Lo sciopero delle sinapsi si prolunga ottuso e sordo ad ogni intemperanza che la voglia isterica di evadere da quel lindo ma abbacinante ghetto del foglio bianco ti impone, luminosa gattabuia di ogni velleitario imbrattacarte. Eppure le idee non mancano, gli spunti fioccano, le intuizioni brillano mute e fuggevoli come un fotogramma perfetto e bellissimo in un noioso film d'autore, rigorosamente in nero e nero con qualche sfumatura di grigio. Ci vorrebbe una memoria fotografica dai dettagli autistici per fermare quell'istante perfetto ed infinitamente bello che, ne sono certo, farebbe partire in un istante lo spettacolare domino di parole, punti, virgole avverbi, figure retoriche e battute di spirito che fanno di un'accozzaglia di lettere qualcosa che valga la pena di leggere e magari apprezzare.
Invece no.
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Perplimere prima dell'uso
HumorLe disagiate avventure mentali di uno scrittore dissociato e senza ispirazione, ma con tanta traspirazione