari possiamo andare fuori a mangiare qualcosa, mi propone.
- Faccio più in fretta che posso, sto morendo di fame!
Ridiamo entrambi. Lui si gira e si avvia verso le scale. Io entro in camera mia e mi guardo intorno.
È proprio una bella stanza. Come tutto il resto della casa, o comunque il poco che ho potuto vedere, è arredata in stile moderno sui toni del bianco e del tortora. Molto spaziosa con un armadio che spero mi basti.
La prima cosa che faccio è buttarmi a peso morto sul materasso. Chiudo gli occhi e sento quanto il mio cuore batta forte.
Cerco di convincermi che sia l'emozione per la nuova avventura che sto intraprendendo, ma non posso fare a meno, per un breve istante, di pensare che forse la causa dei battiti accelerati sia proprio quel ragazzo che ora mi sta aspettando al piano di sotto, quel ragazzo con gli occhi magnetici e profondi, tutti da scoprire.
Spazzo via questi pensieri, mi alzo dal letto inizio a sistemare tutta la mia roba.
Una quarantina di minuti dopo, sento bussare.
- Avanti!, urlo.
La porta si apre di poco, e vedo sbucare la testa di Zayn.
- Ma non stavi morendo di fame? Dai, andiamo? Mi viene da svenire!, mi dice con tono fintamente lamentoso e facendo labbruccio.
È proprio dolce, ma soprattutto è buffo, così non riesco a trattenere una risata.
Lancio sul letto quello che ho tra le mani, di cui non mi interessa assolutamente nulla ora, e lo raggiungo alla porta.
- Sono pronta. Andiamo!!.
Apro del tutto la porta, gli afferro una mano e lo trascinò verso il piano di sotto.
Ridiamo allegri entrambi, in un momento di leggerezza sincera che non vivevo da tempo.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: May 30, 2017 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

feMALEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora