Prologo

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La musica rieccheggiava lì intorno, macchine che arrivavano, autobus intenti a parcheggiare, genitori intenti a salutare i loro figli per la prima o l'ennesima estate. Lei si guardava intorno, spaesata ma allo stesso tempo di una felicità unica nel suo essere, indossava degli shorts strappati e una maglia corta bianca,che faceva risaltare le sue forme non troppo accentuate. Era una bellezza classica, capelli mori,con delle onde che le cadevano sulle spalle; occhi verde smeraldo, che alla luce del sole sembravano un miscuglio tra il verde e l'azzurro; sorriso smagliante, segno della sua allegria. Stava trasportando le sue valige nella camera assegnatale, ma lo faceva con un'estrema calma e lentezza, in modo da godersi quel paesaggio naturale all'insegna della musica e del divertimento. Aveva già salutato la madre, non l'avrebbe rivista più per un'estate intera e il che la rattristava, ma non si era certo buttata giù, era pronta a fare nuove esperienze.
Posati i bagagli, seguì la massa ritrovandosi davanti un palco relativamente grande, dove una signora sulla quarantina annunciava il programma di quell'estate. 
«Salve ragazzi! Io sono Mary!» e tutti i ragazzi risposero in coro, cantando come solito fare in quel posto. Una ragazza sbatté contro lei:«Scusami!» era alta, magra, con dei ricci fluenti sulle sue spalle. «Non ti preoccupare» disse lei «Io sono Lily, tu?» continuò porgendole la mano, che la ragazza subito strinse:«Piacere, sono Grace» sorrise, presentandosi anche lei. «Piacere mio» poi continuarono a parlare, scoprendo di essere anche nella stessa stanza, finché Mary fece un annuncio. «Allora ragazzi, durante questa vostra permanenza, ognuno di voi dovrà esibirsi proprio qui, su questo palco. Ogni sera si svolgerà anche un falò, dove canterete intorno al fuoco e ci saranno varie attività per svagarsi e divertirsi.»
"Oh Gesù!" pensava la ragazza, non riusciva a cantare davanti troppa gente,nonostante per anni avesse preso lezioni di canto. Era più forte di lei, aveva una forte paura di essere umiliata da tutti quanti, così si girò ma per sbaglio inciampò e cadde addosso ad una ragazza.
«Oh mio dio, scusami! Io...non volevo, mi dispiace» disse abbassando lo sguardo, credendo che magari la ragazza sarebbe stata clemente nei suoi confronti, ma ahimè andò a beccare la ragazza più odiosa del campo. «Togliti da davanti i miei occhi, feccia» disse col suo tipico tono da diva. Grace non vedendo più la nuova amica, andò a cercarla, trovandola davanti a Briana. Sentì la parola "feccia" uscire da quelle labbra e si sentì in dovere di intervenire e difendere Lily. «Lasciala stare, cervello made in china» disse scontrosa, Lily accennò una risata e la cara ragazza, Briana, se ne andò con le sue amiche al seguito. Le porse la mano, aiutandola ad alzarsi «Stai bene?» disse Grace comprensiva, Lily annuì «Si, tranquilla, certa gente mi fa solo pena» fece ridere la sua nuova amica che fece poi un'imitazione quasi perfetta della ragazza tutto trucco e niente cervello «Ma come?! Lei è la più wow!» scoppiarono entrambe a ridere, tornando in prima fila l'una con il braccio sopra le spalle dell'altra. 
«Oggi iniziamo le esibizioni con...rullo di tamburi» delle bacchette picchiettarono sul palco, facendo ridere tutti «Thomas! Vieni sali pure.» Il ragazzo salì sul palco, aveva un ciuffo tenuto alto e nero; indossava dei jeans e una maglia bianca strappata in vari punti. Aveva una chitarra in mano, sorrideva e iniziò a sfregare le dita sulle corde della chitarra, dando vita ad una bellissima musica. «You should let me love you, let me be the one to give you everything you want and need» iniziò a cantare "Let me love you" di Mario; aveva la voce profonda e, secondo la ragazza, aveva anche delle belle labbra carnose che aveva appena notato. «Isn't she lovely
Isn't she wonderful
Isn't she precious
Less than one minute old
I never thought through love we'd be
Making one as lovely as she
But isn't she lovely made from love» continuò con Stevie Wonder-"Isn't she lovely".
Amava quelle due canzoni, perché i suoi due cantanti preferiti le avevano cantate ai provini di X-Factor UK 2010.
Ma non sapeva che ben presto il suo cantante preferito sarebbe cambiato e non solo...

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*Spazio Autrice*
Volevamo solo darvi il benvenuto in questa nuova storia. Piccolo avviso: solo il prologo sarà scritto in 3° persona, tutti gli altri capitoli saranno in prima. Solo che io e la mia amica, che scrive la storia con me, abbiamo due stili di scrittura differente e non ci eravamo accorge che prologo e capitolo 1,fossero scritti in terza e prima persona. Detto questo, buona lettura
- Horan's & Bocchimpani's girls

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